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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6947 del 20 giugno 1995
«Quando non sia espressamente conferita per tutti i gradi del giudizio, l'elezione di domicilio contenuta nella procura spiega i suoi effetti solo per il grado di giudizio per il quale è stata conferita ed, ai fini della notificazione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14462 del 29 maggio 2008
«In tema di impugnazione del riconoscimento del figlio naturale, l'efficacia delle indagini ematologiche ed immunogenetiche sul DNA non può essere esclusa per la ragione che esse sono suscettibili di utilizzazione solo per compiere valutazioni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11175 del 17 luglio 2003
«L'intervento del pubblico ministero all'esame dell'interdicendo o dell'inabilitando costituisce — in considerazione delle conseguenze che il procedimento è diretto ad avere, a tutela degli interessi dell'interdicendo o dell'inabilitando, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23492 del 5 novembre 2009
«Le norme sulle distanze legali nelle costruzioni non trovano applicazione in caso di realizzazione di una copertura su area cortilizia condominiale, incorporante preesistenti parti comuni del fabbricato, giacché trattandosi di innovazione additiva...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4523 del 16 aprile 1993
«Ai fini dell'accertamento dell'aggravamento dell'esercizio della servitù in dipendenza della trasformazione operata sul fondo dominante, questa va considerata non in sé stessa, come risultato di un'attività consentita o non consentita nel normale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1345 del 8 aprile 1977
«In applicazione dell'art. 906 c.c., la distanza legale per la collocazione di una canna fumaria sul muro perimetrale comune, ad opera di uno dei condomini, non può essere inferiore a 75 centimetri dai più vicini sporti dei balconi di proprietà...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12085 del 28 novembre 1998
«Il concetto di rinnovamento delle attività abbisognevoli di riparazione, cui si riferisce l'art. 1005 c.c. in tema di ripartizione delle spese relative alla cosa oggetto di usufrutto, è ben diverso dal concetto di innovazione cui si riferiscono,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3625 del 4 giugno 1981
«Il passaggio coattivo di acqua, previsto dall'art. 1033 c.c., ben può essere richiesto in perpetuo — e cioè per un tempo indeterminato — qualora, sulla scorta di una concessione soggetta a rinnovazione tacita ad ogni successiva scadenza, sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 731 del 16 gennaio 2008
«Le modalità di esercizio di un diritto di servitù stabilite dal titolo (nella specie, servitù di veduta convenzionalmente costituita, con specificazione delle misure di ciascuna veduta) risultano regolate da questo e non già dai criteri sussidiari...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 209 del 11 gennaio 2006
«In tema di servitù, l'aggravamento dell'esercizio in dipendenza della trasformazione operata sul fondo dominante va verificato accertando se l'innovazione abbia alterato l'originario rapporto con il fondo servente e se il sacrificio imposto sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 301 del 16 gennaio 1996
«L'innalzamento del livello del fondo dominante, eseguito in modo da consentire una più facile inspectio e prospectio sul fondo servente, attraverso il muro di confine rimasto invariato nella sua altezza, e da modificare, così, la funzione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 809 del 5 febbraio 1985
«Ai fini dell'accertamento dell'aggravamento dell'esercizio della servitù di passaggio in dipendenza della trasformazione operata sul fondo dominante, questa va considerata non in sé stessa, come risultato di un'attività consentita o non consentita...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3843 del 25 giugno 1985
«Il semplice fatto di una innovazione apportata al fondo servente non può essere considerato di per sé costitutivo di una limitazione della servitù se non costituisca anche un danno effettivo per il fondo dominante, in quanto l'esercizio della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1785 del 10 marzo 1983
«L'innovazione e la trasformazione del fondo dominante, che importi un mutamento definitivo ed irreversibile della sua destinazione, tale da rendere la funzione economico-sociale attuale del bene incompatibile con quella anteatta, determina...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5385 del 12 giugno 1996
«In tema di servitù, le innovazioni al fondo dominante che non superino il limite oltre il quale esse sono vietate a norma dell'art. 1067 c.c., in quanto rendono pia gravosa la condizione del fondo servente rispetto a quanto era prevedibile al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9497 del 11 novembre 1994
