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Articolo 40 Decreto lavoro 2023

(D.L. 4 maggio 2023, n. 48)

[Aggiornato al 29/02/2024]

Misure fiscali per il welfare aziendale

Dispositivo dell'art. 40 Decreto lavoro 2023

1. Limitatamente al periodo d’imposta 2023, in deroga a quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, prima parte del terzo periodo, del Testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di euro 3.000, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati, che si trovano nelle condizioni previste dall’articolo 12, comma 2, del citato testo unico delle imposte sui redditi, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale. I datori di lavoro provvedono all’attuazione del presente comma previa informativa alle rappresentanze sindacali unitarie laddove presenti.

2. Resta ferma l’applicazione dell’articolo 51, comma 3, del citato testo unico delle imposte sui redditi, in relazione ai beni ceduti e ai servizi prestati a favore dei lavoratori dipendenti per i quali non ricorrono le condizioni indicate nel comma 1.

3. Il limite di cui al comma 1 si applica se il lavoratore dipendente dichiara al datore di lavoro di avervi diritto indicando il codice fiscale dei figli.

4. Agli oneri derivanti dal presente articolo, valutati in 332,2 milioni di euro per l'anno 2023 e 12,4 milioni di euro per l'anno 2024, si provvede ai sensi dell'articolo 44.

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Consulenze legali
relative all'articolo 40 Decreto lavoro 2023

Seguono tutti i quesiti posti dagli utenti del sito che hanno ricevuto una risposta da parte della redazione giuridica di Brocardi.it usufruendo del servizio di consulenza legale. Si precisa che l'elenco non è completo, poiché non risultano pubblicati i pareri legali resi a tutti quei clienti che, per varie ragioni, hanno espressamente richiesto la riservatezza.

G. C. chiede
mercoledģ 20/09/2023
“Una dipendente coniugata con due figli ha registrato fiscalmente a carico totale i due figli al marito.
Può percepire ugualmente i € 3000 di benefit come rimborso spese ?”
Consulenza legale i 25/09/2023
L’articolo 40 del Decreto Lavoro DL n.48 del 4.05.2023 prevede un innalzamento del limite di esenzione dei fringe benefit previsti dall’articolo 51 comma 3 del TUIR a euro 3.000 per il solo anno 2023 in favore dei lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico. Si ricorda che i figli vengono considerati fiscalmente a carico se non hanno conseguito nell’anno redditi superiori a euro 2.840,51, ovvero a euro 4.000 per i figli fino a 24 anni. Il limite di superamento della soglia per essere considerati a carico va verificato alla fine di ciascun anno; essendo nella specie una misura agevolativa che riguarda l’annualità 2023, è necessario che i figli risultino a carico nel 2023, verificando il loro reddito al 31 dicembre 2023.

La circolare n. 23 del 1 agosto 2023 dell’Agenzia delle Entrate fornisce una serie di chiarimenti circa il contenuto dell’articolo 40 del DL 48/2023 convertito con la Legge n.85 del 3 luglio 2023.
La circolare, nel riepilogare l’ambito oggettivo e soggettivo, chiarisce che “l’agevolazione in commento è riconosciuta in misura intera a ogni genitore, titolare di reddito di lavoro dipendente e/o assimilato, anche in presenza di un unico figlio, purché lo stesso sia fiscalmente a carico di entrambi. […] Qualora i genitori si accordino per attribuire l’intera detrazione per figli fiscalmente a carico a quello dei due che possiede il reddito complessivo di ammontare più elevato, ai sensi dell’articolo 12, comma 1, lettera c), del TUIR, la nuova agevolazione spetta a entrambi, in quanto il figlio è considerato fiscalmente a carico sia dell’uno sia dell’altro genitore.”.

Rispondendo pertanto al quesito, nella misura in cui entrambi i genitori abbiano redditi di lavoro dipendente e che i figli possano essere considerati fiscalmente a carico, entrambi i genitori potranno godere di questa misura agevolativa, nonostante i figli siano considerati nelle dichiarazioni dei redditi fiscalmente a carico di un solo genitore.