AUTORE:
Stefania Bondon
ANNO ACCADEMICO: 2023
TIPOLOGIA: Laurea liv. I
ATENEO: Universitą degli Studi di Torino
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
La presente trattazione vuole indagare ed approfondire due istituti, quali la comunicazione di avvio del procedimento e la comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza, anche conosciuto come preavviso di rigetto.
Lo studio condotto sull’analisi dei due istituti, propri della partecipazione procedimentale, vuole ricostruire il cammino percorso, dal legislatore, nell’intento di rafforzare lo strumento partecipativo che ha origine, come vedremo, già nei lavori dell’Assemblea costituente.
Punto nevralgico e di maggiore sviluppo della legislazione in materia procedimentale è, senza dubbio, la Legge sul procedimento amministrativo, ovvero la legge n. 241 del 1990. La trattazione intende, quindi, fornire anzitutto una panoramica generale della partecipazione al procedimento amministrativo dalle sue origini sino ai giorni nostri. Ci si soffermerà doverosamente anche sull’aspetto più innovativo che la riguarda, in quanto, oltre agli interventi normativi, come ormai ben noto a tutti, la funzione partecipativa al procedimento è stata migliorata e facilitata dall’introduzione delle nuove tecnologie di informazione e comunicazione, a supporto dello sviluppo di un nuovo tipo di amministrazione - che si vuole sempre più aperta - in netto contrasto con l’unilateralità e segretezza che contraddistingueva, tradizionalmente, l’attività amministrativa.
In particolare, i due istituti presi in esame, oggetto del presente studio, verranno approfonditi e analizzati nello specifico intento di delinearne non solo il contenuto, ma la loro specifica funzione nell’ambito della partecipazione procedimentale, alla luce dei più recenti interventi normativi.
Lo studio condotto sull’analisi dei due istituti, propri della partecipazione procedimentale, vuole ricostruire il cammino percorso, dal legislatore, nell’intento di rafforzare lo strumento partecipativo che ha origine, come vedremo, già nei lavori dell’Assemblea costituente.
Punto nevralgico e di maggiore sviluppo della legislazione in materia procedimentale è, senza dubbio, la Legge sul procedimento amministrativo, ovvero la legge n. 241 del 1990. La trattazione intende, quindi, fornire anzitutto una panoramica generale della partecipazione al procedimento amministrativo dalle sue origini sino ai giorni nostri. Ci si soffermerà doverosamente anche sull’aspetto più innovativo che la riguarda, in quanto, oltre agli interventi normativi, come ormai ben noto a tutti, la funzione partecipativa al procedimento è stata migliorata e facilitata dall’introduzione delle nuove tecnologie di informazione e comunicazione, a supporto dello sviluppo di un nuovo tipo di amministrazione - che si vuole sempre più aperta - in netto contrasto con l’unilateralità e segretezza che contraddistingueva, tradizionalmente, l’attività amministrativa.
In particolare, i due istituti presi in esame, oggetto del presente studio, verranno approfonditi e analizzati nello specifico intento di delinearne non solo il contenuto, ma la loro specifica funzione nell’ambito della partecipazione procedimentale, alla luce dei più recenti interventi normativi.