-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33093 del 4 ottobre 2006
«L'abrogazione dell'art. 577 c.p.p. disposta dall'art. 9 della L. n. 46 del 2006 non produce effetti sulla ammissibilità dell'appello avverso la sentenza relativa ai reati di ingiuria e diffamazione che, al momento della entrata in vigore della...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4462 del 5 febbraio 2002
«In tema di diffamazione a mezzo stampa non è configurabile la scriminante del diritto di cronaca per il solo fatto che il contenuto dell'articolo diffamatorio sia riproduttivo di un'arringa difensiva svolta in sede dibattimentale poiché nel...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 111 del 18 marzo 1996
«L'art. 577 c.p.p. legittima la persona offesa costituita parte civile a proporre impugnazione, anche agli effetti penali, contro le sentenze di condanna e di proscioglimento per i reati di ingiuria e diffamazione. Tale norma non è suscettibile di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28116 del 23 giugno 2004
«In tema di declaratoria di estinzione del reato, l'art. 578 c.p.p. prevede che il giudice di appello o la Corte di cassazione, nel dichiarare estinto per amnistia o prescrizione il reato per il quale in primo grado è intervenuta condanna, sono...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22038 del 20 maggio 2003
«In tema di confisca obbligatoria di opere d'arte ai sensi dell'art. 127, ultimo comma, del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, la clausola di esclusione relativa alle «cose appartenenti a persone estranee al reato» non copre i diritti...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2655 del 27 gennaio 2004
«La competenza funzionale del tribunale di sorveglianza stabilita dal combinato disposto degli artt. 579, comma 2, e 680, comma 2, c.p.p. per il caso di impugnazione contro le sole disposizioni della sentenza che riguardino misure di sicurezza...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5179 del 11 febbraio 1993
«La pericolosità sociale, al cui concreto accertamento è subordinata l'applicazione della misura di sicurezza, va desunta ai sensi degli artt. 133 e 203 c.p., dovendosi ai predetti fini considerare soprattutto il reato o i reati nella loro...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10558 del 7 ottobre 1998
«Il principio sancito dall'art. 580 c.p.p. — secondo il quale se, contro la stessa sentenza sono proposti mezzi d'impugnazione diversi, il ricorso per cassazione si converte in appello — non può operare se l'appello sia stato dichiarato...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4074 del 4 dicembre 2002
«In seguito alla modifica dell'art. 593, comma 3, c.p.p. ad opera dell'art. 13 della legge 26 marzo 2001, n. 128 - che ha ripristinato l'appellabilità delle sentenze di condanna per tutti i delitti - nell'ipotesi in cui sia stato presentato ricorso...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9910 del 27 settembre 1995
«In tema di giudizio abbreviato, quando il pubblico ministero può proporre appello per alcuni capi e ricorso per cassazione per altri capi della sentenza, si impone la proposizione del primo mezzo di gravame anche in relazione ai capi suscettibili...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10149 del 26 settembre 2000
«In tema di malversazione in danno dello Stato, l'erogazione ad un estraneo alla pubblica amministrazione, da parte dello Stato, di altro ente pubblico, o della Comunità europea, di contributi, sovvenzioni o finanziamenti, costituisce un...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5045 del 29 maggio 1997
«In tema di impugnazioni — ed in particolare per quel che concerne le modalità di presentazione dell'atto di impugnazione — l'autenticazione della sottoscrizione dell'impugnante è richiesta del terzo comma dell'art. 583 c.p.p. solo nel caso in cui...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4 del 8 febbraio 2001
«È legittima l'ordinanza con la quale il giudice, nel rinviare a udienza fissa la prosecuzione del processo, pone a carico del pubblico ministero l'onere di curare la rinnovata citazione dei testimoni non comparsi inseriti nella sua lista, in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5398 del 12 aprile 1990
«L'impugnazione contro le ordinanze emesse nel corso degli atti preliminari al dibattimento può essere proposta, a pena di inammissibilità, soltanto con l'impugnazione contro le sentenze; ciò la conseguenza che le ordinanze dibattimentali — salve...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4821 del 28 aprile 1992
«Il c.d. «patteggiamento» non comporta ammissione di colpevolezza né costituisce richiesta di condanna, l'una non potendosi ritenere e l'altra ammettere senza un giudizio formale di accertamento e altresì senza le normali conseguenze (spese...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3621 del 2 dicembre 1997
