AUTORE:
Giovanna Pennacchio
ANNO ACCADEMICO: 2017
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi del Sannio
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Il lavoro di tesi intitolato “Lo standard di ragionevolezza” nasce con lo scopo di verificare in quale modo il diritto nazionale degli Stati membri dell’Unione Europea venga influenzato dal processo di armonizzazione. Facendo riferimento alla ragionevolezza, l’indagine è stata concentrata sulla recente riforma francese del diritto dei contratti e delle obbligazioni. Invero, tale riforma, oltre a rappresentare il tentativo di rendere il diritto francese più moderno, costituisce certamente il più chiaro esempio della contaminazione tra sistemi giuridici appartenenti a tradizioni diverse.
Il lavoro è stato suddiviso in tre capitoli.
Il Capitolo I è volto ad illustrare le origini del concetto di ragionevolezza, che per molti risulta essere un concetto di derivazione europea, trapiantato nei sistemi nazionali per mezzo delle direttive e dei tentativi accademici di individuare un corpus di regole di diritto privato suscettibile di essere applicato in tutti gli Stati membri. La scelta di qualificare la ragionevolezza come uno standard, invece, descrive la specifica intenzione di sottolinearne le radici nella common law americana.
Il Capitolo II, invece, è stato dedicato alla ricerca dei riferimenti alla ragionevolezza nelle norme di diritto privato europeo ed internazionale. Il riferimento è certamente ad una serie di direttive significative in materia di diritto contrattuale e ai tentativi accademici di “codice europeo“, tra i quali il Draft Common Frame of Reference.
Il Capitolo III, infine, è concentrato specificamente sulla riforma introdotta dalla Ordonnance n. 131 del 10 febbraio 2016 con lo scopo di modernizzare e rendere più chiaro ed appetibile il diritto francese. Anche se prodotto in un contesto storico e culturale diverso, il Code Civil era riuscito a sopravvivere ai cambiamenti legati alla globalizzazione ed all’evoluzione sociale per mezzo dell’attività creativa del giudice. Recentemente, invece, era apparsa ormai chiara la necessità di una riforma: bisognava ridare al diritto privato francese quel ruolo di sistema trainante a livello europeo ed internazionale così come in passato, esso aveva costituito il simbolo della codificazione in Europa. Tutto questo, tenuto conto delle possibili implicazioni della riforma sul nuovo ruolo attribuito al giudice francese.
Il lavoro è stato suddiviso in tre capitoli.
Il Capitolo I è volto ad illustrare le origini del concetto di ragionevolezza, che per molti risulta essere un concetto di derivazione europea, trapiantato nei sistemi nazionali per mezzo delle direttive e dei tentativi accademici di individuare un corpus di regole di diritto privato suscettibile di essere applicato in tutti gli Stati membri. La scelta di qualificare la ragionevolezza come uno standard, invece, descrive la specifica intenzione di sottolinearne le radici nella common law americana.
Il Capitolo II, invece, è stato dedicato alla ricerca dei riferimenti alla ragionevolezza nelle norme di diritto privato europeo ed internazionale. Il riferimento è certamente ad una serie di direttive significative in materia di diritto contrattuale e ai tentativi accademici di “codice europeo“, tra i quali il Draft Common Frame of Reference.
Il Capitolo III, infine, è concentrato specificamente sulla riforma introdotta dalla Ordonnance n. 131 del 10 febbraio 2016 con lo scopo di modernizzare e rendere più chiaro ed appetibile il diritto francese. Anche se prodotto in un contesto storico e culturale diverso, il Code Civil era riuscito a sopravvivere ai cambiamenti legati alla globalizzazione ed all’evoluzione sociale per mezzo dell’attività creativa del giudice. Recentemente, invece, era apparsa ormai chiara la necessità di una riforma: bisognava ridare al diritto privato francese quel ruolo di sistema trainante a livello europeo ed internazionale così come in passato, esso aveva costituito il simbolo della codificazione in Europa. Tutto questo, tenuto conto delle possibili implicazioni della riforma sul nuovo ruolo attribuito al giudice francese.