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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38110 del 7 ottobre 2003
«Ai sensi dell'art. 673, comma 1, c.p.p. al giudice dell'esecuzione, nel caso di abrogazione anche parziale di una norma incriminatrice, non è consentita la completa rivisitazione del giudizio di merito o meglio ancora l'esecuzione di accertamenti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5659 del 13 febbraio 2002
«In tema di giudizio abbreviato (nella specie instaurato in base alla normativa transitoria di cui all'art. 4 ter della legge 5 giugno 2000 n. 144), il richiamo operato dall'art. 441, comma 1, c.p.p. alle «disposizioni previste per l'udienza...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 25695 del 24 giugno 2008
«Il ricorso per cassazione della persona offesa costituita parte civile contro la sentenza di non luogo a procedere, emessa all'esito dell'udienza preliminare, è proposto, dopo le modifiche introdotte dalla L. n. 46 del 2006 all'art. 428 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35738 del 5 ottobre 2010
«La recidiva, operando come circostanza aggravante inerente alla persona del colpevole, va obbligatoriamente contestata dal pubblico ministero, in ossequio al principio del contraddittorio, ma può non essere ritenuta configurabile dal giudice, a...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 31 del 3 maggio 2001
«In tema di sentenza di patteggiamento, l'estinzione degli effetti penali conseguente, ai sensi dell'art. 445, comma 2, c.p.p., all'utile decorso del termine di due o cinque anni (secondo che si tratti di delitto o di contravvenzione), deve...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 27614 del 12 luglio 2007
«L'abrogazione ad opera della legge n. 46 del 2006 dell'art. 577 c.p.p., che prevedeva l'appello, agli effetti penali, della persona offesa costituita parte civile nei procedimenti per i reati di ingiuria e diffamazione, non incide, in ragione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31314 del 19 agosto 2005
«Il giudice dell'impugnazione penale (nella specie, la Corte di cassazione) non può decidere ai soli effetti civili ex art. 578 c.p.p. nel caso di morte dell'imputato, atteso che la possibilità di deliberare sulla pretesa civilistica fatta valere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15015 del 18 aprile 2012
«Il rilevamento in sede di legittimità della sopravvenuta prescrizione del reato unitamente al riscontro nella sentenza di assoluzione impugnata - dal P.G. e dalla parte civile - di un vizio di motivazione (nella specie relativo alla individuazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 624 del 25 giugno 1997
«L'interesse ad impugnare — che deve tendere a un risultato pratico in rapporto alle situazioni e alle facoltà tutelate dall'ordinamento — assume un contenuto di concretezza tutte le volte in cui dalla modifica del provvedimento impugnato — da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2087 del 5 dicembre 2000
«In tema di patteggiamento, tra gli effetti penali che, ai sensi dell'art. 445, comma 2, c.p.p., rimangono estinti una volta decorsi i termini ivi indicati non può farsi rientrare l'eliminazione dell'iscrizione della sentenza dal casellario...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 402 del 14 maggio 1997
«Non rientra tra gli effetti penali della condanna l'iscrizione nel casellario giudiziale, che non ha un contenuto di sanzione né incide in modo diretto su alcun rapporto di diritto penale. Ne consegue che la previsione dell'art. 445, comma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6490 del 8 gennaio 1998
«In tema di riconoscimento delle sentenze penali straniere, la norma di cui all'art. 730, terzo comma, c.p.p., impone, per la richiesta del procuratore generale, il requisito indispensabile della specificazione degli effetti per i quali il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21903 del 30 maggio 2001
«In tema di effetti delle sentenze penali straniere, non è necessaria la richiesta del procuratore generale per il riconoscimento, ai fini disciplinari, delle stesse, ciò in quanto, nella locuzione «altri effetti civili», utilizzata dall'art. 732...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17457 del 9 agosto 2007
«Allorquando l'azione civile viene esercitata in sede penale, ancorché per una somma rientrante nell'ambito della giurisdizione equitativa del giudice di pace, poiché l'accertamento su di essa implica la pregiudiziale decisione sul fatto di reato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5225 del 20 maggio 1993
«L'inevitabilità dell'ignoranza della legge penale, che a seguito della sentenza n. 364 del 1988 della Corte costituzionale, rende scusabile la ignoranza stessa, non va valutata alla stregua di criteri esclusivamente soggettivi, ma si ricollega...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28299 del 23 giugno 2004
