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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4675 del 6 febbraio 2007
«Il delitto di disastro colposo innominato (art. 434 c.p.) è un delitto di danno essendo compreso tra i delitti colposi di danno previsti dall'art. 449 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 33748 del 20 settembre 2005
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 570 c.p.p. (rectius art. 593 comma primo), prospettata in riferimento agli artt. 24 comma secondo e 111 Cost., nella parte in cui non prevede che il P.M. non possa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9744 del 3 marzo 2004
«Non è ricorribile per cassazione la sentenza di appello che abbia annullato quella di primo grado e disposto contestualmente la trasmissione degli atti al primo giudice per nuovo giudizio; e ciò sia in forza del principio di tassatività dei mezzi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11851 del 11 marzo 2004
«L'applicazione dell'indulto può essere proposta nel giudizio di legitimità soltanto nel caso in cui il giudice di merito lo abbia preso in esame e lo abbia risolto negativamente, escludendo che l'imputato abbia diritto al beneficio, e non invece,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24 del 16 dicembre 1999
«L'indagine di legittimità sul discorso giustificativo della decisione ha un orizzonte circoscritto, dovendo il sindacato demandato alla Corte di cassazione essere limitato - per espressa volontà del legislatore - a riscontrare l'esistenza di un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8276 del 22 luglio 1995
«Il comma 2 dell'art. 609, ultima parte, del vigente codice di rito conferisce alla Corte di cassazione la facoltà di decidere anche le questioni non dedotte nei motivi di appello, la cui deducibilità sia divenuta possibile solo successivamente;...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7985 del 13 luglio 1994
«Sussiste violazione del divieto di novum nel giudizio di legittimità quando siano per la prima volta prospettate in detta sede questioni coinvolgenti valutazioni in fatto, mai prima sollevate ovvero siano dedotti motivi di censura attinenti capi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8433 del 8 settembre 1993
«Le questioni di diritto possono essere per la prima volta sollevate in Cassazione, che ha l'obbligo di pronunciarsi sulle medesime. Deve però trattarsi di deduzioni di pura legittimità, che non necessitino di alcun accertamento in punto di fatto....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42067 del 17 ottobre 2001
«La sanzione pecuniaria prevista dall'art. 616 c.p.p. per il caso di ritenuta inammissibilità del ricorso per cassazione non è soggetta alla prescrizione quinquennale prevista dall'art. 28 della legge 24 novembre 1981 n. 689 per le sanzioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5207 del 22 aprile 1999
«In tema di sanzione pecuniaria da applicare in caso di inammissibilità del ricorso per cassazione, è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 616 c.p.p. sollevata in riferimento agli artt. 111 e 24 Cost. sulla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3923 del 1 febbraio 2002
«Nel caso in cui il ricorso straordinario per la correzione di un errore di fatto è inammissibile, perché riferito ad una decisione della Corte di cassazione anteriore all'entrata in vigore della legge 26 marzo 2001, n. 128, che nell'introdurre il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8527 del 14 settembre 1993
«Il giudice di rinvio ha sempre l'obbligo di uniformarsi alla decisione sui punti di diritto indicati dal giudice di legittimità e su tali punti nessuna delle parti ha facoltà di ulteriori impugnazioni, a nulla rilevando che, successivamente alla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 624 del 9 gennaio 2002
«In tema di revisione, il soggetto danneggiato dal reato - già costituitosi parte civile nel giudizio conclusosi con la sentenza di condanna che gli ha riconosciuto il diritto alle restituzioni e al risarcimento del danno - prima del nuovo giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2134 del 11 giugno 1999
«In tema di revisione, ai fini della declaratoria di inammissibilità, non è previsto il procedimento in camera di consiglio nelle forme di cui all'art. 127 c.p.p., con conseguenti avvisi, notifiche ed intervento delle parti, né alcuna forma di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1114 del 24 maggio 1996
«In sede di riconoscimento di un indennizzo per riparazione dell'errore giudiziario l'ordinamento concede al giudice la facoltà di liquidare una somma di denaro o di costituire una rendita vitalizia (oltre a quella, su richiesta della parte...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2569 del 1 febbraio 1999
