-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7060 del 29 novembre 1986
«Nel regime della comunione legale fra i coniugi, tutti i beni, inclusi quelli immobili e quelli mobili iscritti in pubblici registri, che vengano acquistati da uno dei coniugi e destinati all'esercizio d'impresa costituita dopo il matrimonio,...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22755 del 28 ottobre 2009
«...o all'esercizio della professione di quest'ultimo, assumendo nel primo caso natura ricognitiva e portata confessoria di presupposti di fatto già esistenti, ed esprimendo nel secondo la mera condivisione dell'intento del coniuge acquirente.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2954 del 27 febbraio 2003
«Da ciò consegue che di tal che, ove tale natura personale del bene manchi (e tale mancanza si ha allorché il bene, senza essere di uso strettamente personale o destinato all'esercizio della professione del coniuge, venga acquistato con danaro del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9877 del 27 luglio 2000
«In tema di responsabilità professionale, la valutazione dell'inadempimento del professionista (tenuto all'adempimento di obbligazioni di mezzi e non di risultato) va fatta esclusivamente con riferimento alla violazione dei doveri inerenti...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4852 del 19 maggio 1999
«La responsabilità del medico in ordine al danno subito dal paziente presuppone la violazione dei doveri inerenti allo svolgimento della professione, tra cui il dovere di diligenza da valutarsi in riferimento alla natura della specifica attività...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2661 del 26 marzo 1997
«In tema di esercizio della professione forense, l'asserita mora del cliente nel corrispondere il compenso può giustificare il recesso del professionista dal rapporto di prestazione d'opera recesso che deve comunque avvenire senza pregiudizio del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9471 del 19 maggio 2004
«In tema di responsabilità professionale del medico-chirurgo, pur gravando sull'attore l'onere di allegare i profili concreti di colpa medica posti a fondamento della proposta azione risarcitoria, tale onere non si spinge fino alla necessità di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6861 del 21 giugno 1993
«La disposizione dell'art. 1574, primo comma, n. 1, c.c., a norma del quale, quando le parti non hanno determinato la durata della locazione, questa, se si tratta di casa senza arredamento di mobili o di locali per l'esercizio di una professione,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9380 del 27 giugno 2002
«Il contratto de quo , pertanto, in assenza di iscrizione all'albo, non è viziato da nullità, comportando quella violazione solo la non insorgenza del diritto alla provvigione e l'applicazione della sanzione amministrativa ovvero, in caso di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9228 del 7 luglio 2001
«La circostanza che un lavoratore (nella specie, giornalista della Rai con qualifica di caposervizio) sia privato delle mansioni rende configurabile un danno a carico dello stesso, consistente nell'impoverimento delle sue capacità professionali...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17158 del 13 novembre 2003
«La mancanza del titolo di studio o altro requisito analogo previsto per l'attribuzione di una qualifica superiore non esclude l'acquisibilità della medesima, ai sensi dell'art. 2103, primo comma, c.c., nel caso di effettivo esercizio delle...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14 del 10 gennaio 1990
«Pertanto, anche la nullità del contratto di lavoro «parasubordinato» con un'amministrazione pubblica, per difetto della forma scritta, necessaria ad substantiam , non esclude il diritto alla retribuzione del lavoratore autonomo che abbia prestato...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14085 del 11 giugno 2010
«L'esecuzione di una prestazione d'opera professionale di natura intellettuale effettuata da chi non sia iscritto nell'apposito albo previsto dalla legge dà luogo, ai sensi degli artt. 1418 e 2231 c.c., a nullità assoluta del rapporto tra...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5415 del 5 marzo 2009
«In tema di esercizio della professione forense, devono considerarsi prestazioni giudiziali, oltre quelle consistenti nel compimento di atti processuali veri e propri, anche quelle che, pur svolgendosi al di fuori del processo, siano strettamente...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22087 del 22 ottobre 2007
«In tema di liquidazione del compenso per l'esercizio della professione forense, è il cliente che deve fornire la prova che l'avvocato abbia svolto l'attività difensionale affidatagli con imperizia o comunque con impegno inferiore alla comune...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 560 del 13 gennaio 2005
