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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2349 del 19 gennaio 2006
«L'art. 587 comma primo c.p.p., che consente al coimputato non impugnante (o che abbia proposto impugnazione inammissibile) di partecipare al procedimento di impugnazione promosso da altro imputato, giovandosi della impugnazione di quest'ultimo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21641 del 6 maggio 2004
«In tema di effetto estensivo dell'impugnazione in materia cautelare (art. 587 c.p.p.), la frammentazione del procedimento, derivante dalla diversità dei mezzi di impugnazione proposti, non preclude l'estensione degli effetti favorevoli della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17650 del 16 aprile 2004
«In tema di effetto estensivo dell'impugnazione (art. 587 c.p.p.), la mancata citazione dell'imputato non appellante implica una valutazione negativa del giudice in ordine all'estensibilità dei motivi di appello. Tuttavia, nel caso in cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48155 del 17 dicembre 2003
«Nel caso di sentenza di condanna pronunciata nei confronti di più imputati, l'eventuale, futuro effetto estensivo dell'impugnazione proposta da taluno di essi non può dar luogo a sospensione dell'esecuzione a carico degli altri, nei cui confronti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 43662 del 4 dicembre 2001
«Non può avvalersi dell'effetto estensivo dell'impugnazione chi, avendo proposto rituale gravame comprendente un motivo comune ad altri coimputati, vi abbia poi rinunciato — a differenza di costoro, che se lo sono poi visto accogliere — nell'ambito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3621 del 2 dicembre 1997
«Ai fini della sussistenza del reato di concussione, non costituisce costrizione l'emanazione di una circolare interpretativa di una legge, quando si tratti di uno strumento legittimo destinato a disciplinare l'attività degli uffici cui è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6810 del 12 luglio 1997
«L'effetto estensivo di cui all'art. 587 c.p.p. non opera nel senso di una riammissione nei termini prescritti per l'impugnazione, ma intende assicurare soltanto la par condicio degli imputati che si trovino in situazioni identiche; ne consegue che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5899 del 23 dicembre 1996
«Allorché l'integrazione ex art. 130 c.p.p. di un capo di sentenza viene disposta non in accoglimento di un motivo di impugnazione, bensì di ufficio, non si applica l'effetto estensivo previsto per i motivi di impugnazione non strettamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4925 del 7 dicembre 1996
«L'effetto estensivo dell'impugnazione opera a favore degli altri imputati soltanto se questi non hanno proposto impugnazione o se l'impugnazione dagli stessi proposta sia stata dichiarata inammissibile; non quando gli altri imputati abbiano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3875 del 18 agosto 1995
«L'effetto estensivo in bonam partem dell'impugnazione delle misure cautelari opera a favore degli altri coindagati — sempre che il gravame non sia stato accolto per motivi esclusivamente personali — a prescindere dalla circostanza che i...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9493 del 8 settembre 1995
«Il medico di guardia presso il pronto soccorso di un ospedale che ometta di ricoverare un paziente presentatosi accusando, a seguito di infortunio, forti dolori alla spalla ed un'emorragia dall'orecchio e si limita a consigliare ai congiunti di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1701 del 24 aprile 1995
«L'effetto estensivo dell'impugnazione ex art. 587 c.p.p., lungi dall'impedire il passaggio in giudicato della sentenza nei confronti dell'imputato non impugnante, si pone proprio come rimedio straordinario contro il giudicato e l'esecuzione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 356 del 14 gennaio 2000
«In caso di abolitio criminis, poiché tale evento fa venire meno, ancor più che la validità e la efficacia della norma penale incriminatrice, la sua stessa esistenza nell'ordinamento, ogni giudice che sia formalmente investito della cognizione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5854 del 7 novembre 1997
«Attesa la presenza, nel sistema processuale penale, del principio di carattere generale fissato dall'art. 588, comma 1, c.p.p., secondo cui, salva diversa disposizione di legge, la proposizione di impugnazione sospende l'esecuzione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4471 del 2 dicembre 1992
