-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16078 del 20 dicembre 2001
«In tema di reati commessi con il mezzo della stampa, la sentenza di condanna del giornalista in sede penale per il reato di diffamazione è sempre passibile di pubblicazione, a prescindere dal maggiore o minore tasso di tempo trascorso rispetto...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38957 del 23 settembre 2014
«Nel procedimento dinanzi al giudice di pace per lesioni colpose cagionate nella circolazione stradale, non costituisce fatto idoneo a determinare l'applicazione della speciale causa di estinzione del reato di cui all'art. 35 del D.L.vo 28 agosto...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40575 del 1 ottobre 2014
«La qualità di indagato non può essere stabilita dal giudice in via presuntiva, in quanto essa va desunta dall'iscrizione nell'apposito registro a seguito di specifica iniziativa posta in essere dal pubblico ministero o da un fatto investigativo,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37658 del 12 settembre 2014
«È legittimo, in quanto rientra nel potere di controllo del giudice sulla completezza e congruità delle indagini previsto dall'art. 409 c.p.p., il provvedimento con cui il G.i.p., all'esito dell'udienza camerale fissata sull'opposizione della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27945 del 26 giugno 2014
«Destinatari dell'avviso relativo all'udienza della camera di consiglio, fissata dal Gip a seguito della opposizione della persona offesa dal reato alla richiesta di archiviazione, sono soltanto i soggetti indicati nell'art. 409, comma secondo,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13920 del 31 marzo 2009
«La previsione di inutilizzabilità di cui all'art. 191 c.p.p. riguarda le prove acquisite in violazione dei divieti stabiliti dalla legge e non già le prove la cui acquisizione non sia affatto prevista. (In applicazione di detto principio la Corte...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29227 del 4 luglio 2014
«Sono inutilizzabili le dichiarazioni rese dalla persona offesa, nei cui confronti penda procedimento per un reato commesso nelle stesse circostanze di tempo e di luogo ai danni dell'imputato, che sia stata sentita quale testimone senza...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6717 del 16 febbraio 2015
«L'inammissibilità dell'istanza di revoca o sostituzione delle misure cautelari coercitive (diverse dal divieto di espatrio e dall'obbligo di presentazione alla p.g.) applicate nei procedimenti per reati commessi con violenza alla persona -...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24570 del 10 giugno 2015
«...persona offesa di un'estorsione aggravata dall'art. 7, D.L. n. 152 del 1991, la quale era imputata in altro processo del reato di partecipazione ad associazione mafiosa contrapposta a quella di appartenenza del presunto autore dell'estorsione).»
-
Cassazione penale, Sez. VII, ordinanza n. 8160 del 20 febbraio 2014
«Il reato di falso giuramento è delitto contro l'amministrazione della giustizia, trattandosi di fattispecie incriminatrice lesiva dell'interesse della collettività al corretto funzionamento della giustizia, per cui la persona singola, che abbia...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47666 del 19 novembre 2014
«Nel caso in cui il Pubblico Ministero proceda, sulla base delle dichiarazioni testimoniali della persona offesa, a contestare all'imputato un reato concorrente ai sensi dell'art. 517 cod. proc. pen., tali dichiarazioni possono essere...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2540 del 17 marzo 1997
«Le dichiarazioni rese dalla vittima del reato, cui la legge conferisce la capacità di testimoniare, possono essere assunte quali fonti di convincimento al pari di ogni altra prova senza necessità di riscontri esterni (non essendo applicabile al...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1691 del 4 maggio 2000
«Sono pienamente utilizzabili a fini cautelari le dichiarazioni accusatorie rese da soggetto sentito come persona informata dei fatti che, successivamente e in diverso procedimento, assuma la qualità di indagato in procedimento per reato solo...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6635 del 13 febbraio 2017
«La concessione della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità, presuppone necessariamente che il pregiudizio cagionato sia lievissimo, ossia di valore economico pressoché irrisorio, avendo riguardo non solo al valore in sé della cosa...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18483 del 13 aprile 2017
«Nei reati sessuali, la circostanza attenuante di cui all'art. 62, n. 6, cod. pen. non è configurabile con riferimento all'ipotesi di ravvedimento attivo di cui alla seconda parte della disposizione, postulando una reversibilità degli effetti...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 50725 del 29 novembre 2016
