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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1683 del 16 febbraio 1995
«In tema di patti successori, per stabilire se una determinata pattuizione ricada sotto la comminatoria di nullità di cui all'art. 458 c.c. occorre accertare: 1) se il vincolo giuridico con essa creato abbia avuto la specifica finalità di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16046 del 20 dicembre 2001
«Colui che accetta l'eredità con beneficio d'inventario, è erede a tutti gli effetti con l'unica particolarità che, ai sensi degli artt. 484 e 490, secondo comma n. 2, c.c., tiene distinto il proprio patrimonio da quello del defunto. Da ciò...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 723 del 14 marzo 1973
«Il primo comma dell'art. 1415 c.c. intende proteggere, in vista della libera circolazione dei beni, l'affidamento fatto dal terzo acquirente sulla validità del titolo del suo autore e pertanto si applica soltanto in favore di chi acquisti dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2653 del 4 febbraio 2010
«In tema di petizione ereditaria, ai fini della salvezza dei diritti acquistati dal terzo per effetto di convenzione a titolo oneroso contratta con l'erede apparente, è necessario che lo stesso terzo, ai sensi dell'art. 534, comma secondo, c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5042 del 1 marzo 2011
«L'azione di riduzione proposta dal legittimario nei confronti del terzo acquirente dal donatario richiede la preventiva escussione dei beni del donatario medesimo, ma solo a condizione dell'effettiva esistenza di una situazione di possidenza in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4130 del 22 marzo 2001
«La pubblicazione della sentenza mediante deposito della stessa nella cancelleria del giudice che l'ha pronunciata, ai sensi dell'art. 133, comma primo, c.p.c., deposito consistente nella consegna ufficiale al cancelliere dell'originale della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9289 del 30 agosto 1991
«Con riguardo al decreto di autorizzazione dell'esecutore testamentario alla vendita di un bene dell'eredità (nella specie, bene immobile), l'inosservanza dell'art. 703, quarto comma, c.c., ove fa obbligo della preventiva audizione degli eredi,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12242 del 6 giugno 2011
«L'erede, continuando la personalità del "de cuius", diviene parte del contratto concluso dallo stesso, per cui egli resta vincolato al contenuto del contratto medesimo, ancorché questo non sia stato trascritto. Pertanto, l'opponibilità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3385 del 15 febbraio 2007
«In tema di divisione ereditaria, la cessione a terzi estranei di diritti su singoli beni immobili ereditari non comporta lo scioglimento — neppure parziale - della comunione, in quanto i diritti continuano a fare parte della stessa comunione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22833 del 24 ottobre 2006
«La sentenza che, nel disporre la divisione della comunione, pone a carico di uno dei condividenti l'obbligo di pagamento di un somma di denaro a titolo di conguaglio, persegue il mero effetto di perequazione del valore delle rispettive quote,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9744 del 23 aprile 2010
«I diritti di prelazione e di riscatto previsti dall'art. 732 cod. civ in favore del coerede postulano che l'alienazione compiuta da un altro coerede riguardi la quota ereditaria (o parte di essa) intesa come porzione ideale dell"'universum ius...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15482 del 6 dicembre 2001
«L'art. 732 c.c. riconosce ai partecipanti ad una comunione ereditaria due distinti diritti, lo ius prelationis — in base al quale, perdurando il regime di comunione, se uno dei partecipanti ad essa voglia alienare la propria quota a titolo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8259 del 23 luglio 1993
«Con riguardo alla promessa di vendita da parte di un coerede della propria quota ideale di comproprietà di un bene ereditario indiviso (e non, quindi di una quota materiale concretamente individuata del bene medesimo), che costituisca l'unico bene...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5374 del 11 maggio 1993
«Non è soggetta a retratto l'alienazione di quota effettuata non dal coerede, compartecipe della comunione ereditaria, bensì dal suo successore a titolo universale, potendo ritenersi soggetta a retratto la sola alienazione a titolo oneroso che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8304 del 16 agosto 1990
«Le condizioni per l'esperibilità del retratto successorio ai sensi dell'art. 732 c.c. sussistono quando il coerede vende i diritti di comproprietà su tutti i beni immobili e mobili lasciati dal de cuius, giacché in tal caso è ravvisabile il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5042 del 9 giugno 1987
