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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5870 del 9 maggio 2000
«Ricorre un patto successorio istitutivo, nullo ai sensi dell'art. 458 c.c. nella convenzione avente ad oggetto la disposizione di beni afferenti ad una successione non ancora aperta che costituisca l'attuazione dell'intento delle parti,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2689 del 29 maggio 1978
«Dell'accettazione con beneficio d'inventario, di cui agli artt. 484 e segg. c.c., in quanto diretta ad evitare che il patrimonio del de cuius si confonda con quello del chiamato alla successione ereditaria, e che questi debba rispondere dei debiti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3294 del 15 ottobre 1968
«Sia nella forma della liquidazione individuale (art. 495 c.c.) sia più ancora nella forma della liquidazione concorsuale (artt. 498 e segg. c.c.) i poteri di amministrazione nonché di disposizione con le cautele prescritte dalla legge, che l'erede...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2114 del 29 luglio 1966
«La disposizione di cui al terzo comma dell'art. 534 c.c. — la quale, facendo eccezione al principio generale per cui l'erede può agire anche contro gli aventi causa di chi possiede a titolo di erede o senza titolo, fa salvo il caso dei diritti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1403 del 12 settembre 1970
«Il primo comma dell'art. 733 c.c. riconosce al testatore il potere di dettare norme per la composizione delle porzioni, i cosiddetti assegni obbligatori divisionali, attribuendo all'assegnatario il diritto di pretendere che nella futura divisione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15124 del 22 giugno 2010
«In materia di successioni "mortis causa", l'esercizio dell'azione di riduzione non può, di per sé, far presumere la volontà di rinunciare al legato, essendo a tal fine necessario considerare il comportamento del legatario, anteriore e successivo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4971 del 18 aprile 2000
«La mancanza della rinunzia al legato in sostituzione di legittima, da parte del legittimario che agisce in riduzione ai sensi dell'art. 564 c.c., è rilevabile d'ufficio, senza necessità di eccezione della controparte, né il comportamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4287 del 15 maggio 1997
«Il principio per cui rinunzia richiede forma scritta ad substantiam solo quando abbia come oggetto immediato i diritti reali immobiliari indicati nell'art. 1350 c.c., è estraneo all'ipotesi di rinunzia ad un legato in sostituzione della legittima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 459 del 26 gennaio 1990
«Il potere attribuito ex art. 551 c.c. ad un legittimario onorato di un legato in sostituzione di legittima di conseguire la quota dei beni ereditari nella misura stabilita dalla legge attraverso l'esercizio dell'azione di riduzione, anziché di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1311 del 24 febbraio 1984
«Poiché ogni legato – ivi compreso quello in sostituzione di legittima – si acquista automaticamente e per effetto della semplice apertura della successione, soltanto la rinunzia, espressa o per fatti concludenti, a quel legato stesso determina il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19527 del 7 ottobre 2005
«In tema di azione di riduzione delle donazioni e dei legati, qualora il testatore abbia disposto a titolo universale dell'intero asse ereditario, la condizione dell'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario è esclusa nell'ipotesi in cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2178 del 8 luglio 1971
«Nella nozione di peso — dal quale, a norma dell'art. 561 c.c., debbono essere liberi gli immobili restituiti per effetto di riduzione della donazione o delle disposizioni testamentarie - sono da ritenersi compresi, oltre a quelli aventi contenuto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 355 del 10 gennaio 2011
«In forza della normativa vigente anteriormente all'entrata in vigore della legge 19 maggio 1975, n. 151, il coniuge superstite, in qualità di legatario "ex lege", è investito, sin dal momento dell'apertura della successione dell'altro coniuge,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4022 del 21 febbraio 2007
«L'onere o modus si qualifica come elemento accidentale ed accessorio rispetto al negozio testamentario, istitutivo di erede (o contenente un legato), ma tale natura non esclude che lo stesso onere possa collegarsi ad un'istituzione di erede per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3016 del 1 marzo 2002
«In materia di distinzione tra erede e legatario, l'assegnazione di beni determinati deve interpretarsi, ai sensi dell'art. 588 c.c., come disposizione erditaria ( institutio ex re certa ), qualora il testatore abbia inteso chiamare l'istituito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9467 del 12 luglio 2001
