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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5091 del 3 marzo 2010
«...del testamento in base al quale è stato chiamato all'eredità il possessore di buona fede - non può pretendere da quest'ultimo il risarcimento dei danni, ma soltanto i frutti indebitamente percepiti, nei limiti fissati dall'art. 1148 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2966 del 21 ottobre 1971
«...specifica del donante di risarcimento dei danni dipendenti dalla mancata esecuzione dell'onere, se ricorrano le condizioni oggettive e soggettive per il riconoscimento del diritto al risarcimento indipendentemente dalla risoluzione del contratto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10741 del 11 maggio 2009
«...l'interruzione della gravidanza la ammettono nei soli casi in cui la prosecuzione della stessa o il parto comportino un grave pericolo per la salute o la vita della donna, legittimando pertanto la sola madre ad agire per il risarcimento dei danni.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11353 del 11 maggio 2010
«L'illecita pubblicazione dell'immagine altrui obbliga al risarcimento anche dei danni patrimoniali, che consistono nel pregiudizio economico di cui la persona danneggiata abbia risentito per effetto della predetta pubblicazione e di cui abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12433 del 16 maggio 2008
«L'illecita pubblicazione dell'immagine altrui obbliga al risarcimento anche dei danni patrimoniali, che consistono nel pregiudizio economico di cui la persona danneggiata abbia risentito per effetto della predetta pubblicazione e di cui abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19069 del 5 settembre 2006
«In virtù della disposizione di cui all'art. 16 della Convenzione sui diritti del fanciullo approvata a New York il 20 novembre 1989 (e ratificata dallo Stato italiano con la legge 27 maggio 1991, n. 176), alla stregua della quale è sancito che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 539 del 21 febbraio 1966
«Il risarcimento dei danni, nel caso di recesso ingiustificato dalla promessa di matrimonio, va limitato al solo rimborso delle spese e delle obbligazioni contratte a causa della promessa. (Nella specie è stato escluso che potessero risarcirsi, ex...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18870 del 10 luglio 2008
«Al riguardo, infatti, deve osservarsi che se il legislatore avesse preteso una doppia annotazione delle convenzioni matrimoniali ai fini della tutela dei terzi l'avrebbe espressamente prevista e non si sarebbe limitato ad imporre al notaio rogante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10896 del 24 maggio 2005
«...facendo esercizio dei poteri ad essa spettanti, aveva nell'impugnata sentenza correttamente interpretato la domanda, dall'appellante incidentale erroneamente qualificata come di risarcimento danni, ha enunziato il principio di cui in massima).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15509 del 6 dicembre 2000
«...unicamente l'illiceità, del fatto generatore del danno arrecato a terzi, si rientra nello schema generale dell'azione di risarcimento dei danni ex art. 2043 c.c. che può essere proposta anche cumulativamente con l'azione ex art. 844 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13334 del 29 novembre 1999
«Nel caso di immissioni moleste eccedenti la normale tollerabilità, di cui all'art. 844 c.c., l'alienazione del fondo, verificatasi nel corso del giudizio diretto ad ottenere il risarcimento dei danni, non spiega alcuna influenza sulla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13007 del 2 ottobre 2000
«A norma dell'art. 872, secondo comma, e 873 c.c., la violazione delle norme dei regolamenti edilizi comunali, integrative del codice civile, in materia di distanze tra le costruzioni abilita la parte interessata a richiedere e ottenere la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5653 del 18 maggio 1993
«La costruzione irregolare (nella specie, perché posta a distanza illegale) è idonea a produrre danni fino al momento della sua demolizione (o riduzione) per cui l'accoglimento della domanda di demolizione (o riduzione) non preclude l'esame della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3355 del 10 dicembre 1973
«...l'una volta a realizzare la sanzione diretta, l'altra a conseguire quella indiretta, con l'unico limite che, dal momento in cui la prima è attuata, la seconda si circoscrive ai danni causati dall'opera illegittima prima della sua eliminazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18341 del 16 settembre 2005
«...luoghi e di risarcimento danni avanzata dalla Ferrovia Locale Brunico — Campo Tures s.n.c. nei confronti del Comune di Campo Tures e della Provincia di Bolzano a seguito della asserita decadenza di decreti di espropriazione per pubblica utilità).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3260 del 28 maggio 1984