«Ai fini della sussistenza del reato di concussione, non costituisce costrizione l'emanazione di una circolare interpretativa di una legge, quando si tratti di uno strumento legittimo destinato a disciplinare l'attività degli uffici cui è...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3875 del 18 agosto 1995
«L'effetto estensivo in bonam partem dell'impugnazione delle misure cautelari opera a favore degli altri coindagati — sempre che il gravame non sia stato accolto per motivi esclusivamente personali — a prescindere dalla circostanza che i...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1701 del 24 aprile 1995
«L'effetto estensivo dell'impugnazione ex art. 587 c.p.p., lungi dall'impedire il passaggio in giudicato della sentenza nei confronti dell'imputato non impugnante, si pone proprio come rimedio straordinario contro il giudicato e l'esecuzione della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 356 del 14 gennaio 2000
«In caso di abolitio criminis, poiché tale evento fa venire meno, ancor più che la validità e la efficacia della norma penale incriminatrice, la sua stessa esistenza nell'ordinamento, ogni giudice che sia formalmente investito della cognizione...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2738 del 30 novembre 1998
«Il mandato di cui all'art. 571 c.p.p. può essere rilasciato al difensore anche prima della pronuncia del provvedimento da impugnare, ma per essere considerato specifico deve contenere l'espresso ed esplicito conferimento, al detto difensore, del...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45795 del 23 novembre 2012
«Qualora il giudice dell'appello qualifichi diversamente in sentenza il fatto contestato, senza che l'imputato abbia avuto preventivamente la possibilità di interloquire sul punto, la garanzia del contraddittorio resta comunque assicurata dalla...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8831 del 14 marzo 2006
«Il principio di specialità previsto dall'art. 14 della convenzione europea di estradizione non opera quando non sussistano, al momento dell'esercizio dell'azione penale per il fatto diverso, i presupposti affinché si configuri la condizione di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21308 del 7 giugno 2005
«L'omesso avviso del giudizio di appello al difensore dell'imputato quando questi sia assistito anche da altro difensore regolarmente assistito si configura come lesione del diritto dell'imputato alla difesa tecnica (art. 178 lett. c c.p.p.) e,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 868 del 27 gennaio 1996
«La procedura di cui all'art. 599, comma 4, c.p.p., comportando rinuncia a tutti i motivi di appello sulle questioni di merito, ad eccezione di quello relativo alla pena, patteggiata fra le parti e conformemente applicata dal giudice di appello,...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 33748 del 20 settembre 2005
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 570 c.p.p. (rectius art. 593 comma primo), prospettata in riferimento agli artt. 24 comma secondo e 111 Cost., nella parte in cui non prevede che il P.M. non possa...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40121 del 27 novembre 2002
«Avverso le sentenze penali di proscioglimento pronunciate dal giudice di pace per reati punibili con sola ammenda o con pena alternativa commessi prima dell'entrata in vigore del D.L.vo 28 agosto 2000 n. 274, non potendo trovare applicazione, ai...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31123 del 15 luglio 2004
«La violazione del divieto di bis in idem è questione di fatto, riservata alla valutazione del giudice di merito, e non può essere dedotta per la prima volta davanti al giudice di legittimità, a meno che ratione temporis non fosse stato possibile...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16965 del 10 aprile 2003
«In tema di concordato in appello, allorché le parti abbiano, ex art. 599, comma 4, c.p.p., patteggiato sulla determinazione dell'entità della pena, previa rinuncia a tutti gli altri motivi di appello, il giudice dell'appello non ha alcun obbligo...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10218 del 28 novembre 1996
«Nell'ipotesi in cui l'importo dovuto per l'oblazione speciale di cui all'art. 162 bis c.p. sia stato erroneamente fissato secondo le modalità dell'oblazione ordinaria, la Corte di cassazione non può, neppure a seguito del ricorso del pubblico...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9850 del 19 novembre 1996
«In tema di cognizione della Corte di cassazione, all'applicazione della causa estintiva del reato non è di ostacolo la circostanza che il ricorrente ha limitato le sue doglianze alla mancata concessione dei chiesti benefici. Infatti, l'art. 609,...»