«A seguito dell'entrata in vigore in data 26 ottobre 1997 delle disposizioni contenute nella Legge n. 388/93 attuativa dell'accordo di Schengen, il cui articolo n. 54 stabilisce che: «una persona che sia stata giudicata con sentenza definitiva in...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7 del 8 giugno 1994
«Gli effetti penali della condanna, dei quali il codice penale non fornisce la nozione né indica il criterio generale che valga a distinguerli dai diversi effetti di natura non penale che pure sono in rapporto di effetto a causa con la pronuncia di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4507 del 7 agosto 2000
«Ne discende che la pena conseguente a condanna subita all'estero (peraltro ivi già interamente espiata), pur in presenza di riconoscimento della relativa sentenza a norma dell'art. 12 c.p., non può essere inserita nel cumulo, sia per l'assenza di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18821 del 7 maggio 2014
«L'art. 30, comma quarto, l. n. 87 del 1953, relativo alla cessazione della esecuzione e di tutti gli effetti penali di sentenza irrevocabile di condanna in applicazione di norma dichiarata incostituzionale, non è stato implicitamente abrogato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40243 del 28 ottobre 2008
«Integra il reato di omicidio colposo la condotta dell'amministratore della società proprietaria di uno stabile e del soggetto incaricato della manutenzione del medesimo i quali omettano di predisporre le cautele necessarie a rendere palese...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3137 del 7 giugno 2000
«L'intervenuta abrogazione, per effetto dell'art. 18 della legge 25 giugno 1999 n. 205, dell'art. 341 c.p. ha dato luogo non ad una pura e semplice abolitio criminis, disciplinata dall'art. 2, comma secondo, c.p., ma ad un fenomeno di successione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3922 del 10 gennaio 1998
«Per altro il decreto legge non convertito non ha effetti nella successione di leggi penali ex art. 2, secondo e terzo comma, c.p. a seguito della sentenza della Corte cost. n. 51/85, pur regolando i fatti commessi sotto la sua vigenza. La clausola...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2744 del 25 maggio 2000
«L'intervenuta abrogazione, per effetto dell'art. 18 della legge 25 giugno 1999 n. 205, dell'art. 341 c.p. ha dato luogo non ad una pura e semplice abolitio criminis, disciplinata dall'art. 2, comma secondo, c.p., ma ad un fenomeno di successione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2088 del 18 gennaio 2010
«Non integra gli estremi dell'elemento soggettivo della fattispecie incriminatrice di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) la condotta di colui che, avendo riportato due sentenze di applicazione della pena,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26216 del 22 giugno 2015
«Le disposizioni inserite nella legge 28 aprile 2014, n. 67, che prevedono la delega al Governo per la depenalizzazione di una serie di reati ivi elencati, non hanno effetti immediatamente abrogativi, i quali, invece, sono subordinati...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2336 del 22 giugno 1994
«Sicché, se è vero che in caso di successione di leggi penali si deve applicare integralmente quella che risulta più favorevole all'imputato, valutata nel suo complesso, non è men vero che tale principio va calato in ciascuna fattispecie concreta,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22673 del 16 giugno 2005
«In materia di diffamazione a mezzo stampa, la previsione di cui all'art. 577 c.p.p. — che legittima la persona offesa, costituita parte civile a proporre impugnazione anche agli effetti penali contro la sentenza per i reati di ingiuria e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2260 del 16 gennaio 2015
«L'attribuzione della competenza funzionale alla magistratura di sorveglianza in materia di misure di sicurezza personali e di accertamento della pericolosità sociale presuppone che l'impugnazione sia limitata alle sole disposizioni che riguardano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3359 del 31 ottobre 1990
«Mentre la riabilitazione ordinaria è necessaria sempre per la eliminazione degli effetti scaturenti dalla condanna, quella militare diventa indispensabile — e, quindi, può essere chiesta ed ottenuta — solo se dalla condanna siano derivate pene...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38633 del 30 settembre 2004
«L'ipoteca legale iscritta in riferimento a processi penali che, secondo quanto disposto dall'art. 241 delle norme transitorie, sono proseguiti con l'applicazione delle disposizioni anteriormente vigenti, resta disciplinata dalle disposizioni del...»