«La norma contenuta nell'art. 1102 c.c., nel sancire il diritto di ogni partecipante alla comunione di servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne uso secondo il loro diritto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3256 del 5 ottobre 1976
«L'apposizione, da parte di un condomino e per la propria esclusiva utilità, di una canna fumaria lungo il muro perimetrale di un edificio non integra una modificazione della cosa comune necessaria al suo miglior godimento (s'intende: da parte di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8040 del 8 agosto 1990
«Con riguardo ad edificio in condominio, per cui il regolamento condominiale preveda l'assoluto divieto di sopraelevazione, l'erezione da parte del proprietario dell'ultimo piano di un comignolo sul tetto di proprietà comune per la fuoriuscita del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5546 del 5 giugno 1999
«L'escavazione del sottosuolo condominiale da parte di un condomino per collegare con una scala le unità immobiliari al piano terreno con quelle poste al seminterrato, tutte di sua proprietà esclusiva, non comporta appropriazione del bene comune e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2805 del 5 maggio 1981
«Ricorre l'ipotesi di innovazione lesiva del diritto degli altri condomini nell'escavazione da parte di uno o più di essi nel sottosuolo comune, allorché vengano realizzate opere che ne limitino l'uso ed il godimento da parte degli altri condomini.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3405 del 7 luglio 1978
«... non costituisce innovazione, ma rientra nell'uso legittimo del cortile comune, la costruzione, nel sottosuolo del cortile stesso, di tubo di scarico tra l'appartamento di un condomino e la fogna comunale, giacché essa, mentre non altera la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 839 del 21 febbraio 1978
«I muri perimetrali dell'edificio in condominio — i quali, anche se non hanno natura e funzioni di muri maestri portanti, delimitano la superficie coperta, determinando la consistenza volumetrica dell'edificio unitariamente considerato,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5028 del 30 maggio 1996
«L'art. 1120 c.c., nel consentire all'assemblea condominiale, sia pure con una particolare maggioranza, di disporre innovazioni, non postula affatto che queste rivestano carattere di assoluta necessità, ma richiede soltanto che esse siano dirette...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3840 del 1 aprile 1995
«L'opera nuova può dare luogo ad una innovazione anche quando, oltre che la cosa comune o sue singole parti, interessi beni o parti a questa estranei ma ad essa funzionalmente collegati. Anche in tal caso, quindi, se l'opera, pur essendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4592 del 13 ottobre 1978
«Costituisce innovazione qualsiasi opera nuova che alteri, in tutto o in parte, nella materia o nella forma ovvero nella destinazione di fatto o di diritto, la cosa comune, eccedendo il limite della conservazione, dell'ordinaria amministrazione e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5997 del 5 marzo 2008
«La delibera condominiale con la quale si decide di adibire il cortile comune - di ampiezza insufficiente a garantire il parcheggio delle autovetture condominiali - a parcheggio dei motoveicoli, con individuazione degli spazi, delimitazione ed...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1004 del 22 gennaio 2004
«Costituisce innovazione, vietata ai sensi dell'art. 1120 secondo comma c.c., e, come tale, affetta da nullità, l'assegnazione nominativa da parte del condominio a favore di singoli condomini di posti fissi nel cortile comune per il parcheggio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6817 del 14 dicembre 1988
«In tema di condominio di edifici, costituisce innovazione vietata ai sensi del secondo comma dell'art. 1120 c.c. (e, pertanto, deve essere approvata dalla unanimità dei condomini), la costruzione di autorimesse nel sottosuolo del cortile comune,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20902 del 8 ottobre 2010
«È legittima la delibera dell'assemblea di condominio che, con la maggioranza qualificata di cui all'art. 1136, quinto comma, c.c., richiamato dall'art. 1120 c.c., deliberi l'installazione di un ascensore nel vano scala condominiale a cura e spese...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8286 del 20 aprile 2005
«In tema di deliberazioni condominiali, l'installazione di un servo-scala per facilitare l'accesso ai disabili non implica rinuncia alla realizzazione degli strumenti considerati idonei al superamento delle barriere architettoniche e deliberati...»