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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7823 del 4 aprile 2006
«L'inderogabilità dei minimi tariffari sancita dalla legge professionale non comporta l'invalidità della rinuncia, totale o parziale, al compenso che sia motivata da particolari esigenze etico-sociali o di liberalità. La rinuncia può essere anche...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8191 del 7 aprile 2006
«La prescrizione del diritto ad ottenere il pagamento del trattamento di fine rapporto decorre dalla cessazione del rapporto di lavoro e tale diritto non va confuso col diritto, maturante anche nel corso del rapporto, all'accertamento della quota...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 709 del 18 gennaio 2012
«In tema di trattamento di fine servizio per i pubblici dipendenti già assunti alla data del 31 dicembre 1995, è demandata alla contrattazione collettiva soltanto la definizione delle modalità applicative della disciplina in materia di trattamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24456 del 21 novembre 2011
«In tema di negazione di conformità di una copia all'originale, i relativi tempi e modalità di esercizio sono disciplinati dagli artt. 214 e 215 c.p.c., richiedendosi, quindi, la precisione ed inequivocità della negazione, sebbene un siffatto...»
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Cassazione civile, ordinanza n. 20889 del 22 agosto 2018
«Nell'ambito della valutazione equitativa del danno, è consentito al giudice inglobare in un'unica somma, insieme con la prestazione principale, interessi e rivalutazione monetaria, ove anche per tali voci ricorrano le condizioni di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 21519 del 31 agosto 2018
«Ai fini della determinazione della base di computo del trattamento di fine rapporto, ai sensi dell'art. 2120, comma 2, c.c. e in mancanza di una deroga espressa contenuta nella contrattazione collettiva, la natura di retribuzione di un emolumento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21662 del 5 settembre 2018
«Nell'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori e dei sindaci di una società di capitali, spettante, ai sensi degli artt. 2394 e 2407 c.c., ai creditori sociali, l'insufficienza del patrimonio sociale al soddisfacimento dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3348 del 1 giugno 1983
«Il ricorso per cassazione non è viziato da difetto di indicazione della sentenza impugnata allorché questa, pur non essendo oggetto di specifica menzione, sia comunque individuabile dalla controparte senza possibilità di equivoci attraverso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1356 del 7 febbraio 1992
«Non determina l'inammissibilità del ricorso per cassazione l'omessa indicazione nella relata di notifica della parte ad istanza della quale l'ufficiale giudiziario abbia eseguito la notificazione ex art. 137 c.p.c., se il nominativo del difensore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8724 del 16 agosto 1993
«L'avvocato che abbia espletato l'incarico ricevuto dal proprio cliente non è tenuto al rendimento del conto con il connesso onere del cliente di contestare specificamente le singole voci esposte nella parcella, essendo sufficiente una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1968 del 26 febbraio 1994
«Nell'ipotesi in cui il procuratore difenda il cliente contro più parti, come quando la riunione dei processi derivi da litisconsorzio facoltativo, poiché l'attività professionale si estende allo studio delle posizioni e situazioni sostanziali e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2836 del 24 marzo 1994
«Con riguardo ai rapporti previsti dall'art. 409, n. 3, c.p.c., il carattere prevalentemente personale dell'opera resa dal preposto allo svolgimento di una prestazione d'opera continuativa e coordinata deve considerarsi escluso quando il soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1254 del 2 febbraio 1995
«In ipotesi di ritardato adempimento di un'obbligazione pecuniaria, gli interessi moratori e l'ulteriore risarcimento a norma dell'art. 1224, secondo comma, c.c. costituiscono distinte voci dello stesso danno, scaturenti da un unico fatto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8003 del 14 agosto 1998
«Ove il lavoratore, pur non incombendone l'onere, provveda direttamente, in sede di ricorso introduttivo, a quantificare l'importo del proprio credito calcolando anche la rivalutazione e gli interessi, la relativa richiesta non può che essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5358 del 2 giugno 1999
«La impugnazione del lodo per nullità non si configura come giudizio di gravame, bensì di nullità. Ne consegue che colui che impugna la sentenza arbitrale ha l'onere di identificare il principio di diritto che assume violato, e non soltanto il capo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9099 del 7 luglio 2000