«Conseguentemente, il diritto al risarcimento dei danni di cui all'art. 872, secondo comma, c.c. sorge solo quando la costruzione — che si assume produttiva del preteso danno — sia stata realizzata in violazione delle prescrizioni e dei limiti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11163 del 24 dicembre 1994
«Nella domanda di risarcimento del danno per violazione delle norme di edilizia, fondata oltreché sul mancato rispetto delle distanze dai confini, anche sulla difformità della costruzione dalle prescrizioni comunali, è implicita la richiesta degli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1513 del 23 febbraio 1999
«La prova di tale pregiudizio — limitato a quei danni che il terreno adiacente all'immobile ove si è commesso l'illecito, subisce in termini di amenità, comodità, tranquillità e per la riduzione di aria, luce e vista — deve essere fornita...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12013 del 28 novembre 1998
«...senza che con ciò venga meno il carattere integrativo della disciplina codicistica che comporta ai sensi dell'art. 872 c.c. il diritto del vicino di reagire alla violazione chiedendo oltre il risarcimento dei danni anche la riduzione in pristino.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1383 del 11 febbraio 1998
«...su fondi finitimi, appartenenti a diversi proprietari, devono considerarsi a tutti gli effetti norme integrative del codice civile, sicché la loro violazione dà luogo non solo al risarcimento dei danni, ma anche alla riduzione in pristino.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11259 del 17 dicembre 1996
«...tra gli stessi, tutelano, oltre che l'interesse pubblico di ordine igienico ed estetico, esclusivamente il valore economico della proprietà dei vicini, per il che comportano, in caso di loro violazione, il solo risarcimento dei danni.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1954 del 26 aprile 1978
«...del proprio terreno sino a livello inferiore a quello delle fondamenta del muro di confine, non può pretendere il risarcimento dei danni conseguenti al crollo del muro stesso e al dissesto della rampa di accesso all'edificio sottostante).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10039 del 1 agosto 2000
«L'esecuzione di manufatti che rendano più gravoso il naturale scolo delle acque non legittima il proprietario del fondo inferiore al risarcimento per tutti i danni, anche imprevedibili e lontani nel tempo, che comunque obiettivamente si possano...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14664 del 3 giugno 2008
«In base al disposto dell'art. 917, secondo comma, c.c., qualora la distruzione degli argini o l'impedimento al flusso delle acque sia dovuto all'opera di uno dei proprietari, le spese di riattamento dovranno essere sopportate soltanto da lui ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11371 del 31 luglio 2002
«...dallo scolo delle acque non è applicabile nel caso di richiesta di risarcimento dei danni provocati dalla mancata manutenzione, vigendo in tale ipotesi a favore del soggetto danneggiato il principio della solidarietà sancito dall'art. 2055 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 835 del 10 marzo 1976
«L'azione negatoria, che, a norma dell'art. 949 c.c., il proprietario può esercitare per far dichiarare l'inesistenza di diritti affermati da altri sulla cosa, ovvero per far ordinare la cessazione di turbative e di molestie sulla stessa, e per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6673 del 16 dicembre 1981
«...per il futuro la situazione illegittima, sia ad ottenere il risarcimento del danno, con l'unico limite che, dal momento in cui la sanzione diretta è attuata, quella indiretta si circoscrive ai danni causati dall'opera prima della sua eliminazione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1214 del 26 febbraio 1986
«Peraltro nel mentre la domanda di riduzione dei luoghi in pristino stato, ove si tratti di violazione posta in essere dal proprietario del fondo servente, può essere proposta, per il carattere reale della relativa azione, dall'attuale titolare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10453 del 1 agosto 2001
«Ai fini della condanna generica al risarcimento dei danni ai sensi dell'art. 278 c.p.c., non è sufficiente accertare l'illegittimità della condotta, ma occorre anche accertarne, sia pure con modalità sommaria e valutazione-probabilistica, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12636 del 9 dicembre 1995
«Il condominio non è legittimato passivo nei confronti della domanda di risarcimento dei danni proposta dall'amministratore per la revoca dell'incarico disposta dall'autorità giudiziaria, atteso che i condomini che chiedono la revoca, ai sensi...»