«Avverso l'ordinanza con la quale il giudice di appello rigetta la richiesta dell'imputato intesa ad ottenere, ai sensi dell'art. 600, comma terzo, c.p.p., la sospensione della esecuzione della condanna al pagamento di una provvisionale in favore...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1581 del 16 aprile 1999
«L'istanza di sospensione dell'esecuzione di una condanna al pagamento della provvisionale deve essere formulata, a pena di inammissibilità, con l'atto di gravame e non separatamente e successivamente all'impugnazione della sentenza che detta...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4675 del 6 febbraio 2007
«Il delitto di disastro colposo innominato (art. 434 c.p.) è un delitto di danno essendo compreso tra i delitti colposi di danno previsti dall'art. 449 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 33748 del 20 settembre 2005
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 570 c.p.p. (rectius art. 593 comma primo), prospettata in riferimento agli artt. 24 comma secondo e 111 Cost., nella parte in cui non prevede che il P.M. non possa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8684 del 6 marzo 2002
«In tema di prescrizione, quando la concessione delle attenuanti generiche, la cui applicazione renderebbe possibile la pronunzia di estinzione del reato ai sensi dell'art. 157 c.p., sia stata contestata con specifico motivo di impugnazione da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7379 del 23 giugno 2000
«È illegittima la sentenza di appello che disattenda la censura proposta dall'imputato, concernente la richiesta di revoca della sospensione condizionale della pena, applicata di ufficio dal giudice di primo grado, motivata con il rilievo della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3751 del 23 marzo 2000
«È legittima la motivazione della sentenza di secondo grado che, disattendendo le censure dell'appellante, si uniformi, sia per la ratio decidendi, sia per gli elementi di prova, ai medesimi argomenti valorizzati dal primo giudice, soprattutto se...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7728 del 18 agosto 1993
«Il giudice dell'impugnazione non ha l'obbligo di motivare il mancato accoglimento di istanze, quando queste siano improponibili per genericità o per manifesta infondatezza.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9744 del 3 marzo 2004
«Non è ricorribile per cassazione la sentenza di appello che abbia annullato quella di primo grado e disposto contestualmente la trasmissione degli atti al primo giudice per nuovo giudizio; e ciò sia in forza del principio di tassatività dei mezzi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1119 del 27 marzo 1999
«In tema di appropriazione indebita, l'evento del reato si realizza nel luogo e nel tempo in cui la manifestazione della volontà dell'agente di fare proprio il bene posseduto giunge a conoscenza della persona offesa, e non nel luogo e nel tempo in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3987 del 28 settembre 1998
«Il procuratore generale presso la corte d'appello, contrariamente a quanto è stabilito in relazione alle sentenze dagli artt. 594 e 608 c.p.p., non è legittimato a proporre ricorso per cassazione contro i provvedimenti emessi dal pretore, in veste...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 900 del 26 marzo 1994
«Il procuratore della Repubblica presso il tribunale non è legittimato a proporre ricorso per cassazione avverso le sentenze emesse dal pretore, giacché il relativo potere di impugnazione delle sentenze pretorili è attribuito esclusivamente, ai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37648 del 15 novembre 2006
«L'inammissibilità del ricorso per cassazione dovuta alla manifesta infondatezza dei motivi non consente il formarsi di un valido rapporto d'impugnazione e preclude, pertanto, la possibilità di applicare, ex art. 609 comma secondo c.p.p., la norma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36028 del 7 settembre 2004
«In tema di c.d. “patteggiamento in appello”, il giudice, pur essendo indubbiamente tenuto a rilevare l'eventuale sussistenza di condizioni che impongano il proscioglimento dell'imputato ai sensi dell'art. 129 c.p.p., non è tuttavia tenuto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16965 del 10 aprile 2003
«In tema di concordato in appello, allorché le parti abbiano, ex art. 599, comma 4, c.p.p., patteggiato sulla determinazione dell'entità della pena, previa rinuncia a tutti gli altri motivi di appello, il giudice dell'appello non ha alcun obbligo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24 del 16 dicembre 1999
«L'indagine di legittimità sul discorso giustificativo della decisione ha un orizzonte circoscritto, dovendo il sindacato demandato alla Corte di cassazione essere limitato - per espressa volontà del legislatore - a riscontrare l'esistenza di un...»