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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6770 del 4 maggio 2012
«La regola dell'art. 100 cod. proc. civ., a norma della quale per proporre una domanda, o per resistere ad essa, è necessario avervi interesse, si applica anche al giudizio di impugnazione, nel senso che l'interesse ad impugnare presuppone una...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 26906 del 15 dicembre 2006
«Solo nell'ambito del medesimo processo (e delle diverse fasi di impugnazione ) è consentito dedurre errori, nullità, illegittimità o irregolarità in esso verificatesi, ed ove tali deduzioni intervengano in un diverso processo il giudice adito non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13690 del 7 dicembre 1999
«Anche nel caso di domande formulate in termini alternativi nei confronti di due diversi soggetti, va affermata la carenza di interesse all'impugnazione - nel caso, al ricorso per cassazione - ove sussista una situazione di indifferenza dell'attore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8025 del 26 giugno 1992
«L'interesse ad agire, necessario anche ai fini della impugnazione della sentenza, va desunto ed apprezzato in relazione all'utilità giuridica che l'eventuale accoglimento del gravame può arrecare alla parte che lo propone e non può consistere in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1236 del 27 gennaio 2012
«Il principio contenuto nell'art. 100 c.p.c., secondo il quale per proporre una domanda o per resistere ad essa è necessario avervi interesse, si applica anche al giudizio di impugnazione, in cui l'interesse ad impugnare una data sentenza o un capo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3386 del 11 febbraio 2011
«Ove la sentenza sia sorretta da una pluralità di ragioni, distinte ed autonome, ciascuna delle quali giuridicamente e logicamente sufficiente a giustificare la decisione adottata, l'omessa impugnazione di una di esse rende inammissibile, per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10909 del 5 maggio 2010
«Poichè l'interesse all'impugnazione - quale manifestazione del generale interesse ad agire, di cui all'art 100 c.p.c. - è costituito dalla soccombenza rispetto alla domanda proposta, il creditore del simulato alienante, che abbia proposto in via...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24532 del 20 novembre 2009
«Nel processo di esecuzione il diritto del cittadino al giusto processo, ai sensi dell'art. 111 Cost. (come modificato dalla L. costituzionale n. 2 del 1999), deve essere soddisfatto attraverso il contraddittorio tra le parti in ogni fase...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12642 del 19 maggio 2008
«Mentre il passaggio in giudicato della sentenza di accoglimento relativa al quantum debeatur essendo obiettivamente condizionata al permanere della precedente sentenza non definitiva sull'an non fa venire meno l'interesse all'impugnazione già...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17234 del 28 luglio 2006
«Presupposto indefettibile del potere di impugnazione della parte è la difformità della pronuncia rispetto alle conclusioni prese dalla stessa, e non anche la mera esigenza teorica di correttezza processuale, priva di utilità pratica in quanto non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1755 del 27 gennaio 2006
«L'interesse ad agire, necessario anche ai fini dell'impugnazione del provvedimento giudiziale, va apprezzato in relazione alla utilità concreta derivabile alla parte dall'eventuale accoglimento del gravame e non può consistere in un mero interesse...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21289 del 3 novembre 2005
«La soccombenza di una parte e il suo conseguente interesse ad impugnare la sentenza sono da escludere nel caso in cui l'absolutio ab instantia sia avvenuta per effetto di statuizione meramente processuale, potendo in tal caso configurarsi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18736 del 9 dicembre 2003
«Il principio contenuto nell'art. 100 c.p.c., secondo il quale per proporre una domanda o per resistere ad essa è necessario avervi interesse, si applica anche al giudizio di impugnazione, nel quale, in particolare, l'interesse ad impugnare una...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12700 del 18 ottobre 2001
«Nei gradi di impugnazione, il principio dell'interesse ad agire si configura diversamente rispetto al giudizio di primo grado, dovendosi tener conto dell'intervenuta pronuncia della sentenza di primo grado, idonea ad assumere la consistenza del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10288 del 27 luglio 2001
«È ammissibile l'impugnazione con la quale l'appellante si limiti a dedurre soltanto i vizi di rito avverso una pronuncia che abbia deciso anche nel merito in senso a lui sfavorevole, solo ove i vizi denunciati comporterebbero, se fondati, una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5702 del 18 aprile 2001
