AUTORE:
Emanuele Baldocci
ANNO ACCADEMICO: 2022
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Firenze
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Lo scopo di questa tesi è di rendere conto della mutazione normativa che si è susseguita negli anni circa la tutela ambientale. Dalla mancanza di una disciplina ad hoc, a cui si sopperiva attraverso l’utilizzo della fattispecie di disastro innominato posta a tutela dell’incolumità pubblica, si è passati alla redazione, attraverso la legge di riforma 68/2015, della fattispecie di disastro ambientale ex art. 452 quater del c.p..
Fino al 2015, infatti, si è avuto modo di osservare tutta l’inadeguatezza normativa in materia. La conseguenza è stata una costante e incessante opera di interpretazione sistematica svolta dai giudici di legittimità e di merito.
Nel primo capitolo della tesi si dà conto dell’utilizzo della fattispecie di disastro innominato ex art. 434 del c.p. interrogandosi sulla sua struttura di reato di pericolo concreto e sulla natura del comma 2, incidenti sulla consumazione, sul decorso del relativo termine di prescrizione e sull’elemento soggettivo della fattispecie in esame.
Nel secondo capitolo si enunciano i problemi di tassatività e determinatezza della fattispecie che hanno portato al sollevamento della questione di legittimità costituzionale.
Dopo il salvataggio della norma da parte della Corte costituzionale si enunciano le principali applicazioni giurisprudenziali utili a evidenziare l’interpretazione e l’uso della fattispecie ex art. 434 c.p.
Nel terzo capitolo si introduce la fattispecie ad hoc di disastro ambientale ex art. 452 quater attraverso un’analisi strutturale del reato, interrogandosi circa la propria compatibilità con il disastro innominato e sui rapporti reciproci tra fattispecie sotto il profilo della continuità del tipo.
Fino al 2015, infatti, si è avuto modo di osservare tutta l’inadeguatezza normativa in materia. La conseguenza è stata una costante e incessante opera di interpretazione sistematica svolta dai giudici di legittimità e di merito.
Nel primo capitolo della tesi si dà conto dell’utilizzo della fattispecie di disastro innominato ex art. 434 del c.p. interrogandosi sulla sua struttura di reato di pericolo concreto e sulla natura del comma 2, incidenti sulla consumazione, sul decorso del relativo termine di prescrizione e sull’elemento soggettivo della fattispecie in esame.
Nel secondo capitolo si enunciano i problemi di tassatività e determinatezza della fattispecie che hanno portato al sollevamento della questione di legittimità costituzionale.
Dopo il salvataggio della norma da parte della Corte costituzionale si enunciano le principali applicazioni giurisprudenziali utili a evidenziare l’interpretazione e l’uso della fattispecie ex art. 434 c.p.
Nel terzo capitolo si introduce la fattispecie ad hoc di disastro ambientale ex art. 452 quater attraverso un’analisi strutturale del reato, interrogandosi circa la propria compatibilità con il disastro innominato e sui rapporti reciproci tra fattispecie sotto il profilo della continuità del tipo.