1. Il giudice revoca l'omologazione o su istanza di un creditore, dell'OCC, del pubblico ministero o di qualsiasi altro interessato, quando è stato dolosamente o con colpa grave aumentato o diminuito il passivo, ovvero sottratta o dissimulata una parte rilevante dell'attivo ovvero dolosamente simulate attività inesistenti o se risultano commessi altri atti diretti a frodare le ragioni dei creditori(1).
2. Il giudice provvede allo stesso modo in caso di inadempimento degli obblighi previsti nel piano o qualora questo sia divenuto inattuabile e non sia possibile modificarlo.
3. [COMMA ABROGATO DAL D.LGS. 13 SETTEMBRE 2024, N. 136](1)
4. La domanda di revoca non può essere proposta decorsi sei mesi dalla presentazione della relazione finale(1).
5. Sulla domanda il giudice sentite le parti, provvede con sentenza reclamabile ai sensi dell'articolo 51(1).
6. La revoca dell'omologazione non pregiudica i diritti acquistati dai terzi in buona fede.