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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15376 del 1 dicembre 2000
«L'invio al cliente, da parte del professionista, della parcella per le prestazioni svolte produce effetto, ai sensi dell'art. 1334 c.c. allorché perviene al destinatario il quale, a meno che non sia stata redatta conformemente ad un precedente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8850 del 10 maggio 2004
«Il mandato professionale può essere conferito anche in forma verbale, dovendo in tal caso la relativa prova risultare, quantomeno in via presuntiva, da idonei indizi plurimi, precisi e concordanti; né, sotto altro profilo, la prova dell'attività...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3024 del 1 marzo 2002
«Il professionista che agisca nell'ordinario giudizio di cognizione per ottenere soddisfacimento di crediti inerenti ad attività asseritamente prestata a favore del cliente, ha l'onere di dimostrare l'an del credito vantato e l'entità delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8160 del 15 giugno 2001
«La parcella dell'avvocato costituisce una dichiarazione unilaterale assistita da una presunzione di veridicità, in quanto l'iscrizione all'albo del professionista è una garanzia della sua personalità; pertanto, le «poste» o «voci» in essa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 635 del 21 gennaio 2000
«La parcella predisposta dal professionista che agisca per ottenere soddisfacimento ai crediti inerenti ad attività asseritamente prestata a favore del cliente (e che ha l'onere di dimostrare sia l'an del credito vantato, che l'entità delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7378 del 26 marzo 2009
«In tema di prestazioni professionali, la prescrizione del diritto al compenso dei professionisti decorre automaticamente, ai sensi dell'art. 2957 c.c., dalla conclusione della prestazione, la quale fa presumere l'immediata esigibilità del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9242 del 12 luglio 2000
«Nel caso di più avvocati incaricati della difesa, è riconosciuto a ciascuno di essi il diritto a un onorario nei confronti del cliente, ma ciò in base all'opera effettivamente prestata, onde tale diritto rimane escluso se, essendo stato richiesto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5501 del 5 aprile 2012
«Il reclamo ex art. 26 legge fall., nella formulazione anteriore al d.l.vo 9 gennaio 2006, n. 5 (applicabile "ratione temporis") apre un procedimento di tipo inquisitorio, nel quale il tribunale, investito di tutta la procedura e nell'esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 567 del 30 gennaio 1985
«Al fine dell'ammissibilità dell'intervento nel processo esecutivo per espropriazione forzata mobiliare, è necessario un titolo da cui risulti con obiettività e immediatezza l'esistenza di un credito che abbia i requisiti della certezza, liquidità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22655 del 31 ottobre 2011
«Il rilascio della quietanza non richiede forme particolari, sicché essa può essere contenuta anche nella fattura che il creditore invii al proprio debitore e risultare da qualsiasi non equivoca attestazione dell'adempimento dell'obbligazione, come...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1889 del 21 febbraio 1995
«La parcella delle spese e delle prestazioni dell'esercente una professione per la quale sia prevista una tariffa legalmente approvata, costituisce, se corredata del parere del competente ordine professionale, titolo idoneo per l'emissione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7504 del 24 agosto 1994
«Il parere della competente associazione professionale che, ai sensi dell'art. 636, comma 2, c.p.c., deve accompagnare la domanda di ingiunzione al pagamento dei crediti per le prestazioni di cui ai nn. 2 e 3 dell'art. 633 c.p.c., è vincolante solo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4036 del 21 settembre 1977
«In sede di opposizione al decreto ingiuntivo, emesso per il pagamento di prestazioni professionali, incombe al professionista l'onere di provare il conferimento dell'incarico, nonché di avere effettivamente eseguito le prestazioni indicate nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1505 del 12 febbraio 1998
«In tema di onorari dovuti ad esercente la professione forense la mancanza del parere dell'ordine professionale (non necessario peraltro quando il compenso sia predeterminato sulla base di una tariffa obbligatoria quale quella riguardante i diritti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 932 del 30 gennaio 1997
«La parcella dell'avvocato costituisce una dichiarazione unilaterale assistita da una presunzione di veridicità, in quanto l'iscrizione all'albo del professionista è una garanzia della sua personalità; ciò tuttavia non lo esime, in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2034 del 1 marzo 1994
«Con riguardo al procedimento per ingiunzione promosso da avvocato per il pagamento della parcella, in ordine all'applicabilità del procedimento speciale introdotto dalla L. n. 794 del 1942, le prestazioni stragiudiziali che siano strettamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17049 del 20 luglio 2010
«In tema di procedimento di ingiunzione, l'art. 637, terzo comma, c.p.c., nell'individuare un foro facoltativo e concorrente con quello di cui al primo ed al secondo comma del medesimo articolo, attribuisce all'avvocato la facoltà processuale, ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7786 del 27 marzo 2013
«In tema di procedimento d'ingiunzione, i requisiti di forma-contenuto ex art. 156, secondo comma, c.p.c., da cui dipende la validità del ricorso, sono quelli necessari a dedurre il credito nell'ambito di una chiara "causa petendi", riconducibile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 736 del 6 aprile 1995
«La regola enunciata dall'art. 192, comma secondo, c.p.p., in base al quale «l'esistenza di un fatto non può essere desunta da indizi» — ancorata, sul piano razionale, all'equivocità ontologicamente propria degli indizi, che, secondo la logica...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8724 del 16 agosto 1993
«L'avvocato che abbia espletato l'incarico ricevuto dal proprio cliente non è tenuto al rendimento del conto con il connesso onere del cliente di contestare specificamente le singole voci esposte nella parcella, essendo sufficiente una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9514 del 30 ottobre 1996
«La deliberazione del Consiglio Nazionale Forense approvata con D.M. 24 novembre 1990, n. 392, contenente la determinazione degli onorari e dei diritti spettanti agli avvocati e procuratori in materia civile e penale integra un regolamento adottato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18624 del 12 agosto 2010
«In tema di onorari di avvocato, il criterio della parcella unica - secondo cui, ai sensi dell'art. 5, quarto comma, della tariffa forense approvata con d.m. 8 aprile 2004, n. 127, qualora in una causa l'avvocato assista e difenda più persone,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21320 del 29 novembre 2012
«In tema di compensi di avvocato, il criterio della parcella unica, che esclude la possibilità di moltiplicare le liquidazioni (salva la possibilità di aumento) in caso di difesa di più parti aventi identica posizione processuale (nella specie, tre...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 5798 del 28 febbraio 2019
«In tema di liquidazione delle spese di lite, essendo le spese e le spettanze procuratorie stabilite dalla tariffa in misura fissa per ciascuna voce, la relativa liquidazione non può avvenire che con riferimento alla parcella, riscontrando la...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 9809 del 9 aprile 2019
«In tema di azione d'indebito arricchimento nei confronti della P.A., conseguente all'assenza di un valido contratto d'opera professionale, ai fini della determinazione dell'indennità prevista dall'art. 2041 c.c. non può essere assunta, quale...»