«In tema di legittimazione alla proposizione della querela, dovendosi ritenere “persona offesa” chiunque abbia subito la lesione dell'interesse protetto dalla norma penale, detta legittimazione va riconosciuta, con riguardo al reato di truffa,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27604 del 5 luglio 2016
«In tema di scriminante di cui all'art. 384 cod. pen., il soggetto chiamato a deporre in qualità di parte offesa o di persona informata sui fatti di un reato non può violare l'obbligo su di lui gravante di riferire quanto a sua conoscenza, salvo...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11952 del 13 marzo 2017
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 388, comma secondo, cod. pen., l'elusione del provvedimento del giudice può consistere anche in una condotta che ostacola dall'esterno un'attività esecutiva integralmente affidata ad altri...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24065 del 9 giugno 2016
«Il reato di diffamazione è costituito dall'offesa alla reputazione di una persona determinata e non può essere, quindi, ravvisato nel caso in cui vengano pronunciate o scritte frasi offensive nei confronti di una o più persone appartenenti ad una...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33287 del 29 luglio 2016
«Il reato di diffamazione, non consistente nell'attribuzione di un fatto determinato, commesso a mezzo di trasmissione televisiva diffusa in diretta su tutto il territorio nazionale si consuma al momento della percezione del contenuto offensivo...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47980 del 14 novembre 2016
«Ai fini della consumazione del reato di cui all'art. 609-quater cod. pen., è sufficiente il compimento di un atto sessuale con un minorenne, non essendo necessario il coinvolgimento fisico o emotivo di quest'ultimo o la consapevolezza da parte di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2726 del 20 gennaio 2017
«Risponde del delitto di furto consumato e non tentato colui che, pur non essendosi allontanato dal luogo di commissione del reato, abbia ivi occultato la refurtiva, così sottraendola al controllo della persona offesa e acquisendone il possesso....»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26749 del 27 giugno 2016
«Integra il reato di furto con destrezza nella forma consumata la condotta di colui che, subito dopo essersi impossessato di una borsa, approfittando della disattenzione della persona offesa, venga inseguito e bloccato dalla polizia giudiziaria che...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 39131 del 21 settembre 2016
«È illegittimo l'arresto in flagranza operato dalla polizia giudiziaria sulla base delle informazioni fornite dalla vittima o da terzi nell'immediatezza del fatto, poichè, in tale ipotesi, non sussiste la condizione di "quasi flagranza", la quale...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7953 del 20 febbraio 2017
«Non è censurabile in sede di legittimità, in quanto non integra una nullità per violazione dell'art. 127, comma quinto, cod. proc. pen., il decreto di archiviazione con cui il giudice dichiara inammissibile l'opposizione della persona offesa che...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2578 del 31 agosto 1995
«La persona offesa, in quanto tale non rientra tra i soggetti che a norma dell'art. 257, comma 1, c.p.p., possano proporre istanza di riesame contro il provvedimento di sequestro: essa pertanto non è destinataria dell'avviso dell'udienza previsto...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3377 del 28 marzo 1995
«...Corte ha ritenuto che la detenzione del machete, la cui naturale destinazione non è l'offesa alla persona, non costituisce reato, mentre la detenzione della sciabola integra gli estremi della contravvenzione disciplinata dall'art. 697 c.p.).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2333 del 23 febbraio 1998
«Il crick, la cui destinazione naturale non è quella dell'offesa alla persona ed il cui porto fuori dell'abitazione è giustificato dall'uso stesso cui l'oggetto è destinato, non è idoneo ad integrare l'aggravante del reato di lesioni prevista...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2982 del 5 novembre 1999
«Nel delitto di falsa testimonianza, che tutela il bene giuridico dell'ordinato svolgimento dell'attività giudiziaria, persona offesa è esclusivamente lo Stato-collettività, e ciò in base alla considerazione che la fattispecie descritta dall'art....»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11078 del 28 ottobre 2000
«Nell'ipotesi di procedimento penale per il delitto di esercizio abusivo della professione, gli ordini professionali non sono legittimati a costituirsi parte civile all'unico fine di tutelare gli interessi morali dalla categoria quando all'ordine...»