«È inammissibile, per difetto di interesse, un'impugnazione con la quale si deduca la violazione di norme giuridiche, sostanziali o processuali, che non spieghi alcuna influenza in relazione alle domande ed eccezioni proposte e che sia diretta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2022 del 22 febbraio 2000
«Il principio enunciato nell'art. 100 c.p.c., secondo cui per proporre una domanda o per contraddire ad essa è necessario avervi interesse, si estende anche ai giudizi di impugnazione nei quali, in particolare, l'interesse ad impugnare una data...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1148 del 2 febbraio 2000
«L'interesse a proporre impugnazione ha origine e natura processuali e sorge dalla soccombenza, connessa ad una statuizione del giudice a quo capace di recare pregiudizio alla parte (la quale, proprio con il mezzo di impugnazione, tende a rimuovere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9057 del 28 agosto 1999
«In tema di impugnazioni, qualora la sentenza del giudice di merito si fondi su più ragioni autonome, ciascuna delle quali logicamente e giuridicamente idonea a sorreggere la decisione, l'omessa impugnazione, con ricorso per cassazione, anche di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4778 del 4 marzo 2005
«Poiché l'interesse all'impugnazione sussiste quando dalla decisione sfavorevole possa derivare alla parte soccombente un pregiudizio concreto e giuridicamente rilevante, che possa essere rimosso dal giudice ad quem l'attribuzione autoritativa del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9722 del 22 aprile 2013
«In assenza di prova di un concreto pregiudizio subìto dal ricorrente, sussiste difetto di interesse all'impugnazione in relazione alla censura con cui si faccia valere l'apposizione, ai sensi dell'art. 133 cod. proc. civ., di una data di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15944 del 20 settembre 2012
«L'interesse ad agire del socio per l'impugnazione delle delibere approvative del bilancio attiene alla corretta informazione sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'impresa. Ne consegue che al socio non può essere negato il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3758 del 17 febbraio 2009
«Nel procedimento disciplinare a carico dei magistrati, è inammissibile per difetto di interesse la doglianza dedotta come motivo di impugnazione, relativa alla mancata adozione di un diverso rito, qualora non si indichi uno specifico pregiudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2204 del 4 febbraio 2005
«Il passaggio in giudicato della sentenza definitiva sul quantum debeatur essendo questa condizionata al permanere della precedente sentenza non definitiva sull'an non fa venir meno l'interesse all'impugnazione già proposta contro quest'ultima...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5737 del 10 marzo 2009
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore o dei natanti, qualora il danneggiato evochi in giudizio l'assicuratore ed il responsabile assicurato proponendo domande...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19937 del 6 ottobre 2004
«La decisione dell'impugnazione sulla questione principale può comportare la modificazione, in virtù del cosiddetto «effetto espansivo interno» anche della questione dipendente (nella specie, riguardante gli accessori del credito), pur se autonoma...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1142 del 27 ottobre 2000
«Nel caso in cui le domande proposte contro diversi convenuti siano autonome, in relazione alla distinzione dei rispettivi titoli, rapporti giuridici e “causae petendi”, si verifica una situazione di litisconsorzio facoltativo improprio, con la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4921 del 17 aprile 2000
«Quando il convenuto chiami in causa un terzo per ottenere la declaratoria della sua esclusiva responsabilità e la propria liberazione dalla pretesa dell'attore la causa è unica ed inscindibile, potendo la responsabilità dell'uno comportare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8809 del 27 giugno 2001
«Nel caso di chiamata in garanzia impropria, fondata, cioè, su di un titolo diverso ed autonomo rispetto a quello dedotto dall'attore, il garante può proporre impugnazione in ordine al rapporto principale nella sola ipotesi in cui egli sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 3717 del 17 febbraio 2010
«La chiamata del terzo "iussu iudicis" di cui all'art. 107 c.p.c. determina una situazione di litisconsorzio necessario cd. "processuale", non rimuovibile per effetto di un diverso apprezzamento del giudice dell'impugnazione, salva l'estromissione...»