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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1928 del 29 marzo 1982
«...primo comma, c.c.), ovvero la nullità — quanto al termine —della condizione perché illecita (art. 634 c.c.) ove il testatore abbia posto una condizione realizzante, nella sostanza, la fattispecie vietata di cui all'art. 631, primo comma, citato.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8941 del 15 aprile 2009
«La condizione, apposta ad una disposizione testamentaria, che subordini l'efficacia della stessa alla circostanza che l'istituito contragga matrimonio, è ricompresa nella previsione dell'art. 634 c.c. ed è, pertanto, illecita, in quanto contraria...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1834 del 26 giugno 1973
«...riferita ad una disposizione testamentaria, tanto a titolo universale che a titolo particolare, è da considerarsi illecita e quindi non apposta (tranne che non si tratti del motivo unico e determinante risultante dal testamento: art. 626 c.c.).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2455 del 26 febbraio 1993
«...terzo con mezzi idonei, con cui il detto proprietario manifesti tempestivamente (non oltre sei mesi dalla notizia dell'avvenuta incorporazione) ed in modo inequivoco l'intendimento di opporsi all'illecita invasione della propria sfera dominicale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8333 del 3 maggio 2004
«Le sofferenze indotte dalla perdita del congiunto a causa di illecita condotta altrui, pur potendo attingere un grado di incommensurabile intensità, danno luogo solo in ipotesi remota alla lesione dell'integrità psicofisica degli stretti congiunti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12094 del 27 settembre 2001
«La configurabilità del controllo esterno di una società su di un'altra (quale disciplinata dal primo comma, n. 3, dell'art. 2359 c.c. nella formulazione risultante a seguito della modifica apportata dal D.L.vo n. 127 del 1991 e consistente nella...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1611 del 3 aprile 1989
«...che, pur non integrando direttamente il patto commissorio, previsto e vietato dall'art. 2744 c.c., configura mezzo per eludere tale norma imperativa, e, quindi, esprime una causa illecita, che rende applicabile la sanzione dell'art. 1344 c.c.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18070 del 16 aprile 2003
«...legale di illecita accumulazione patrimoniale provando la legittima provenienza della cosa sequestrata; ne consegue che tale provvedimento non può essere adottato senza che l'interessato sia specificamente informato sull'oggetto della decisione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4128 del 28 aprile 1993
«...ad agire per la certezza interiore derivantegli dal fatto che una persona, a lui nota come «dedita ad illecita attività», venga vista entrare nell'abitazione sorvegliata di altro soggetto conosciuto come «dedito allo spaccio di stupefacente».»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12462 del 21 maggio 2013
«...non per finalità di scambio, ma in funzione di garanzia, per conseguire l'illecita coartazione del debitore rispetto alla volontà del creditore promissario acquirente, costituendo, allora, il mezzo per raggiungere il risultato vietato dalla legge.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 29951 del 9 luglio 2004
«...l'attività criminosa, sia quando sussistono indizi per i quali il denaro di provenienza illecita risulti depositato in banca ovvero investito in titoli, trattandosi di assicurare ciò che proviene dal reato e che si è cercato di occultare.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 490 del 2 marzo 1996
«La determinazione di una causa speciale di estinzione del reato di cui all'art. 16 L. n. 943 del 1986, contenuta nei commi 10 e 11 dell'art. 12 del D.L. n. 22 del 1996, e la possibilità di consentire la cessazione della permanenza della predetta...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4675 del 6 febbraio 2007
«...violazione della regola cautelare, ma è necessario accertare che tale regola fosse diretta ad evitare proprio il tipo di evento dannoso verificatosi, altrimenti si avrebbe una responsabilità oggettiva giustificata dal mero versari in re illecita.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9896 del 9 novembre 1984
«...attività normalmente svolta dall'imputato, comportamento processuale etc.) che consentono di raggiungere la ragionevole certezza che nel momento dell'acquisto egli sapeva che le cose offertegli in vendita fossero di provenienza illecita.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2917 del 22 marzo 1995
«...per l'acquisto di sostanze stupefacenti non può costituire, infatti, presunzione della illecita provenienza della cosa del medesimo posta in vendita, non potendosene escludere, in assenza di elementi sintomatici, l'appartenenza al venditore.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2658 del 19 marzo 1993