«La nozione di azienda di cui al n. 3 dell'art. 2598 sopra citato, difatti, coincide con quella di cui al precedente art. 2555, stesso codice, sicché (pur essendo innegabile che, sotto il profilo meramente ontologico, studi di liberi professionisti...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 59 del 10 gennaio 1990
«L'art. 348 c.p., che configura il reato di esercizio abusivo della professione, è una norma in bianco, che contiene un rinvio ad altre norme per la determinazione delle professioni per le quali è richiesta la speciale abilitazione dello Stato; ne...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 795 del 21 gennaio 1999
«Nel procedimento penale relativo al reato di esercizio abusivo di una professione, di cui all'art. 348 c.p., la costituzione di parte civile dell'associazione professionale (nella specie, l'Associazione nazionale medici dentisti — ANDI —) mira a...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3804 del 24 febbraio 1993
«Le limitazioni e i divieti alla effettuazione di ispezioni, perquisizioni, sequestri e intercettazioni, previsti dall'art. 103 c.p.p. a garanzia della libertà dei difensori, operano a favore di qualsivoglia soggetto che, iscritto all'albo degli...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3106 del 16 novembre 1999
«In tema di misure interdittive, la inabilitazione temporanea all'esercizio della professione notarile ex art. 140 della legge 16 febbraio 1913, n. 89, non rientra nella figura della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio ex art. 289...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7902 del 28 marzo 2013
«In tema di società di capitali, ed ai fini dell'accertamento della sussistenza del vincolo di collaborazione continuativa previsto dall'art. 2399 c.c. (nel testo, applicabile "ratione temporis", anteriore al d.l.vo 17 gennaio 2003, n. 6) come...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2098 del 18 settembre 1998
«L'immobile adibito a studio legale per l'esercizio della professione di avvocato non è collegato da un nesso strumentale diretto e immediato all'esercizio di tale attività, che è caratterizzata piuttosto dal rapporto fiduciario esistente tra il...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 715 del 16 dicembre 1999
«Commette i reati di esercizio abusivo di una professione (art. 348 c.p.) e di usurpazione di titoli o di onori (art. 498 c.p.) il soggetto che si arroghi il titolo di avvocato e apra in Italia uno studio legale, ancorché abilitato in Francia a...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27853 del 11 luglio 2001
«L'attività di optometrista, non specificamente regolata dalla legge (a differenza di quella dell'ottico) e consistente essenzialmente nella misurazione della vista, anche attraverso strumenti più o meno sofisticati, e nella scelta, caso per caso,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5416 del 11 maggio 1995
«In tema di esercizio abusivo della professione di ingegnere da parte dei periti edili assumono rilevanza anche le disposizioni contenute nella tabella professionale al fine dell'individuazione degli ambiti di attività consentiti ai periti edili....»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6377 del 7 luglio 1994
«La domanda proposta da un professionista nei confronti della pubblica amministrazione, per conseguire il compenso che assuma dovutogli per prestazioni professionali di natura autonoma, si ricollega a posizioni di diritto soggettivo inerenti ad un...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10956 del 8 agosto 2001
«Nel giudizio dinanzi al Consiglio nazionale forense adito contro il diniego della revoca della sospensione dall'esercizio della professione forense pronunciato dal Consiglio dell'Ordine non è consentita la difesa personale svolta dall'avvocato che...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6947 del 5 giugno 1992
«L'amministratore di un condominio che sia anche abilitato all'esercizio della professione forense può agire direttamente in giudizio ai sensi dell'art. 86 c.p.c. per l'esercizio delle facoltà conferitegli dagli artt. 1130 e 1131 c.c....»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 520 del 19 gennaio 1991
«Ai fini di un corretto esercizio della professione forense, l'avvocato deve elevarsi al di sopra delle parti e, nel dare l'indispensabile contributo tecnico per la risoluzione della lite in favore del proprio cliente, deve mantenersi nei limiti...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43646 del 24 novembre 2011
«La valutazione dell'inevitabilità dell'errore di diritto, rilevante ai fini dell'esclusione della colpevolezza, deve tenere conto tanto dei fattori esterni che possono aver determinato nell'agente l'ignoranza della rilevanza penale del suo...»