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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14580 del 16 giugno 2010
«Ai fini dell'estensione del fallimento del titolare dell'impresa familiare agli altri componenti della stessa è necessario il positivo accertamento dell'effettiva costituzione di una società di fatto, attraverso l'esame del comportamento assunto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2487 del 4 marzo 2000
«...della società, ovvero dei soci, ipotesi, quest'ultima, legittimamente inquadrabile nell'istituto del conferimento sociale), che lo acquisisce al suo patrimonio, destinandolo al perseguimento degli scopi sociali ed alla garanzia dei propri debiti.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2103 del 6 aprile 1982
«...cartolari inerenti al possesso del documento, e l'effettivo esercizio, per il periodo di tempo utile, di tali poteri (diritto agli utili, diritto di partecipazione e di voto nelle assemblee, diritto all'ispezione dei libri sociali, e così via).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9424 del 12 luglio 2001
«In tema di espropriazione per pubblica utilità, qualora una cooperativa edilizia, cui il Comune espropriante abbia delegato il compimento della procedura espropriativa, oltre a conferire l'incarico della realizzazione del programma di alloggi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8342 del 8 aprile 2010
«La reiterazione costante e generalizzata di un comportamento favorevole del datore di lavoro nei confronti dei propri dipendenti che si traduca in trattamento economico o normativo di maggior favore rispetto a quello previsto dai contratti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26234 del 2 dicembre 2005
«Ai fini dell'individuazione dell'oggetto dei negozi comportanti trasferimento di beni immobili i dati censuari costituiscono soltanto uno dei vari elementi utilizzabili in proposito, ben potendo, a tale scopo, esserne impiegati altri, in ipotesi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5724 del 23 marzo 2004
«...una regola di comportamento per gli organi sociali, ma non è idoneo a riflettersi sulla validità dei singoli rapporti contrattuali per il cui tramite i singoli soci si assicurano la prestazione mutualistica loro fornita dalla cooperativa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10403 del 18 luglio 2002
«...della futura gestione e quindi non avevano esercitato il diritto di recesso previsto nel preliminare e il danno derivante dalla violazione del sinallagma contrattuale per aver pagato una somma non congrua per le quote sociali acquistate).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14852 del 27 giugno 2007
«Il danno alla vita di relazione, consistente nella impossibilità o difficoltà per il danneggiato di reintegrarsi nei rapporti sociali e di mantenerli ad un livello normale, è risarcibile quale danno non patrimoniale all'interno della categoria non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 484 del 15 gennaio 2003
«La liquidazione del danno biologico deve essere effettuata in base al criterio equitativo di cui agli artt. 1223 e 2056, c.c., potendo il giudice ispirarsi anche a criteri standardizzati e predeterminati, assumendo quale parametro un determinato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19351 del 18 settembre 2007
«Il rapporto tra il contratto collettivo nazionale e quello aziendale, regolato non in base a principi di gerarchia e di specialità proprie delle fonti legislative, ma sulla base della effettiva volontà delle parti sociali, si caratterizza in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12098 del 18 maggio 2010
«Il contrasto fra contratti collettivi di diverso ambito territoriale (nella specie, nazionale e regionale) va risolto non in base a principi di gerarchia e di specialità proprie delle fonti legislative, ma sulla base della effettiva volontà delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10374 del 7 agosto 2000
«...alcuna influenza nell'ipotesi in cui si controverte in relazione ai benefici della fiscalizzazione degli oneri sociali, per i quali vale il rilievo pubblicistico di tali benefici e delle finalità che con essi il legislatore ha inteso perseguire.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9895 del 6 ottobre 1998
«...della propria persona ed essendo tale diritto inviolabile, bene unitario e indivisibile dell'«uomo» che si afferma anche nelle formazioni sociali (art. 2 Cost.) — qualsiasi atto violativo di esso deve considerarsi illegittimo e quindi invalido.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11815 del 21 novembre 1998
«A tale riguardo va, tuttavia, precisato che da un lato esiste una presunzione di rispetto dei due citati parametri in presenza di una norma di un contratto collettivo che è il risultato di un accordo delle parti sociali in ordine alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4187 del 13 maggio 1997
