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Diritto amministrativo -

La promozione delle attivitą culturali cinematografiche negli ordinamenti stranieri: il modello italiano della Film Commission

AUTORE:
ANNO ACCADEMICO: 2021
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Lecce
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Il presente elaborato consente di concepire il cinema non solo come una funzione culturale, che richiede il supporto dello Stato senza garantire guadagni, ma anche come possibile mezzo di sviluppo economico di una regione, in grado di valorizzare il territorio attraverso la promozione delle bellezze naturali e dei luoghi d’interesse storico-artistico e di produrre vantaggi economici, legati, appunto, al rilancio del turismo e ai possibili proventi erogati dai produttori.
Le Regioni che per prime si sono dimostrate molto attive nella promozione, nel finanziamento e nel sostegno del comparto cinematografico e audiovisivo, sono state il Piemonte e l’Emilia Romagna, già a partire dalla fine degli anni novanta. Col passare del tempo, la situazione è andata a migliorare sempre di più, grazie al progressivo affermarsi su tutto il territorio nazionale delle "Film Commission". Si tratta di un fenomeno importato dall’estero che ricalca i modelli già presenti in Francia, Spagna e Germania. Sono nate come forme di sostegno e di promozione del cinema locale, da parte di enti privati, per poi essere successivamente adottate da parte degli enti pubblici, dopo che questi si sono resi conto delle loro potenzialità. Dunque, se il settore cinematografico e audiovisivo funziona, la regione si arricchisce ed è in grado, a sua volta, di supportare il medesimo comparto.
Nel primo capitolo si analizza l’esercizio cinematografico europeo, con particolare riferimento al Sottoprogramma MEDIA, fautore dello sviluppo e della collaborazione del riparto cinematografico e audiovisivo europeo, il mercato cinematografico europeo negli Stati Uniti e i primi interventi avvenuti in Italia.
Nel secondo capitolo ci si occupa dei principi e degli elementi che caratterizzano la “Disciplina del cinema e dell’audiovisivo”, ossia la legge del 14 novembre 2016, n.220, analizzando in particolare il Registro pubblico delle opere cinematografiche, la Cineteca Nazionale e il Fondo per il cinema e l’audiovisivo.
Nel terzo, ci si focalizza sulla pietra miliare di questo elaborato: il modello della Film Commission, il cui obiettivo è di attrarre e facilitare il lavoro delle produzioni cinematografiche e audiovisive in un determinato territorio, al fine di acquisire determinati benefici. Si darà spazio al cinema made in Puglia, sempre più in vetta alla classifica delle Film Commissions.
Nell’ultimo capitolo, ci si occupa degli incentivi e delle agevolazioni previste per il comparto cine-audiovisivo e dei più recenti interventi adottati per fronteggiare l'emergenza sanitaria Coronavirus (COVID-19). Si tratta di misure volte a sostenere le difficoltà derivanti dal fermo degli spettacoli di qualsiasi natura, compresi quelli cinematografici.

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Norme di riferimento

  • Legge 14/11/16 n.220 ("Disciplina del cinema e dell'audiovisivo")

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