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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2207 del 30 gennaio 2013
«Ai sensi dell'art. 1180, comma secondo, c.c., il rifiuto del creditore all'adempimento da parte del terzo, in presenza di opposizione del debitore (la quale deve essere, a sua volta, dettata da situazioni giuridiche legittimamente tutelabili e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15339 del 13 settembre 2012
«In tema di adempimento delle obbligazioni, l'art. 1189 c.c., che riconosce efficacia liberatoria al pagamento effettuato dal debitore in buona fede a chi appare legittimato a riceverlo, si applica, per identità di "ratio", sia all'ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 477 del 10 gennaio 2013
«La responsabilità precontrattuale della P.A. è configurabile in tutti i casi in cui l'ente pubblico, nelle trattative con i terzi, abbia compiuto azioni o sia incorso in omissioni contrastanti con i principi della correttezza e della buona fede,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21994 del 6 dicembre 2012
«Ai fini dell'esercizio del potere di riduzione della penale, il giudice non deve valutare l'interesse del creditore con esclusivo riguardo al momento della stipulazione della clausola - come sembra indicare l'art. 1384 c.c., riferendosi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3787 del 9 marzo 2012
«In tema di rappresentanza, possono essere invocati i principi dell'apparenza del diritto e dell'affidamento incolpevole allorché non solo vi sia la buona fede del terzo che ha stipulato con il falso rappresentante, ma anche un comportamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5965 del 16 aprile 2012
«...comporta soltanto che il contraente, il quale abbia violato l'obbligo di buona fede, è responsabile del danno provocato dal suo comportamento illecito, commisurato al "minor vantaggio" ovvero al "maggior aggravio economico" prodotto dallo stesso.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2217 del 30 gennaio 2013
«L'offerta della prestazione corrispettiva, cui l'art. 2932 c.c. subordina l'accoglimento della domanda di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto di trasferimento di una cosa determinata, pur non dovendo essere necessariamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8002 del 21 maggio 2012
«La facoltà del compratore di sospendere il pagamento del prezzo, a norma dell'art. 1481 c.c., costituendo applicazione alla compravendita del principio generale "inadimplenti non est adimplendum", di cui all'art. 1460 c.c., postula che l'esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8729 del 31 maggio 2012
«...e sinanche nel caso in cui i lavori di ripristino spettino per contratto allo stesso conduttore, dovendo in quest'ultimo caso, tuttavia, il conduttore in ossequio al generale dovere di buona fede, eseguire gli stessi nel più breve tempo possibile.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21004 del 27 novembre 2012
«In tema di locazione, il conduttore non può essere considerato in mora nell'adempimento dell'obbligo di restituzione della cosa alla scadenza del contratto, con conseguente cessazione altresì dell'obbligo di corrispondere l'indennità di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11979 del 16 maggio 2013
«In caso di fideiussione per obbligazione futura, secondo la disciplina anteriore alla legge 17 febbraio 1992, n. 154 (il cui art. 10 ha modificato l'art. 1956 cod. civ.) ed in presenza di clausola di dispensa della banca creditrice dall'onere di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10815 del 8 maggio 2013
«In tema di indebito oggettivo, la buona fede dell'"accipiens" al momento del pagamento è presunta per principio generale, sicché grava sul "solvens" che faccia richiesta di ripetizione dell'indebito, al fine del riconoscimento degli interessi con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21253 del 29 novembre 2012
«Lo svolgimento di altra attività lavorativa da parte del dipendente assente per malattia può giustificare il recesso del datore di lavoro, in relazione alla violazione dei doveri generali di correttezza e buona fede e degli specifici obblighi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3628 del 8 marzo 2012
«Il licenziamento individuale del dirigente d'azienda può fondarsi su ragioni oggettive concernenti esigenze di riorganizzazione aziendale, che non debbono necessariamente coincidere con l'impossibilità della continuazione del rapporto o con una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10553 del 7 maggio 2013
«Il rifiuto di adempimento della prestazione da parte del lavoratore, può ritenersi conforme a buona fede - in applicazione del principio "inademplenti non est adimplendum" ex art. 1460, secondo comma, cod. civ. - e trovare giustificazione nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1995 del 13 febbraio 2012
