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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1519 del 28 aprile 1976
«Nella liquidazione del danno emergente, per un lavoratore dipendente, possono essere assunti a base del calcolo i valori medi di ciascuna categoria professionale, che ben possono essere considerati notori dal giudice, stante la diffusione delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5351 del 11 agosto 1983
«La determinazione della somma dovuta a titolo di risarcimento del danno da illecito extra contrattuale va effettuata con riferimento all'epoca della liquidazione, poiché solo in tale momento il creditore può realizzare il proprio interesse leso e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6234 del 18 novembre 1982
«La valutazione del danno patrimoniale sofferto per invalidità personale da una persona dedita ad un'attività lavorativa, una volta provato il pregiudizio e la sua dipendenza dal fatto dannoso, deve sempre basarsi su di una situazione reale da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7752 del 17 maggio 2003
«Nel rapporto di lavoro subordinato la retribuzione prevista dal contratto collettivo acquista, pur solo in via generale, una «presunzione» di adeguatezza ai principi di proporzionalità e sufficienza, che investe le disposizioni economiche dello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10318 del 9 settembre 1992
«Il credito di un'associazione di categoria nei confronti del datore di lavoro, in relazione ai contributi sindacali che il dipendente abbia deciso di versare, con ritenuta sul salario, secondo la previsione dell'art. 26 secondo comma della L. 20...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7433 del 14 maggio 2012
«L'art. 2751 bis n. 3 c.c., nel testo introdotto dall'art. 2 della legge n. 426 del 1975, nell'accordare il privilegio generale sui mobili alle provvigioni ed indennità derivanti dal rapporto di agenzia, trova applicazione anche se il creditore che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8584 del 3 marzo 2010
«L'integrazione del reato di truffa finalizzata all'assunzione ad un pubblico impiego, comporta che l'illiceità negoziale, che di per sé comporterebbe unicamente le conseguenze di cui all'art. 2126 c.c., si caratterizzi per il contrasto con norme...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10339 del 6 ottobre 1987
«Il mancato versamento dei contributi previdenziali da parte del datore di lavoro, oltre il decimo giorno di scadenza del termine previsto entro cui deve essere effettuato a favore dell'Inps, integra il reato di appropriazione indebita. Infatti,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17751 del 30 luglio 2009
«La natura assistenziale e previdenziale del trattamento di fine rapporto ne giustifica, in caso di fallimento dell'avente diritto, l'assoggettabilità allo speciale regime previsto dall'art. 46 della legge fall., che, in deroga alla generale regola...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9950 del 24 maggio 2004
«Le somme dovute da privati a titolo di stipendio, salario ed altre indennità inerenti al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a cagione di licenziamento, possono essere pignorate nella misura di un quinto per crediti di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11345 del 9 ottobre 1999
«La parziale impignorabilità delle somme dovute a titolo di stipendio, salario e altre indennità derivanti dal rapporto di lavoro o di impiego sancita dall'art. 545 c.p.c., essendo disposizione intesa a tutelare la fonte esclusiva di reddito del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5692 del 24 maggio 1995
«La ritenuta mensile sullo stipendio o salario del prestatore di lavoro subordinato in regime di diritto privato per il pagamento rateale di un mutuo concessogli dal datore di lavoro, effettuata non a causa di una cessione volontaria del credito di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4858 del 21 settembre 1979
«Al fine della determinazione del danno sofferto da un lavoratore dipendente, il salario o lo stipendio da assumere a base della determinazione del risarcimento del danno non è quello che il danneggiato percepiva al momento del sinistro ma quello...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 63 del 10 giugno 1966
«Sono costituzionalmente illegittimi, in riferimento all'articolo 36 Cost. l'art. 2948, n. 4, l'art. 2955, n. 2 e l'art. 2956, n. 1 c.c., limitatamente alla parte in cui consentono che la prescrizione del diritto alla retribuzione decorra durante...»