AUTORE:
Emilio Caramico
ANNO ACCADEMICO: 2018
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Milano
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Il presente lavoro di tesi analizza gli istituti di diritto familiare e successorio nel Regno medievale d'Ungheria (1000-1526), come raccolti e codificati nel Tripartitum Opus Iuris Consuetudinarii Inclyti Regni Hungariae pubblicato a Vienna nel 1517.
L'analisi è condotta in un'ottica di comparazione con gli istituti giuridici caratteristici del diritto comune e con gli istituti afferenti i diritti particolari locali (principalmente italiani, ma non solo: la comparazione è condotta anche con riferimento alle esperienze giuridiche francese, tedesca, olandese e belga).
Ad una introduzione di carattere generale all'opera segue una prima parte di carattere storico-biografico divisa in due paragrafi, il primo fornisce cenni storici sul Regno d'Ungheria in riferimento alla materia trattata nel presente lavoro, il secondo contiene cenni biografici sulla vita dell'autore dell'opera, Istvan (Stefano) Werboczy (ca. 1458-1540).
Segue poi un capitolo secondo, nel quale si analizzano gli istituti del diritto di famiglia del Regno come riportati nel Tripartitum. I titoli dei paragrafi dei capitoli della tesi riprendono testualmente i capitoli (tituli, in latino) delle parti dell'opera esaminata riguardanti il diritto di famiglia (mantenendo l'intitolazione in latino; ciò è replicato in sede di analisi degli istituti di diritto successorio).
I capitoli werbocziani afferenti il diritto familiare sono contenuti nella prima parte del Tripartitum.
Il capitolo terzo, sempre in chiave comparatistica, analizza gli istituti di diritto successorio del Regno. A differenza del diritto di famiglia, i capitoli werbocziani riguardanti il diritto successorio compaiono anche nella seconda e terza parte del Tripartitum, oltre che nella prima. Seguono pochi paragrafi di appendice, trattanti delle peculiarità nell'applicazione del Tripartitum.
Il quarto capitolo reca cenni di diritto familiare e successorio in relazione alle popolazioni di etnia e lingua romena del Regno d'Ungheria. Ho ritenuto di fornirli, in primis, in quanto il Regno si estendeva su territori (come ad esempio la Transilvania) abitati da una consistente popolazione romenofona, in secundis, a titolo di omaggio alla città di Timisoara (oggi in Romania) ove ho compiuto la mia esperienza di studio all'estero, fondamentale per la scelta del tema da trattare in sede di tesi di laurea. Anche il quarto capitolo è trattato in uno spirito di comparazione, tanto con la realtà giuridica italiana quanto con quella delineata dal Tripartitum magiaro. Seguono le conclusioni, che riassumono quanto discusso in precedenza, prima dell'elencazione delle fonti bibliografiche e sitografiche.
L'analisi è condotta in un'ottica di comparazione con gli istituti giuridici caratteristici del diritto comune e con gli istituti afferenti i diritti particolari locali (principalmente italiani, ma non solo: la comparazione è condotta anche con riferimento alle esperienze giuridiche francese, tedesca, olandese e belga).
Ad una introduzione di carattere generale all'opera segue una prima parte di carattere storico-biografico divisa in due paragrafi, il primo fornisce cenni storici sul Regno d'Ungheria in riferimento alla materia trattata nel presente lavoro, il secondo contiene cenni biografici sulla vita dell'autore dell'opera, Istvan (Stefano) Werboczy (ca. 1458-1540).
Segue poi un capitolo secondo, nel quale si analizzano gli istituti del diritto di famiglia del Regno come riportati nel Tripartitum. I titoli dei paragrafi dei capitoli della tesi riprendono testualmente i capitoli (tituli, in latino) delle parti dell'opera esaminata riguardanti il diritto di famiglia (mantenendo l'intitolazione in latino; ciò è replicato in sede di analisi degli istituti di diritto successorio).
I capitoli werbocziani afferenti il diritto familiare sono contenuti nella prima parte del Tripartitum.
Il capitolo terzo, sempre in chiave comparatistica, analizza gli istituti di diritto successorio del Regno. A differenza del diritto di famiglia, i capitoli werbocziani riguardanti il diritto successorio compaiono anche nella seconda e terza parte del Tripartitum, oltre che nella prima. Seguono pochi paragrafi di appendice, trattanti delle peculiarità nell'applicazione del Tripartitum.
Il quarto capitolo reca cenni di diritto familiare e successorio in relazione alle popolazioni di etnia e lingua romena del Regno d'Ungheria. Ho ritenuto di fornirli, in primis, in quanto il Regno si estendeva su territori (come ad esempio la Transilvania) abitati da una consistente popolazione romenofona, in secundis, a titolo di omaggio alla città di Timisoara (oggi in Romania) ove ho compiuto la mia esperienza di studio all'estero, fondamentale per la scelta del tema da trattare in sede di tesi di laurea. Anche il quarto capitolo è trattato in uno spirito di comparazione, tanto con la realtà giuridica italiana quanto con quella delineata dal Tripartitum magiaro. Seguono le conclusioni, che riassumono quanto discusso in precedenza, prima dell'elencazione delle fonti bibliografiche e sitografiche.