«La colpa ostativa al diritto alla riparazione dell'errore giudiziario deve essere esaminata non soltanto in relazione al grado di ingiustificatezza della negligenza o imprudenza ma anche in relazione alla sua incidenza causale, intesa come...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 76 del 2 gennaio 2013
«In tema di riparazione per ingiusta detenzione, non sussiste, nel caso di morte dell'avente diritto, l'onere dei congiunti subentrati, ex art. 644, comma primo, c.p.p., di provare il pregiudizio subito nella propria sfera a causa dell'ingiusta...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34196 del 13 agosto 2003
«Poichè la domanda di riparazione per ingiusta detenzione costituisce atto personale della parte che l'abbia indebitamente sofferta, la relativa presentazione deve avvenire a cura dell'interessato o di un procuratore speciale nominato nelle forme...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1555 del 9 marzo 1994
«Attesa la natura essenzialmente civilistica (salvo specifici aggiustamenti) della procedura per il riconoscimento del diritto alla riparazione per errore giudiziario (così come di quella per il riconoscimento del diritto alla riparazione per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 402 del 14 maggio 1997
«Non rientra tra gli effetti penali della condanna l'iscrizione nel casellario giudiziale, che non ha un contenuto di sanzione né incide in modo diretto su alcun rapporto di diritto penale. Ne consegue che la previsione dell'art. 445, comma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29897 del 11 settembre 2006
«È illegittimo il rigetto, da parte del Tribunale, della richiesta, avanzata da soggetto riabilitato con sentenza definitiva, di cancellazione della sentenza dichiarativa di fallimento dal certificato del casellario giudiziale rilasciato a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1354 del 19 maggio 1998
«Esula dai poteri della Cassazione, relativamente al controllo della motivazione del provvedimento impugnato, quello di una nuova e diversa valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, giacché tale attività è riservata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3675 del 15 dicembre 1992
«In materia di estradizione, il termine per la notifica della richiesta del procuratore generale, previsto dall'art. 703, quinto comma, c.p.p., ha natura ordinatoria ed è finalizzato a disciplinare la sequenza degli atti ed il regolare svolgimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3597 del 30 ottobre 1995
«In materia di estradizione per l'estero, nel procedimento davanti alla corte di appello, (art. 704 c.p.p.), il mancato rispetto del termine a comparire configura una nullità di ordine generale ai sensi dell'art. 178 lett. c) c.p.p., che deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5054 del 9 febbraio 2010
«Può essere concessa l'estradizione di un imputato minorenne all'epoca del fatto, in presenza di una legislazione dello Stato richiedente che assicuri, sul piano processuale e sostanziale, un trattamento giuridico differenziato e più mite rispetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1109 del 13 gennaio 2009
«In tema di estradizione per l'estero, sussistono le condizioni per l'accoglimento dell'istanza relativa ad una persona condannata in contumacia, se l'ordinamento dello Stato richiedente riconosce a quest'ultima, qualora non abbia avuto conoscenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 400 del 11 gennaio 2007
«Ai fini dell'art. 705, comma 2, lett. a) c.p.p., non sono censurabili, sotto il profilo della contrarietà a disposizioni fondamentali dell'ordinamento italiano, le norme del diritto processuale penale straniero riguardanti le notificazioni e i...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1250 del 8 luglio 2000
«Non è di ostacolo alla estradizione richiesta dallo Stato francese, per violazione dei principi fondamentali dell'ordinamento giuridico italiano, il fatto che nei confronti del soggetto da estradare sia stata pronunciata sentenza di condanna in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42179 del 21 dicembre 2006
«È illegittima l'adozione, nel corso del procedimento di estradizione, di provvedimento di custodia in carcere dell'estradando per il quale sia stata ritenuta l'esigenza cautelare del pericolo di fuga sulla base del solo elemento del suo mancato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1648 del 27 maggio 1997
«Il ricorso in cassazione avverso il provvedimento di arresto a fini estradizionali deve essere dichiarato inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse quando nelle more della decisione sia sopravvenuta la sua revoca. Infatti, per...»