-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2723 del 24 ottobre 1973
«...mezzo foglio, unito o separato, tende a garantire la certezza che il testatore abbia avuto la possibilità di leggere il contenuto del documento e, conseguenzialmente, a fare sorgere la presunzione legale che tale lettura sia stata effettuata.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27395 del 28 dicembre 2009
«A norma dell'art. 684 c.c., la distruzione del testamento olografo si configura come un comportamento concludente avente valore legale, sia in ordine alla riconducibilità della distruzione al testatore, sia in ordine all'intenzione di quest'ultimo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10 del 9 gennaio 1973
«Se, peraltro, nel modo di presentarsi di quest'ultima si ravvisino elementi tali da escludere la congruenza della lacerazione con la volontà del testatore di revocare il testamento, il giudice del merito può tenerne conto nel quadro della prova...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 398 del 26 gennaio 1985
«Il terzo comma dell'art. 789 c.p.c., il quale fa derivare dalla mancanza di contestazioni al progetto di divisione predisposto dal giudice istruttore, la presunzione legale di accettazione della divisione disposta con il progetto stesso,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 904 del 23 gennaio 2001
«La disposizione dell'art. 46 c.c., secondo cui qualora la sede legale della persona giuridica è diversa da quella effettiva, i terzi possono considerare come sede della persona giuridica anche quest'ultima vale anche in tema di notificazione con...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7437 del 18 agosto 1994
«Con riguardo all'art. 179, lettera f), c.c. - in base al quale non costituiscono oggetto della comunione legale e sono beni personali del coniuge i beni acquisiti con il «prezzo» del trasferimento dei beni personali sopraelencati o con loro...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1917 del 19 febbraio 2000
«In caso di acquisto di bene immobile, o mobile registrato, effettuato da uno dei coniugi dopo il matrimonio, il secondo comma dell'art. 179 c.c., al fine di escludere la comunione legale, richiede, oltre alla sussistenza di uno dei requisiti...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11467 del 24 luglio 2003
«La divisione dei beni oggetto della comunione legale fra coniugi, conseguente allo scioglimento di essa, con effetto ex nunc , per annullamento del matrimonio o per una delle altre cause indicate nell'art. 191 c.c., si effettua in parti eguali,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7747 del 23 aprile 2004
«In tema di disconoscimento della paternità del figlio concepito durante il matrimonio, fondato sull'adulterio della moglie, la prova di tale adulterio nel periodo del concepimento consente in ogni caso — nonostante l'eventuale prosecuzione, in...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4719 del 5 novembre 1977
«La convenzione con la quale il proprietario di un fabbricato consenta al vicino di aprire vedute a distanza inferiore a quella legale, costituisce una servitù di veduta in favore del fondo confinante, e non una servitù in favore di quel...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12491 del 4 dicembre 1995
«L'art. 889 c.c. (il quale prescrive la distanza legale minima di un metro tra il confine ed i tubi d'acqua pura o lurida, e loro diramazioni) pone una presunzione assoluta di dannosità della condotta in caso di distanza inferiore ad un metro. Ne...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11195 del 7 maggio 2010
«Né per vincere, in base al titolo, la presunzione legale di proprietà comune delle parti dell'edificio condominiale indicate nell'art. 1117 c.c., sono sufficienti il frazionamento-accatastamento e la relativa trascrizione, eseguiti a domanda del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17928 del 23 agosto 2007
«La presunzione legale di condominialità stabilita per i beni elencati nell'art. 1117 c.c., la cui elencazione non è tassativa, deriva sia dall'attitudine oggettiva del bene al godimento comune sia dalla concreta destinazione del medesimo al...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16292 del 19 novembre 2002
«In caso di frazionamento della proprietà di un edificio, a seguito del trasferimento, dall'originario unico proprietario ad altri soggetti, di alcune unità immobiliari, si determina una situazione di condominio per la quale vige la presunzione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9644 del 29 dicembre 1987
«Nel condominio di edifici — in mancanza di una specifica contraria previsione del titolo costitutivo — la destinazione all'uso e al godimento comune, nella quale si sostanzia la presunzione legale di proprietà comune di talune parti dell'edificio...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13883 del 9 giugno 2010