«La contabilità presentata dall'amministratore del condominio non è necessario che sia redatta con forme rigorose, analoghe a quelle prescritte per i bilanci delle società, ma deve essere idonea a rendere intellegibili ai condomini le voci di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5128 del 6 aprile 2001
«Nell'ipotesi in cui l'interpretazione letterale di una norma di legge o (come nella specie) regolamentare sia sufficiente ad individuarne, in modo chiaro ed univoco, il relativo significato e la connessa portata precettiva, l'interprete non deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7941 del 12 giugno 2001
«Il giudicato che si forma sull'azione con cui il lavoratore, nel corso del rapporto di lavoro, abbia chiesto, in caso di contestazione, l'accertamento della inclusione di una o più voci nella base di calcolo del trattamento di fine rapporto, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3178 del 4 marzo 2003
«La determinazione dei diritti di procuratore e degli onorari di avvocato, essendo rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, non è sindacabile in sede di legittimità, a meno che non sia specificamente invocata la violazione dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 495 del 15 gennaio 2003
«Nel giudizio di rinvio le parti possono rassegnare nuove conclusioni rispetto a quelle formulate nel precedente giudizio di merito soltanto se siano inquadrabili nell'ambito dei profili di cui la Corte abbia rimesso la valutazione al giudice di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10963 del 9 giugno 2004
«L'acquiescenza del soccombente, che costituisce ostacolo alla proposizione dell'impugnazione ex art. 329 c.p.c., ove non risulti da un'accettazione espressa della pronuncia giudiziale o da una formale rinuncia a sottoporla a gravame, può desumersi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17569 del 1 settembre 2004
«Con riferimento a prestazioni di carattere intellettuale, che non richiedono alcuna organizzazione imprenditoriale nè postulano un'assunzione di rischio a carico del lavoratore, il criterio fondamentale per l'accertamento della natura (autonoma o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10290 del 17 maggio 2005
«Anche nel rito del lavoro, il giudizio di appello ha per oggetto la medesima controversia decisa dalla sentenza di primo grado, entro i limiti della devoluzione, quale risulta dagli specifici motivi di appello, che in nessun caso possono ampliare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21932 del 12 ottobre 2006
«In materia di liquidazione degli onorari agli avvocati, il giudice d'appello, in presenza di contestazioni sul valore della causa e quindi della tariffa applicabile, nonché dei criteri di applicazione delle voci liquidate a titolo di onorari e di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2721 del 7 febbraio 2007
«Il giudice del merito, nell'indagine volta ad accertare l'oggetto ed i limiti del giudicato esterno, non può limitarsi a tener conto della formula conclusiva in cui si riassume il contenuto precettivo della sentenza previamente pronunziata e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3651 del 16 febbraio 2007
«La parte che intende impugnare per cassazione la sentenza di merito nella parte relativa alla liquidazione dei diritti di procuratore e degli onorari di avvocato ha l'onere dell'analitica specificazione delle voci della tariffa professionale che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1578 del 24 gennaio 2008
«Lo speciale procedimento ex art. 420 bis c.p.c., di accertamento pregiudiziale sull'efficacia, validità ed interpretazione dei contratti ed accordi collettivi, è finalizzato ad assicurare l'uniforme applicazione delle relative clausole e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16149 del 9 luglio 2009
«In tema di liquidazione delle spese processuali, la parte che censuri la sentenza di primo grado con riguardo alla liquidazione delle spese di giudizio, lamentando la violazione dei minimi previsti dalla tariffa professionale, ha l'onere di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19419 del 9 settembre 2009
«In materia di liquidazione degli onorari agli avvocati, il giudice d'appello, in presenza di contestazioni sul valore della causa e quindi sulla tariffa applicabile, nonché sui criteri di applicazione delle voci liquidate a titolo di onorari e di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22287 del 21 ottobre 2009
«L'impugnazione del capo di sentenza relativo alla liquidazione delle spese giudiziali non può essere accolta se con essa non vengono specificate le singole voci che la parte assume come alla stessa spettanti e non riconosciute, non essendo il...»