«Al fine di distinguere tra disposizioni testamentarie a titolo universale — che, indipendentemente dalle espressioni e dalle denominazioni usate dal testatore, sono attributive della qualità di erede — e disposizioni a titolo particolare — che,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6516 del 6 novembre 1986
«L'avere il testatore attribuito a taluno singoli beni facenti parte del suo patrimonio non comporta necessariamente il carattere di legato dell'attribuzione, poiché per stabilire se questa sia a titolo universale o a titolo particolare occorre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3323 del 7 marzo 2001
«In tema d'impugnazione del testamento per incapacità d'intendere e di volere del testatore, il legatario, che abbia partecipato al giudizio di primo grado, assume nella fase di appello la qualità quantomeno di litisconsorte necessario processuale,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5897 del 7 luglio 1987
«In tema di istituzione di erede o di legatario, se la persona o le persone favorite non sono in alcun modo determinabili, la nullità della disposizione a norma dell'art. 628 c.c. non trova deroga nelle norme di cui agli artt. 629 (disposizioni a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 712 del 11 marzo 1972
«Ai sensi dell'art. 629 secondo comma c.c., le disposizioni a favore dell'anima si considerano un onere a carico dell'erede (o del legatario). I chiamati alla successione legittima in presenza di un legato siffatto hanno interesse alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3708 del 29 aprile 1997
«Nel caso di legato sottoposto a condizione sospensiva o a termine le spese anticipate dal legatario per la costituzione della garanzia che, ai sensi dell'art. 640 c.c. egli può pretendere dall'onerato, costringendolo a fornirla in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 663 del 28 febbraio 1969
«In tema di successione testamentaria l'efficacia retroattiva della condizione comporta che al suo verificarsi gli effetti della disposizione condizionata retroagiscono al tempo dell'apertura della successione; ma, mentre l'istituito sotto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6194 del 28 novembre 1984
«Mentre il legato è un'autonoma e diretta attribuzione patrimoniale a favore del legatario il quale è un avente causa del de cuius, l'onere o modus integra una liberalità indiretta che si consegue attraverso un'obbligazione imposta all'onerato, per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2487 del 18 marzo 1999
«In tema di legato modale, l'inadempimento del modus da parte del legatario legittima i prossimi congiunti del de cuius a proporre sia l'azione di adempimento, sia quella di risoluzione, giusta disposto dell'art. 648 c.c. (e ciò tanto se essi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5124 del 9 giugno 1997
«Alla risoluzione della disposizione testamentaria domandata dall'erede nei confronti del legatario (o del coerede) inadempiente all'eventuale modus apposto dal testatore (espressamente qualificata in termini di risoluzione per inadempimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1989 del 6 giugno 1969
«Nel legato di specie, il cui oggetto è costituito da una cosa determinata, l'acquisto del diritto è immediato, sì che il passaggio della proprietà avviene nel momento dell'apertura della successione, immediatamente e [i][recta via/i],...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21685 del 9 ottobre 2006
«Ai sensi dell'art. 654 c.c. il legato di cosa da prendere dal patrimonio del de cuius non ha effetto qualora la cosa non si trovi nel patrimonio del medesimo al momento della sua morte, mentre se la cosa si trovi a tale epoca non nella quantità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2306 del 4 aprile 1985
«Il legato a favore del creditore, previsto dalla norma dell'art. 659 c.c., si presume fatto per soddisfare il legatario del suo credito solo nel caso in cui nella scheda testamentaria vi sia menzione del debito, mentre se questa indicazione manca,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6727 del 5 agosto 1987
«Perché possa parlarsi di legato alimentare, come tale subordinato, per l'an e per il quantum , salvo diversa volontà del testatore, allo stato di bisogno del legatario, stante il richiamo fatto dall'art. 660 c.c. all'art. 438 dello stesso codice,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8284 del 30 luglio 1999
«Nella successione testamentaria, il prelegato è il legato a favore di un coerede ed a carico dell'eredità, mentre il sublegato si configura quando onerato di esso è un legatario e onorato è un terzo o un erede.»