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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4346 del 7 aprile 2000
«In tema di servitù per vantaggio futuro, la differenza fra le due fattispecie previste nei commi primo e secondo dell'art. 1029 c.c., sta in ciò, che nel primo caso (servitù per un vantaggio futuro del fondo dominante) esistono tutti gli elementi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9475 del 28 aprile 2011
«Ai fini della costituzione convenzionale di una servitù prediale non si richiede l'uso di formule sacramentali, di espressioni formali particolari, ma basta che dall'atto scritto si desuma la volontà delle parti di costituire un vantaggio a favore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3306 del 20 maggio 1981
«In presenza di un negozio costitutivo di servitù (nella specie: di passaggio), la natura coattiva del relativo peso va riconosciuta quando sussistano nel caso concreto le condizioni di legge per la costituzione di una servitù coattiva e risulti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18372 del 13 settembre 2004
«In tema di servitù di passaggio coattivo, il principio secondo il quale il terreno intercluso deve essere preso in considerazione unitariamente al fine di verificare l'esistenza dell'interclusione è applicabile nel caso in cui, dal punto di vista...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 853 del 2 febbraio 1999
«Sussiste l'utilità del fondo intercluso per la costituzione coattiva di una servitù di passaggio su quello posto tra due vie pubbliche, se non vi è prova della destinazione di questo ad uso pubblico , ossia del passaggio ab immemorabile su di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3018 del 28 marzo 1994
«L'interclusione relativa, ai fini della costituzione della servitù di passaggio coattivo, può essere configurata anche quando dipenda dal fatto proprio di colui che richiede il passaggio, sempre che il proprietario, il quale ha operato la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6673 del 30 marzo 2005
«In tema di servitù prediale, la domanda di ampliamento coattivo di un precedente passaggio pedonale (e di trasformazione dello stesso in via di transito per veicoli a trazione meccanica) e quella di costituzione di passaggio coattivo, pur avendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14922 del 21 giugno 2010
«Il riconoscimento dell'indennità per la costituzione di servitù coattiva di passaggio deve formare oggetto di specifica domanda da parte del titolare del fondo servente, che può essere comunque proposta anche in separato giudizio.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10371 del 18 maggio 2005
«La servitù di passaggio costituita in sede di formazione dei lotti e di conseguente vendita all'asta per parti divise dell'immobile unitariamente acquisito all'attivo fallimentare è di natura volontaria e non già coattiva, sicché la cessazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3403 del 7 marzo 2003
«Qualora l'occupazione temporanea e d'urgenza di un fondo per l'installazione di linea elettrica si protragga pur dopo la scadenza del decreto autorizzativo e ad essa faccia seguito l'irreversibile trasformazione dell'immobile con la sua definitiva...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5123 del 31 maggio 1990
«Ai fini della costituzione convenzionale di una servitù prediale non si richiede l'uso di formule sacramentali o di espressioni formali particolari, ma basta che dall'atto si desuma la volontà delle parti di costituire un vantaggio a favore di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4816 del 14 aprile 2000
«Le servitù negative — quale la servitus non aedificandi — sono sempre non apparenti e non possono pertanto formare oggetto di acquisto per usucapione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4088 del 3 maggio 1996
«Il requisito dell'apparenza necessario per l'acquisto della servitù per usucapione o per destinazione del padre di famiglia non richiede che le opere visibili e permanenti destinate all'esercizio della servitù siano state realizzate dal terzo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 124 del 4 gennaio 1995
«A norma dell'art. 1062 c.c. la costituzione di una servitù per destinazione del padre di famiglia è impedita dalla contraria manifestazione di volontà del proprietario dei due fondi che è utilmente posta in essere, oltre che nello stesso negozio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6176 del 16 marzo 2007
«In tema di servitù prediali, l'accertamento della costituzione per usucapione ne comporta la determinazione, a norma dell'art. 1063 c.c., della relativa estensione in relazione al possesso esercitato sulla cosa per il tempo previsto allo scopo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 209 del 11 gennaio 2006