«Il diritto di prelazione e di riscatto, che è previsto dall'art. 732 c.c. nell'ipotesi di alienazione della quota ereditaria o di frazione di essa, implicante, per la sua efficacia reale, l'ingresso dell'estraneo alla comunione ereditaria che la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4537 del 11 agosto 1982
«Agli effetti di cui all'art. 732 c.c., la «notificazione» al coerede avente diritto a prelazione della proposta di alienazione di quota ereditaria è da ravvisare in qualsiasi forma di comunicazione, anche verbale, che tale coerede riceva...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3470 del 15 febbraio 2010
«Il diritto potestativo di riscatto nei confronti dell'acquirente di quota ereditaria, previsto dall'art. 732 c.c., può essere esercitato in giudizio anche dal difensore, poiché il conferimento del mandato alle liti lo abilita ad esprimere la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5410 del 7 dicembre 1989
«Ai fini della decorrenza del termine per proporre domanda di revocazione della donazione per ingratitudine, allorquando il donatario si è reso colpevole di ingiuria grave (nella specie, adulterio commesso dal coniuge del donante), non è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9310 del 17 aprile 2009
«L'assegnazione della casa familiare ad uno dei coniugi in sede di divorzio è atto che, quando sia opponibile ai terzi, incide sul valore di mercato dell'immobile; ne consegue che, ove si proceda alla divisione giudiziale del medesimo, di proprietà...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4735 del 25 febbraio 2011
«L'assegnazione della casa coniugale disposta sulla base della concorde richiesta dei coniugi in sede di giudizio di separazione, in assenza di figli minori o maggiorenni non autosufficienti, non è opponibile né ai terzi acquirenti, né al coniuge...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12705 del 29 agosto 2003
«Nel caso di assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario, ai sensi degli artt. 155, comma quarto, c.c. – in tema di separazione personale –, e 6, comma sesto, della legge 1 dicembre 1970, n. 898 (come sostituito dall'art. 11 della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11096 del 26 luglio 2002
«Ai sensi dell'art. 6, comma 6, della legge 1 dicembre 1970, n. 898 (nel testo sostituito dall'art. 11 della legge 6 marzo 1987, n. 74), applicabile anche in tema di separazione personale, il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6120 del 6 marzo 2008
«In tema di comunione legale tra coniugi, la previsione normativa contenuta nell'art. 177 lettera a) c.c., secondo la quale entrano a far parte della comunione gli acquisti compiuti dai coniugi anche separatamente durante il matrimonio, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 14237 del 28 ottobre 2000
«Nel caso di acquisto di appartamento ad uso abitativo da parte di uno dei coniugi in regime di comunione legale, l'altro ne diviene comproprietario ex art. 177 c.c. con diritto a fruire delle agevolazioni fiscali contemplate in relazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7060 del 29 novembre 1986
«Nel regime della comunione legale fra i coniugi, tutti i beni, inclusi quelli immobili e quelli mobili iscritti in pubblici registri, che vengano acquistati da uno dei coniugi e destinati all'esercizio d'impresa costituita dopo il matrimonio,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10855 del 5 maggio 2010
«In tema di regime della comunione legale fra i coniugi, la dichiarazione di cui è onerato il coniuge acquirente, ai sensi dell'art. 179, primo comma, lett. f), c.c., al fine di conseguire l'esclusione, dalla comunione, dei beni acquistati con il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22755 del 28 ottobre 2009
«L'azione prevista dall'art. 184 c.c. per l'annullamento degli atti compiuti dal coniuge in comunione legale senza il necessario consenso dell'altro coniuge, in quanto avente ad oggetto l'invalidazione dell'atto di acquisto del terzo per un vizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24061 del 25 settembre 2008
«In tema di regime della comunione legale fra i coniugi, la dichiarazione di cui è onerato il coniuge acquirente, prevista nella lett. f) del primo comma dell'art. 179 c.c., al fine di conseguire l'esclusione, dalla comunione, dei beni acquistati...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2954 del 27 febbraio 2003
«Allorché le espressioni, in ipotesi sconvenienti od offensive, contenute in un atto di causa (nella specie: in un ricorso per cassazione) siano indirizzate al difensore che svolse il proprio patrocinio in favore della parte nel pregresso grado di...»