«Nel caso di pluralità di edifici, costituiti in distinti condomini, ma compresi in una più ampia organizzazione condominiale (c.d. "supercondominio"), trovano applicazione le norme sul condominio negli edifici e non già quelle sulla comunione in...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14559 del 30 luglio 2004
«In tema di condominio negli edifici, la presunzione legale di comunione di talune parti, stabilita dall'art. 1117 c.c., senz'altro applicabile quando si tratti di parti dello stesso edificio, può ritenersi applicabile in via analogica anche quando...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17993 del 2 agosto 2010
«Il diritto di condominio sulle parti comuni dell'edificio ha il suo fondamento nel fatto che tali parti siano necessarie per l'esistenza dell'edificio stesso, ovvero che siano permanentemente destinate all'uso o al godimento comune, sicché la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1915 del 23 febbraio 1991
«Per vincere in base al titolo la presunzione legale di proprietà comune delle parti dell'edificio condominiale indicate nell'art. 1117 c.c. non è sufficiente il frazionamento-accatastamento e la relativa trascrizione eseguiti a domanda del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3862 del 7 giugno 1988
«La presunzione legale di proprietà comune di alcune parti dell'edificio in condominio, che si sostanzia sia nella destinazione all'uso comune del manufatto, sia nell'attitudine oggettiva al godimento collettivo, dispensa il condominio dalla prova...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5946 del 27 giugno 1996
«Con riguardo ai locali destinati a portineria, la presunzione legale di comunione di cui all'art. 1117 c.c. sussiste quando gli stessi facciano parte dell'edificio condominiale, con la conseguenza che, in caso contrario, non operando la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9231 del 29 agosto 1991
«...è necessariamente di proprietà comune, ben potendo appartenere ad uno solo dei condomini, se sia destinata a servire esclusivamente l'appartamento cui afferisce, costituendo detta destinazione titolo contrario alla presunzione legale di comunione.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4698 del 25 maggio 1987
«Ad integrare il possesso ad usucapionem di una servitù prediale è necessario che, con l'esercizio continuo ed ininterrotto di una attività a vantaggio di un fondo e a carico di un altro, si accompagni anche l'intento di comportarsi e farsi...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6648 del 22 maggio 2000
«...illegittima essendo, invece, necessario che l'esistenza del dubbio promani da circostanze serie, concrete e non meramente ipotetiche, la cui prova deve essere fornita da colui che intenda contrastare detta presunzione legale di buona fede.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2178 del 12 giugno 1976
«...prova della mala fede o della colpa grave del possessore medesimo, al momento della consegna. Tale prova può essere data anche mediante presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti, e tali da prevalere sull'indicata presunzione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4328 del 16 maggio 1997
«...prova della malafede o della colpa grave del possessore medesimo, al momento della consegna. Tale prova può essere data anche mediante presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti, e tali da prevalere sull'indicata presunzione legale.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 256 del 12 gennaio 1999
«Non gli è invece inibito di riconoscere interessi anche al tasso legale su somme progressivamente rivalutate; ovvero sulla somma integralmente rivalutata, ma da epoca intermedia; ovvero di non riconoscerli affatto, in relazione a parametri di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15594 del 11 dicembre 2000
«...di obblighi solutori di consistenti somme da parte del debitore, solo in tal caso dovendosi limitare la liquidazione del maggior danno alla sola perdita del differenziale dei frutti ed interessi attivi rispetto all'interesse legale.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5548 del 17 giugno 1996
«In tal caso, il «maggior danno» conseguito dalla svalutazione monetaria verificatasi durante la mora va liquidato alla stregua del tasso di interesse bancario che il creditore avrebbe percepito dall'istituto di credito, sottraendosi dal maggior...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2538 del 17 marzo 1994
«Il tasso convenzionale degli interessi, ancorché meno favorevole, prevale su quello legale, dal momento che esso è espressione dell'autonomia negoziale e viene pattuito nell'interesse di entrambe le parti. (Nella specie dalla Corte suprema si è...»