AUTORE:
Carmela Morrone
ANNO ACCADEMICO: 2022
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi Roma Tre
FACOLTÀ: Scienze Economiche e Aziendali
ABSTRACT
Il presente elaborato si occupa di analizzare le disposizioni fornite dal nuovo Decreto (D.L. 118 del 2021), con particolare riguardo al ruolo che i creditori finanziari assumono nel corso delle trattative con il debitore.
In primo luogo, fornendo un’introduzione alla materia della crisi d’impresa, si è analizzata la sua evoluzione nell’assetto normativo italiano.
In particolare, vengono individuate le rispettive definizioni di stato di crisi e di stato di insolvenza, ponendo l’attenzione sulla distinzione tra crisi e insolvenza.
Successivamente si definiscono le disposizioni contenute nel nuovo Decreto, il quale determina una novità: l’introduzione di un percorso stragiudiziale rappresentato dall’istituto della composizione negoziata della crisi. Tale strumento permette all’imprenditore che si trova in difficoltà, purché presenti concrete prospettive di risanamento, di formulare e concludere un accordo con i proprio creditori. All’interno della composizione è stata introdotta una nuova figura professionale, rappresentata dall’esperto, che ha la funzione di agevolare le trattative, al fine di individuare una soluzione idonea. A fronte di un possibile esito negativo del percorso in questione, l’imprenditore potrà presentare una proposta di concordato semplificato con cessione dei beni; semplificato riguardo al suo procedimento (ad esempio manca la previsione dell’approvazione per la sua omologazione di un percentuale qualificata dei creditori, ai quali è solo riconosciuto un diritto di opposizione).
Nell’ultimo capitolo si esamina nel particolare la fase della negoziazione, delineando i doveri che le legge impone alle parti di assumere e rispettare.
Particolari obblighi vengono disposti per le banche, gli intermediari finanziari, nonché i loro mandatari in vista del loro ruolo determinante per le possibilità di risanamento dell’impresa stessa. Vengono delineate, a tale proposito, le modalità di svolgimento delle trattative tra l’imprenditore ed i suoi creditori, in particolare con il ceto bancario.
In conclusione si formulerà una valutazione circa le responsabilità e le conseguenze che derivano da un’inosservanza dei doveri imposti dalla legge ad opera dei creditori finanziari.
In primo luogo, fornendo un’introduzione alla materia della crisi d’impresa, si è analizzata la sua evoluzione nell’assetto normativo italiano.
In particolare, vengono individuate le rispettive definizioni di stato di crisi e di stato di insolvenza, ponendo l’attenzione sulla distinzione tra crisi e insolvenza.
Successivamente si definiscono le disposizioni contenute nel nuovo Decreto, il quale determina una novità: l’introduzione di un percorso stragiudiziale rappresentato dall’istituto della composizione negoziata della crisi. Tale strumento permette all’imprenditore che si trova in difficoltà, purché presenti concrete prospettive di risanamento, di formulare e concludere un accordo con i proprio creditori. All’interno della composizione è stata introdotta una nuova figura professionale, rappresentata dall’esperto, che ha la funzione di agevolare le trattative, al fine di individuare una soluzione idonea. A fronte di un possibile esito negativo del percorso in questione, l’imprenditore potrà presentare una proposta di concordato semplificato con cessione dei beni; semplificato riguardo al suo procedimento (ad esempio manca la previsione dell’approvazione per la sua omologazione di un percentuale qualificata dei creditori, ai quali è solo riconosciuto un diritto di opposizione).
Nell’ultimo capitolo si esamina nel particolare la fase della negoziazione, delineando i doveri che le legge impone alle parti di assumere e rispettare.
Particolari obblighi vengono disposti per le banche, gli intermediari finanziari, nonché i loro mandatari in vista del loro ruolo determinante per le possibilità di risanamento dell’impresa stessa. Vengono delineate, a tale proposito, le modalità di svolgimento delle trattative tra l’imprenditore ed i suoi creditori, in particolare con il ceto bancario.
In conclusione si formulerà una valutazione circa le responsabilità e le conseguenze che derivano da un’inosservanza dei doveri imposti dalla legge ad opera dei creditori finanziari.