«In particolare, i finanziamenti e le fideiussioni a favore dell'imprenditore possono costituire indici rivelatori del rapporto stesso qualora, alla stregua della loro sistematicità e di ogni altra circostanza del caso concreto, siano ricollegabili...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4088 del 10 maggio 1997
«Né, qualora con la concessione del suddetto diritto di godimento la società non esaurisca i propri fini sociali, per essere gli stessi comprensivi anche dell'esercizio di imprese (generalmente, turistico-alberghiere o di analoga natura, come nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18653 del 16 settembre 2004
«Il rapporto di sussidiarietà che lega la responsabilità dei soci di società di persone rispetto alla responsabilità della società, che per prima può essere chiamata a rispondere dei debiti sociali, non esclude che sia i soci che la società possano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11185 del 22 agosto 2001
«Nelle società di persone, lo scioglimento per insanabile dissidio sorto tra i soci presuppone che la situazione di conflitto renda impossibile il raggiungimento dei fini sociali. (Alla stregua del principio di cui alla massima, la Suprema Corte ha...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2376 del 3 marzo 2000
«L'esistenza di un tale accordo non è esclusa da semplici divergenze nella determinazione dell'entità delle quote, ma solo dal rifiuto — anche implicitamente manifestato — di addivenire alla definizione dei rapporti sociali secondo modalità diverse...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2639 del 23 febbraio 2001
«In base al disposto dell'art. 2290 c.c., il socio receduto, ancorché per la sua posizione sia illimitatamente responsabile delle obbligazioni sociali, non risponde delle obbligazioni assunte successivamente al suo recesso, a condizione che il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8174 del 7 aprile 2006
«Ne consegue che, legittimata passiva in ordine alla domanda di pagamento di prestazioni professionali, è la società di capitali e non il singolo socio, a nulla rilevando che, dopo il trasferimento delle quote sociali intervenuto nel corso dello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2053 del 10 marzo 1999
«La personalità giuridica delle società di capitali (e la conseguente autonomia patrimoniale perfetta) comportano l'esclusiva imputabilità all'ente degli atti compiuti e dell'attività svolta in suo nome, nonché delle relative conseguenze...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28748 del 3 dicembre 2008
«... la accertata irragionevolezza della misura del compenso (valutata in base al fatturato ed alla dimensione economica e finanziaria dell'impresa, da rapportare all'impegno chiesto per la sua gestione) può risultare anche quando la delibera attua...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18574 del 4 settembre 2007
«Conseguentemente, in coerenza con la ratio del menzionato art. 2384 c.c., ai fini dell'applicazione del principio enunciato non vi è ragione di distinguere le limitazioni contenute nell'atto costitutivo e nello statuto, da quelle risultanti in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9619 del 22 aprile 2009
«L'azione di responsabilità dei creditori sociali nei confronti degli amministratori di società è soggetta a prescrizione quinquennale, decorrente dal momento in cui i creditori sono oggettivamente in grado di venire a conoscenza dell'insufficienza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20476 del 25 luglio 2008
«In tema di azione di responsabilità contro amministratori e sindaci, ai sensi degli artt. 2393 e 2394 cod. civ., la decorrenza del termine di prescrizione quinquennale (dal momento in cui il patrimonio sociale risulti insufficiente al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5263 del 7 maggio 1993
«...articolo, che conferiscono al collegio sindacale il potere che è anche un dovere, da esercitare in relazione alle specifiche situazioni di chiedere agli amministratori notizie sull'andamento delle operazioni sociali o su determinati fatti.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 543 del 13 gennaio 2006
«La riduzione facoltativa del capitale sociale per perdite inferiori al terzo è un'operazione destinata per sua stessa natura ad incidere sull'assetto sociale, e quindi ad interferire nella sfera soggettiva dei soci, in particolare sul loro diritto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19161 del 13 settembre 2007
«In tema di riconoscimento del diritto di voto nelle assemblee delle società a responsabilità limitata, la legittimazione al relativo esercizio si connette, ai sensi dell'art. 2479 c.c. nel testo previgente al D.L.vo n. 6 del 2003, al fatto in sé...»