«Il delitto di falso per soppressione non richiede il dolo specifico, ossia l'intenzione di frustrare o eliminare, in tutto o in parte, l'efficacia probatoria dell'atto, o il fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 38343 del 18 settembre 2014
«...di ritenere, alla stregua delle concrete acquisizioni probatorie, che l'agente non si sarebbe trattenuto dalla condotta illecita neppure se avesse avuto contezza della sicura verificazione dell'evento (cosiddetta prima formula di Frank).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28683 del 18 luglio 2007
«Ai fini del conseguimento della riabilitazione in relazione a reato connesso a concessione edificatoria illecitamente ottenuta, è onere del condannato, per realizzare la condizione dell'avvenuto adempimento delle obbligazioni civili che non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35988 del 4 settembre 2015
«Integra il delitto di peculato la condotta del medico dipendente di un ospedale pubblico il quale, svolgendo in regime di convenzione attività intramuraria, dopo aver riscosso l'onorario dovuto per le prestazioni, omette poi di versare all'azienda...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35999 del 19 settembre 2008
«...all'esistenza e agli estremi della concessione. (Nella specie, le mendaci dichiarazioni riguardavano la condizione giuridica d'immobili costituenti in origine spazi tecnici, cantine, soffitti ecc., trasformati illecitamente in unità abitative ).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4041 del 21 marzo 1990
«In linea di principio è perfettamente configurabile il concorso formale del delitto di furto di un documento con il delitto di falsità per soppressione, dato che le relative norme sanzionatorie tutelano diversi beni giuridici: il patrimonio nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15534 del 6 aprile 2018
«In tema di confisca per equivalente, la natura sanzionatoria del provvedimento non osta alla tutela del diritto sul bene oggetto di confisca vantato da un terzo estraneo alla condotta illecita altrui, che versa in condizione di buona fede...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10155 del 10 luglio 1990
«...subire la volontà illecita del reo per evitare ulteriori pregiudizi. (Nella specie il ricorrente aveva preteso l'insussistenza del reato di estorsione perché questo si avrebbe solo quando la perdita della refurtiva è minacciata in via definitiva).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6248 del 13 gennaio 1997
«Ai fini della configurabilità del reato continuato, occorre la prova certa che le singole violazioni furono tutte deliberate e volute, almeno a grandi linee, ma pur sempre con una precisa definizione di contorni e circostanze operative, fin dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6561 del 4 giugno 1998
«Per integrare il reato di abuso di ufficio, non basta che il pubblico ufficiale abusi delle sue funzioni, ma occorre, secondo la precedente formulazione della norma, introdotta dall'art. 13 della L. 26 aprile 1990, n. 86, che l'azione illecita...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51089 del 12 maggio 2014
«...il nocumento nella rivelazione di oltre 3200 informazioni relative ad una società e rivelate ad altra concorrente della prima con la determinazione di una turbativa illecita al mercato nei confronti della società titolare di tali informazioni).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38260 del 16 settembre 2019
«...al pagamento della sanzione con effetto estintivo, ai sensi dell'art.24 d.lgs. 19 dicembre 1994, n.758, a condizione che la condotta illecita sia tale da comportare una responsabilità risarcitoria dell'ente ai sensi dell'art.2049 cod.civ.)»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8660 del 27 febbraio 2019
«In tema di sottrazione e trattenimento di minore all'estero, sussiste la giurisdizione italiana nel caso di condotta di trattenimento commessa interamente all'estero solo a condizione che la residenza abituale del minore, precedentemente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4060 del 28 gennaio 2019
«...maggiore disvalore della condotta illecita tenuta nei confronti di un soggetto fisicamente e psichicamente disabile rispetto alla medesima condotta tenuta verso un soggetto non disabile che, diversamente dal primo, può difendersi più facilmente).»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3105 del 22 febbraio 2018
«La condotta illecita dell'amministrazione, quale che sia stata la sua forma di manifestazione (vie di fatto, occupazione usurpativa, occupazione acquisitiva), non può comportare l'acquisizione del bene medesimo, giacché essa...»