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Diritto amministrativo -

Le sanzioni amministrative, con particolare riferimento alle violazioni al Codice della Strada

AUTORE:
ANNO ACCADEMICO: 2024
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea (vecchio ordinamento)
ATENEO: Universitą degli Studi di Torino
FACOLTÀ: Scienze Politiche
ABSTRACT
L’esigenza di una nuova disciplina normativa della circolazione stradale nacque dal concorso di molteplici fattori quali: a) aumento esponenziale del numero dei veicoli; b) evoluzione tecnologica in materia di costruzione di strade e veicoli; c) accresciuta esigenza di tutelare la sicurezza stradale e di salvaguardare la vita umana; d) particolare interesse verso le tematiche dell’inquinamento e del risparmio energetico; e) adeguamento alle normative comunitarie ed internazionali.
La necessità di far fronte a tali esigenze comportò l’approvazione della legge delega 13 giugno 1991 n. 190 a cui venne data attuazione con l’emanazione del D. Lgs. 30/04/1992 n. 285, meglio conosciuto come “Codice della strada”, entrato in vigore dal 1° gennaio 1993, e del relativo Regolamento di esecuzione e di attuazione emanato con il D.P.R. 16 dicembre 1992 n. 495, quest’ultimo dopo quattro anni circa sostanzialmente modificato, pur senza alterarne l’impostazione originaria, dal D.P.R. 16 settembre 1996 n. 610.
Il sopra indicato Codice della Strada ha vigenza nelle aree ad uso pubblico, nelle aree private ad uso pubblico ma anche nelle aree ad esse equiparate.
Esso è composto da sette titoli, ma in questo elaborato verranno trattati principalmente solo i penultimi due: il titolo quinto, inerente alle norme di comportamento che gli utenti della strada sono tenuti ad osservare e il titolo sesto, che regola le procedure per l’applicazione delle sanzioni previste dal presente Codice, con particolare riferimento alle violazioni amministrative in esso indicate, trascurando gli illeciti di natura penale.
Per quanto concerne le norme disciplinanti la procedura da applicare da parte degli organi accertatori, nei confronti dei contravventori alle disposizioni amministrative codificate, si fa riferimento, oltre che al D. Lgs. n. 285 del 1992, anche alla L. 24 novembre 1981 n. 689, detta "Legge di Depenalizzazione".
Il presente elaborato si prefigge lo scopo di semplificare le varie disposizioni in materia di circolazione stradale e i relativi comportamenti che si ritengono corretti sotto l’aspetto della sicurezza stradale. A tali norme le persone, denominati utenti della strada, devono attenersi nel percorrere delle aree esterne ad uso pubblico o a quest’ultime equiparate.

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