«In tema di servitù, l'aggravamento dell'esercizio in dipendenza della trasformazione operata sul fondo dominante va verificato accertando se l'innovazione abbia alterato l'originario rapporto con il fondo servente e se il sacrificio imposto sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10460 del 2 luglio 2003
«Qualora si sia proceduto alla ristrutturazione del preesistente sottotetto trasformandolo in casa di civile abitazione con apertura di finestre in corrispondenza dei vani di abitazione di nuova realizzazione, non costituisce aggravamento della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11938 del 8 agosto 2002
«Non costituisce aggravamento della servitù di veduta, ai sensi dell'art. 1067 c.c., la sopraelevazione sul lastrico solare con apertura di finestre in corrispondenza dei vani di abitazione di nuova realizzazione, in quanto la trasformazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 809 del 5 febbraio 1985
«Ai fini dell'accertamento dell'aggravamento dell'esercizio della servitù di passaggio in dipendenza della trasformazione operata sul fondo dominante, questa va considerata non in sé stessa, come risultato di un'attività consentita o non consentita...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3843 del 25 giugno 1985
«Il semplice fatto di una innovazione apportata al fondo servente non può essere considerato di per sé costitutivo di una limitazione della servitù se non costituisca anche un danno effettivo per il fondo dominante, in quanto l'esercizio della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 476 del 7 febbraio 1975
«Il divieto sancito dal capoverso dell'art. 1067 c.c. a carico del proprietario del fondo servente di diminuire o di rendere più incomodo l'esercizio della servitù comporta — tra l'altro — per il proprietario del fondo servente l'obbligo di non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4368 del 30 luglio 1982
«Quando la veduta, anziché sul piano terraneo, s'apra sul tetto del vicino, il titolare della relativa servitù non ha un diritto potiore, nel senso che quel tetto debba essere inaccessibile ed il proprietario del fondo servente non ha l'obbligo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2521 del 17 giugno 1977
«Il proprietario del fondo gravato da servitù di veduta deve astenersi da atti o comportamenti che ne rendano più difficoltoso l'esercizio, ovvero che sottraggano un certo spazio al suo godimento, ma non è anche tenuto a rendere impraticabile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8945 del 29 agosto 1990
«Qualora il proprietario di un fondo gravato da una servitù di passaggio proceda ad opere di ristrutturazione incidenti sull'esercizio della servitù, il giudice non può ritenere giustificata la trasformazione solo in considerazione della dinamica...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4413 del 26 ottobre 1989
«La prescrizione per non uso delle servita prediali ai sensi dell'art. 1073 c.c., formando oggetto di una eccezione in senso proprio deve essere specificamente opposta, anche senza l'uso di forme sacramentali, dalla parte che intenda avvalersene.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1785 del 10 marzo 1983
«L'innovazione e la trasformazione del fondo dominante, che importi un mutamento definitivo ed irreversibile della sua destinazione, tale da rendere la funzione economico-sociale attuale del bene incompatibile con quella anteatta, determina...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3110 del 23 maggio 1985
«L' actio confessoria, come azione reale a difesa della servitù, trova il suo fondamento solo se vi siano contestazioni sulla legittimità dell'esercizio del diritto di servitù, laddove se si è in presenza di turbative o minacce che non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8313 del 16 agosto 1990
«Il proprietario del fondo servente, il quale ometta di compiere le prestazioni accessorie necessarie per l'esercizio della servita da parte del titolare del fondo dominante, in violazione dell'obbligo impostogli dall'atto costitutivo o dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8727 del 27 aprile 2005
«Il diritto di servitù, per sua natura indivisibile in quanto inerente a tutto il fondo dal lato sia attivo che passivo, non può formare oggetto di comunione, poiché essa presuppone la frazionabilità per quote della cosa o del diritto comune, e ciò...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1023 del 10 aprile 1974
«Nel caso di successione ereditaria nella quotaparte di un bene indiviso, ove nella quota caduta nella successione ereditaria subentrino due o più eredi, alla comunione convenzionale originaria, che si estende all'intero bene che forma oggetto...»