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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 48352 del 20 ottobre 2017
«In presenza di più reati legati dal vincolo della continuazione, e giudicati nel medesimo procedimento, non opera l'istituto della non punibilità per particolare tenuità del fatto, configurando anche il reato continuato una ipotesi di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48405 del 20 ottobre 2017
«In tema di limite dell'aumento di pena per la recidiva ex art. 99, ultimo comma, cod. pen., nel cumulo delle precedenti condanne si deve tener conto anche di quelle a pena detentiva integralmente condonata a seguito di indulto, in quanto la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40281 del 5 settembre 2017
«Ai fini dell'applicazione della recidiva "specifica" ex art. 99, comma 2, n. 1, cod. pen., il falso nummario, che tutela il bene della pubblica fede, non costituisce "reato della stessa indole" rispetto a precedenti penali relativi esclusivamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 55450 del 12 dicembre 2017
«La causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto ai sensi dell'art. 131-bis cod. pen. non può essere dichiarata in relazione al reato di cui all'art. 22, comma 12, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28341 del 7 giugno 2017
«La causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis cod. pen. non può essere dichiarata in presenza di più reati legati dal vincolo della continuazione, in quanto anche il reato continuato configura...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 52040 del 15 novembre 2017
«In tema di sospensione condizionale della pena, la subordinazione del beneficio all'adempimento dell'obbligo di risarcimento del danno prescinde dall'incensuratezza del condannato, atteso che tale specifico provvedimento non è diretto a favorire...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 50028 del 31 ottobre 2017
«In tema di sospensione condizionale della pena, nel caso in cui il beneficio venga subordinato all'adempimento dell'obbligo di risarcimento del danno, il giudice della cognizione non è tenuto a svolgere alcun accertamento sulle condizioni...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28690 del 9 giugno 2017
«Quando il giudice, nell'esercizio del potere discrezionale riconosciutogli dall'art. 163 cod. pen. e, nel giudizio di appello, dall'art. 597, comma quinto, cod. proc. pen., dispone di ufficio la sospensione condizionale della pena è tenuto a dare...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18712 del 14 aprile 2017
«In tema di sospensione condizionale della pena, la richiesta avanzata dall'imputato che ha già usufruito del beneficio in relazione a precedente condanna, implica il consenso alla subordinazione della misura all'adempimento di uno degli obblighi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 31349 del 23 giugno 2017
«Nel caso in cui l'imputato abbia chiesto con specifico motivo d'appello la non menzione della condanna inflittagli dal giudice di primo grado ed il giudice d'appello non abbia preso in considerazione tale richiesta, omettendo qualsiasi pronuncia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43133 del 20 settembre 2017
«Integra l'appropriazione necessaria a configurare il delitto di peculato la vendita di un bene a un prezzo irrisorio, e non semplicemente di favore, del tutto sproporzionato al suo valore, compiuta nel contesto di procedure funzionali a gestioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46492 del 10 ottobre 2017
«Configura il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio - e non il più lieve reato di corruzione per l'esercizio della funzione, di cui all'art. 318 cod. pen. - lo stabile asservimento del pubblico ufficiale ad interessi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41768 del 13 settembre 2017
«L'utilizzo di denaro pubblico per finalità diverse da quelle previste integra il reato di abuso d'ufficio qualora l'atto di destinazione avvenga in violazione delle regole contabili, sebbene sia funzionale alla realizzazione, oltre che di indebiti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25756 del 23 maggio 2017
«Per la punibilità del reato previsto dall'art. 334, comma secondo, cod. pen è richiesto il dolo generico, consistente nella consapevolezza del vincolo giudiziario che grava sul bene e nella volontà di compiere atti contrari ai doveri di custodia,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 52725 del 20 novembre 2017
«In tema di resistenza a pubblico ufficiale, integra un unico reato e non il concorso formale omogeneo di reati, la violenza o la minaccia nei confronti di più pubblici ufficiali od incaricati di pubblico servizio, posta in essere nel medesimo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5430 del 6 febbraio 2017
