AUTORE:
Giulia Piccolo
ANNO ACCADEMICO: 2020
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea (vecchio ordinamento)
ATENEO: Universitą degli Studi di Padova
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Lo studio del diritto privato veneziano in tema di contratti mercantili risulta particolarmente complesso, soprattutto man mano che si retrocede nei secoli. Questo fatto è dovuto da un lato alla comune caratteristica del diritto mercantile di essere fatto per i mercanti e dai mercanti, escludendo per lungo periodo legislazioni statutarie o sovrane, dall’altro alla scarsa attenzione prestata dai veneziani all’elaborazione teorica degli strumenti giuridici della prassi.
I contratti veneziani, in effetti, mostrano una varietà di influssi, derivanti dai diversi sistemi giuridici con cui entravano in contatto i mercanti, andando a creare fattispecie spesso flessibili, prediligendo il principio della libertà delle forme nella conclusione del contratto. Con questo elaborato si vuole esaminare una figura contrattuale peculiare del basso medioevo, sia a livello europeo, ma ancora di più nella realtà di Venezia, ovverosia la "collegantia unilaterale". A partire dal Duecento, la commenda, termine generale per indicare questa figura contrattuale, è sicuramente la forma di contratto più utilizzata, probabilmente per «la sua natura di finanziamento elastico, duttile e condiviso».
I contratti veneziani, in effetti, mostrano una varietà di influssi, derivanti dai diversi sistemi giuridici con cui entravano in contatto i mercanti, andando a creare fattispecie spesso flessibili, prediligendo il principio della libertà delle forme nella conclusione del contratto. Con questo elaborato si vuole esaminare una figura contrattuale peculiare del basso medioevo, sia a livello europeo, ma ancora di più nella realtà di Venezia, ovverosia la "collegantia unilaterale". A partire dal Duecento, la commenda, termine generale per indicare questa figura contrattuale, è sicuramente la forma di contratto più utilizzata, probabilmente per «la sua natura di finanziamento elastico, duttile e condiviso».