Nella somministrazione a carattere periodico(1), se il prezzo deve essere determinato secondo le norme dell'articolo 1474(2), si ha riguardo al tempo della scadenza delle singole prestazioni e al luogo in cui queste devono essere eseguite(3).
Nella somministrazione a carattere periodico(1), se il prezzo deve essere determinato secondo le norme dell'articolo 1474(2), si ha riguardo al tempo della scadenza delle singole prestazioni e al luogo in cui queste devono essere eseguite(3).
(Relazione del Ministro Guardasigilli Dino Grandi al Codice Civile del 4 aprile 1942)
Cass. civ. n. 10503/2006
Se il contratto ha per oggetto cose che il venditore vende abitualmente, o la sommministrazione di beni a carattere periodico ai sensi — rispettivamente — degli articoli 1474 e 1561 c.c., la mancata determinazione espressa del prezzo non ne importa la nullità, giacché si presume che le parti abbiano voluto riferirsi al prezzo normalmente praticato dal venditore, che, se si tratta di cose aventi un prezzo di borsa o di mercato, si desume — salvo patto contrario — dai listini o dalle mercuriali del luogo in cui deve essere eseguita la consegna o da quelli della piazza più vicina (per la compravendita) ovvero dai listini o dalle mercuriali del luogo in cui devono essere eseguite le prestazioni (per la somministrazione). (In applicazione del suindicato principio la S.C. ha escluso la nullità del contratto avente ad oggetto merce il cui prezzo era stato determinato dal giudice di merito mediante C.T.U., avuto riguardo ai prezzi ricavabili dalle fatture facenti espresso riferimento agli articoli messi in vendita).Cass. civ. n. 862/2000
L'errore di calcolo presente nella bolletta e relativo al prezzo della prestazione fornita, non è di natura negoziale, in quanto attiene ad un mero atto giuridico, e pertanto non deve essere essenziale e riconoscibile dal destinatario della medesima per poter essere corretto dall'ente somministrante, se i dati veri ed effettivi divergono da quelli dichiarati.Cass. civ. n. 7841/1986
In tema di somministrazione a carattere periodico, la disposizione dell'art. 1561 c.c. — secondo cui, per la determinazione del prezzo, deve aversi riguardo «al tempo della scadenza delle singole prestazioni» — con riguardo all'ipotesi di contratto di somministrazione avente per oggetto prodotti sottoposti a prezzi amministrati, comporta la necessità di far riferimento al prezzo stabilito per atto della pubblica amministrazione all'epoca di ogni scadenza. E a nulla rileva che in tal modo, nel caso di detta ed accertata inadempienza del debitore della prestazione, possa aversi un'alterazione dell'equilibrio degli interessi raggiunto dalle parti, poiché ciò attiene alle conseguenze del mancato esatto adempimento le quali devono essere risentite dal debitore inadempiente e non valgono a paralizzare una domanda di adempimento legittimamente proposta.Cass. civ. n. 3511/1977
Nella somministrazione, il rinvio che l'art. 1561 c.c. fa all'art. 1474 dello stesso codice ha carattere integrativo della pattuizione, e non sostitutivo della volontà dei contraenti, dettando criteri particolari di applicazione della disciplina della vendita nel contratto di durata, relativamente alla determinazione del prezzo, quando questo non sia stato determinato in via convenzionale. In difetto di una esplicita clausola di revisione periodica, pertanto, l'adeguamento, secondo listino, del prezzo della somministrazione non è consentito, in quanto estraneo al contratto.
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