AUTORE:
Pietro Luigi Riillo
ANNO ACCADEMICO: 2020
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Catanzaro Magna Grecia
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
La tesi prova a percorrere l'evoluzione storica del debito pubblico della Repubblica Italiana, fin dalle origini rinascimentali. Si pone, inoltre, al centro di essa, la circostanza aggravante della crisi da Coronavirus sui conti pubblici e la ripresa, analizzando poi le misure messe in campo dall'esecutivo e dall'Unione Europea per attenuarne i danni.
Un debito pubblico eccessivo, infatti, riduce non solo il benessere economico dello Stato, ma intacca inevitabilmente gli ingranaggi della produzione, degli investimenti e del rilancio. Un debito sempre più elevato, in un’economia che stenta a ripartire, vuol dire impossibilità di abbassare le tasse. Tutto ciò si traduce un ulteriore aumento del peso fiscale sulle spalle di cittadini e aziende. E per un Paese come l’Italia, che fa dell’export uno strumento di forza del proprio prodotto interno lordo, il fardello economico rischia di tagliare le gambe anche alla competitività sul piano internazionale.
Un debito pubblico eccessivo, infatti, riduce non solo il benessere economico dello Stato, ma intacca inevitabilmente gli ingranaggi della produzione, degli investimenti e del rilancio. Un debito sempre più elevato, in un’economia che stenta a ripartire, vuol dire impossibilità di abbassare le tasse. Tutto ciò si traduce un ulteriore aumento del peso fiscale sulle spalle di cittadini e aziende. E per un Paese come l’Italia, che fa dell’export uno strumento di forza del proprio prodotto interno lordo, il fardello economico rischia di tagliare le gambe anche alla competitività sul piano internazionale.