«Il delitto di violazione di sigilli, di cui all'art. 349 cod. pen., si configura anche quando la ripresa dell'attività edilizia sia avvenuta successivamente alla pronuncia di dissequestro del bene, da parte dell'autorità giudiziaria ma prima della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1743 del 16 gennaio 2017
«In tema di violazione dei sigilli, l'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, per la cui sussistenza è sufficiente che il soggetto attivo si rappresenti e voglia realizzare la violazione dei sigilli apposti per legge o sulla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28266 del 7 giugno 2017
«Nel delitto di turbata libertà degli incanti unico soggetto passivo titolare dell'interesse protetto è la P.A., atteso che il bene giuridico tutelato va individuato nel solo interesse di quest'ultima al regolare svolgimento delle procedure di gara...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22978 del 11 maggio 2017
«Ai fini della integrazione del delitto di patrocinio o consulenza infedele (art. 380 cod. pen.) è necessario che si verifichi un nocumento agli interessi della parte, che, quale conseguenza della violazione dei doveri professionali, rappresenta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 52173 del 15 novembre 2017
«Il reato di sottrazione di cose sottoposte a pignoramento, previsto dall'art. 388, comma terzo, cod. pen., ha natura istantanea e si consuma nel momento in cui viene posta in essere la violazione del vincolo di indisponibilità cui è soggetto il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15573 del 29 marzo 2017
«Ai fini della configurabilità del delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la P.A., è necessaria la sussistenza di un'organizzazione strutturale, che può anche essere rudimentale e preesistente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31874 del 9 maggio 2017
«Ai fini della applicabilità della speciale attenuante della dissociazione di cui all'art. 8 del D.L. 13 maggio 1991 n. 152 (conv. in legge n. 203 del 1991) è necessario che il soggetto che ne benefici sia ritenuto responsabile di partecipazione ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 51906 del 14 novembre 2017
«Ai fini della configurabilità del vincolo della continuazione tra reati di associazione per delinquere di stampo mafioso non è sufficiente il riferimento alla tipologia del reato ed all'omogeneità delle condotte, ma occorre una specifica indagine...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18641 del 14 aprile 2017
«Nel delitto di detenzione per la vendita di prodotti industriali con marchi o altri segni distintivi, nazionali o esteri, contraffatti o alterati, la cui previsione è rimasta identica pur a seguito della riforma dell'art. 474 cod. pen. ad opera...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18509 del 13 aprile 2017
«Non è configurabile il delitto di falso ideologico in atto pubblico per induzione in errore del pubblico ufficiale (artt. 48 e 479 cod. pen.) nella mera redazione di un verbale di sequestro che attesti la effettiva consegna del bene da parte del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22200 del 8 maggio 2017
«In tema di falso documentale, il falso ideologico per omissione è integrato allorché l'attestazione incompleta - perché priva dell'informazione su un determinato fatto - attribuisca all'atto il significato di un'attestazione non conforme ai fatti;...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24050 del 15 maggio 2017
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 570, comma secondo, n. 2, cod. pen., nell'ipotesi di corresponsione parziale dell'assegno stabilito in sede civile per il mantenimento, il giudice penale deve accertare se tale condotta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12400 del 15 marzo 2017
«Ai fini della configurabilità del delitto previsto dall'art. 570, comma secondo, cod. pen., il giudice penale deve accertare, nell'ipotesi di mancata corresponsione da parte del coniuge obbligato al versamento dell'assegno di mantenimento, se per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 55807 del 14 dicembre 2017
«In tema di reato di stalking, la connessione che lo rende procedibile d'ufficio, ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 612-bis cod. pen., è non solo quella in senso processuale, di cui all'art. 12 cod. proc. pen, ma anche quella in senso materiale,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41210 del 8 settembre 2017
«Integra il delitto previsto dall'art. 615-ter, secondo comma, n. 1, cod. pen. la condotta del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio che, pur essendo abilitato e pur non violando le prescrizioni formali impartite dal titolare...»