«...al lavoratore incolpato il diritto di difesa nella sua effettività, e, dall'altro, ad assicurare che il potere datoriale sia esplicato secondo canoni di buona fede ostativi a che lo stesso possa servirsi "ad libitum" dell'arma del recesso.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13642 del 30 maggio 2013
«L'assunzione della qualità di socio e l'obbligo di buona fede nell'adempimento delle obbligazioni, che discendono dal contratto di società, non comportano la rinuncia del medesimo ad avvalersi dei suoi diritti e facoltà, anche derivanti da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9353 del 11 giugno 2003
«...fede, atteso che le determinazioni dei soci durante lo svolgimento del rapporto associativo debbono essere considerate, a tutti gli effetti, come veri e propri atti di esecuzione, dacché preordinati alla migliore attuazione del contratto sociale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15592 del 11 dicembre 2000
«Non abusa del diritto di impugnativa il socio (nella specie, di una cooperativa a rl) che impugni la delibera assembleare di approvazione del bilancio dopo aver in precedenza approvato il progetto di bilancio in qualità di componente del consiglio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7141 del 21 marzo 2013
«Sebbene la legge non imponga al lavoratore parasubordinato un dovere di fedeltà, tuttavia il dovere di correttezza della parte in un rapporto obbligatorio (art. 1175 c.c.) e il dovere di buona fede nell'esecuzione del contratto (art. 1375 c.c.)...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2334 del 17 febbraio 2012
«...delibera confermativa agli obblighi derivanti dal contratto consortile, ivi compreso l'obbligo di esecuzione secondo buona fede la cui violazione si sia tradotta in un eccesso di potere della maggioranza in danno della minoranza dei consorziati.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12923 del 24 luglio 2012
«...consenso in un vizio di annullabilità, da far valere, ai sensi dell'art. 184 c.c., nel rispetto del principio generale della buona fede e dell'affidamento, entro il termine di un anno, decorrente dalla conoscenza dell'atto o dalla trascrizione.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38728 del 4 ottobre 2004
«...patrimoniale ma come sanzione amministrativa applicabile dal giudice penale anche nei confronti di terzi estranei al reato, ferma restando la possibilità per costoro, se in buona fede, di far valere i loro diritti davanti al giudice civile.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4262 del 16 gennaio 1996
«...al reato ed acquirenti in buona fede, possono far valere i loro diritti in sede civile. (Nell'affermare detto principio la corte ha altresì escluso che il terzo possessore non indagato abbia diritto all'invio della informazione di garanzia).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4254 del 23 aprile 1996
«È inammissibile per carenza di interesse l'impugnazione dell'imputato avverso il capo della sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti che ha disposto la confisca del denaro di cui era in possesso perché percepito in cambio di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7967 del 7 luglio 1998
«...vero il fatto riferito, il cronista abbia assolto all'onere di esaminare, controllare e verificare quanto oggetto della sua narrativa, al fine di vincere ogni dubbio, non essendo sufficiente l'affidamento riposto in buona fede sulla fonte.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22038 del 20 maggio 2003
«...non possono essere entrati nell'asse ereditario, mentre tale previsione, in conformità alla disposizione generale di cui all'art. 240 c.p., tutela solo l'affidamento del terzo che abbia acquistato le opere in buona fede. (Mass. redaz.).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7974 del 18 luglio 1991
«La disposizione dell'art. 27 della L. 24 dicembre 1969, n. 990, che prevede la riduzione proporzionale dei diritti dei danneggiati nell'ipotesi in cui il risarcimento dovuto dal responsabile superi le somme assicurate, non influisce sui tempi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4377 del 23 aprile 1991
«...dei doveri di correttezza, diligenza e buona fede previsti in via generale dagli artt. 1175, 1176 e 1375 c.c., indipendentemente dall'iniziativa o dalla collaborazione di danneggiati, per cui un tale onere non è previsto dalla legge.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11527 del 6 novembre 1995
«Con detta domanda possono chiedersi, in applicazione dell'art. 2033 c.c., gli interessi legali dal giorno della domanda ove si riconosca la buona fede dell'accipiens, ma non anche il risarcimento del maggior danno conseguente alla svalutazione...»