-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3734 del 20 aprile 1994
«La controversia promossa da un dipendente dell'Amministrazione delle Poste e Telecomunicazioni, per conseguire dall'Amministrazione medesima, nella sua qualità di gestrice dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro (art. 127...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11597 del 29 novembre 1995
«...c.p. che richiama l'art. 361 c.p., ad un medico di base del servizio sanitario nazionale con riguardo a lesioni derivanti da infortunio sul lavoro, perseguibili d'ufficio - per effetto di invio all'Inail dei certificati di prolungata malattia).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9493 del 8 settembre 1995
«Il medico di guardia presso il pronto soccorso di un ospedale che ometta di ricoverare un paziente presentatosi accusando, a seguito di infortunio, forti dolori alla spalla ed un'emorragia dall'orecchio e si limita a consigliare ai congiunti di...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8459 del 2 agosto 1995
«...per l'infortunio subito, agisca nei confronti del datore di lavoro per il risarcimento del danno ulteriore (c.d. danno differenziale) la sua pretesa è necessariamente ricollegabile solo alla responsabilità extracontrattuale del datore di lavoro.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12826 del 7 dicembre 2000
«...generale a chi usi una strada pubblica, la situazione di disagevole transito sia conoscibile e superabile, la causazione di un eventuale infortunio non può che far capo esclusivamente e direttamente a chi non abbia adottato la diligenza imposta.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2959 del 18 luglio 1997
«...licenza stabilisca limitazioni non al (solo) contenuto in polveri del deposito, ma al peso lordo degli artifici, posto che gli involucri sono costituiti da materiale infiammabile e potrebbero quindi, in caso di infortunio, aggravare il pericolo.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4687 del 16 aprile 1992
«...(come, nella specie, l'insussistenza degli estremi dell'infortunio sul lavoro) concernenti il contenuto del rapporto assicurativo, salvo che incidano sulla misura del risarcimento del danno, cui sarebbe tenuto nei confronti del danneggiato.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6734 del 14 giugno 1991
«...che gli abbia anticipato l'indennizzo; pertanto, il responsabile del danno non è legittimato ad opporre all'assicuratore l'insussistenza degli estremi dell'infortunio sul lavoro, attenendo tale eccezione al contenuto del rapporto assicurativo.»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8545 del 4 agosto 1995
«Nell'ipotesi della domanda formulata, nei confronti dell'Inail, da un dipendente dello stesso Istituto — gestore dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro — avente per oggetto il riconoscimento di una rendita per inabilità...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27644 del 11 dicembre 2013
«...terzo comma, del codice civile. (Nella specie, la S.C. ha escluso la possibilità, per il lavoratore, di rinunciare all'indennizzo I.N.A.I.L. per danno biologico, in ipotesi di infortunio "in itinere", pur in presenza di un terzo responsabile).»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4196 del 13 maggio 1997
«...(Nella specie, la S.C. ha escluso l'applicabilità dell'art. 2051 c.c. e ritenuto applicabile l'art. 2043 stesso codice nel caso di infortunio subito per caduta su una scala interna di un esercizio pubblico resa viscida dalla caduta di gelato).»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26897 del 12 giugno 2018
«Il reato di procurato allarme presso l'Autorità è configurabile anche nel caso in cui l'infortunio annunciato sia stato artificiosamente costruito, dovendo equipararsi all'infortunio "inesistente" di cui all'art. 658 cod. pen. anche quello...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 31574 del 25 ottobre 2022
«...costituzione delle rendite vitalizie, il quale deve essere scientificamente fondato, aggiornato, corrispondente all'età della vittima alla data dell'infortunio e progressivo, cioè variabile in funzione (almeno) di anno se non di frazione di anno.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8764 del 11 novembre 2022
«In tema di reati contro l'ordine pubblico, il reato di procurato allarme presso l'autorità è configurabile anche nel caso in cui l'annuncio di un disastro, di un infortunio o di un pericolo inesistente sia "mediato", cioè non effettuato...»