AUTORE:
Valentina Acquaro
ANNO ACCADEMICO: 2020
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Università degli Studi di Bari
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Il presente elaborato ha l’obbiettivo di fornire un’analisi dell’istituto della kafala di diritto islamico, che ha lo scopo di proteggere i minori, grazie alla comparazione con l’istituto della adozione e di altri istituti che nel nostro ordinamento svolgono la medesima funzione. La motivazione che mi ha spinta ad approfondire questo tema nasce dalla curiosità che questo argomento ha suscitato in me nel momento in cui, per la prima volta, ne sono venuta a conoscenza durante le lezioni di diritto ecclesiastico; curiosità che si è ulteriormente rafforzata quando ho affrontato lo studio del diritto privato comparato che mi ha spinta ad avvalermi delle conoscenze acquisite durante le lezioni per comparare questo istituto con l’adozione italiana. L'argomento in questione è particolarmente interessante perché oggi, sempre più spesso, ci si trova a confrontarsi con sistemi giuridici che prevedono istituti molto diversi dai nostri, soprattutto alla luce dei consistenti flussi migratori che negli ultimi anni si sono intensificati, in particolare dal Nord Africa, verso il nostro Paese. Per questo motivo si è voluto esaminare, attraverso un approccio comparatistico, come la kafala si rapporta con la giurisprudenza italiana, analizzandone i punti di contatto e di distanza con l’adozione. “Nel mondo islamico infatti, l'applicazione della Sharia condiziona soprattutto il diritto di famiglia, in particolare il matrimonio, il divorzio, il ripudio, la successione e la kafala: cercheremo di capire come si comporta l’ordinamento italiano di fronte alle questioni applicative e interpretative che derivano dal confronto con una tradizione giuridica fortemente influenzata dalla religione.” La tesi è articolata in quattro capitoli: il primo capitolo fornisce una definizione della kafala e delle sue forme, chiarendo il significato del concetto di filiazione nel mondo musulmano e focalizzando l’attenzione sulla situazione del Marocco. Il secondo capitolo si concentra sullo studio di quella che è la sua controparte nell’ordinamento italiano, cioè l’adozione nelle sue varie forme e sull’approfondimento degli istituti dell’affido e dell’affiliazione, individuando somiglianze e differenze con la kafala. Il terzo capitolo tratta la questione del riconoscimento della kafala nel nostro ordinamento ed i vari strumenti per attribuirle valore giuridico, ponendo attenzione su due sentenze che mi sembrano particolarmente significative in proposito: la sentenza del Tribunale per i Minorenni di Trento, 11 marzo 2002 e la sentenza della Corte d’Appello di Bari, 16 aprile 2004. Il quarto capitolo, in conclusione, approfondisce il concetto di multiculturalismo come conseguenza della globalizzazione, fornendo una riflessione su come gestire le diversità culturali salvaguardando l’identità dei singoli e dei gruppi, senza tuttavia trascurare quelli che possono essere i rischi del multiculturalismo. I risultati di questo lavoro di ricerca, per il quale mi sono servita di diverse fonti, come libri, riviste e siti internet, saranno successivamente illustrati nelle conclusioni finali di questa tesi.