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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 652 del 9 marzo 1973
«Perché sussistano le molestie di diritto previste dal primo comma dell'art. 1585 c.c. non è indispensabile che il terzo, che pretenda di aver diritto sulla cosa oggetto della locazione, invochi formalmente tale sua pretesa, essendo sufficiente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11345 del 11 maggio 2010
«L'obbligo del conduttore di osservare nell'uso della cosa locata la diligenza del buon padre di famiglia, a norma dell'art. 1587, n. 1, c.c., con il conseguente divieto di effettuare innovazioni che ne mutino la destinazione e la natura, è sempre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10838 del 11 maggio 2007
«L'art. 1587, n. 1, c.c., nel sancire l'obbligo del conduttore di servirsi della cosa locata per l'uso determinato in contratto, implica che il diritto di godimento non è illimitato, ma va esercitato entro l'ambito delle singole e specifiche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4753 del 4 marzo 2005
«Il conduttore d'immobile destinato ad uso non abitativo non ha di regola l'obbligo di usare il bene locato ad eccezione dei casi in cui il contratto abbia ad oggetto una cosa produttiva o un bene il cui uso sia necessario alla sua conservazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10485 del 1 giugno 2004
«L'obbligo del conduttore di osservare nell'uso della cosa locata la diligenza del buon padre di famiglia, a norma dell'art. 1587 n. 1 c.c., con il conseguente divieto di effettuare innovazioni che ne mutino la destinazione e la natura, è sempre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13525 del 11 ottobre 2000
«Posto che il divieto pattizio di abuso, da parte del conduttore, nel godimento della cosa locata mediante alterazioni sia pure parziali della stessa può comportare, in caso di inadempimento ritenuto di non scarsa importanza secondo l'apprezzamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2643 del 13 marzo 1991
«La costruzione, senza il consenso del locatore, di un manufatto sul terreno condotto in locazione integra violazione dell'obbligo del conduttore di usare la cosa con la diligenza del buon padre di famiglia, per l'uso determinato nel contratto o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25136 del 27 novembre 2006
«Il recesso esercitato dal conduttore produce effetti, determinando la cessazione della locazione, dalla scadenza del termine semestrale di preavviso previsto in contratto, e fino a tale termine il conduttore è tenuto a versare i canoni,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8550 del 10 agosto 1999
«Il pagamento in corso di causa dei canoni di locazione scaduti, non esclude la valutazione da parte del giudice del merito della gravità dell'inadempimento del conduttore dedotto con l'intimazione di sfratto, specie quando l'inadempimento sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9160 del 6 settembre 1990
«Nell'ipotesi di vendita dell'immobile locato, il conduttore deve corrispondere il canone all'acquirente dal momento in cui ne sia venuto comunque a conoscenza, anche in mancanza di una formale comunicazione; infatti, la vendita del bene locato non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 369 del 14 gennaio 2000
«Il pagamento a mezzo assegno bancario del canone locatizio è possibile solo se previsto dal contratto o accettato dal locatore. Nel caso in cui il conduttore possa avvalersi di tale mezzo di pagamento, il titolo deve pervenire al domicilio del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24 del 5 gennaio 1981
«L'invio di un titolo di credito improprio, quale un vaglia postale, per effettuare il pagamento del canone di locazione non ha efficacia liberatoria se non venga accettato dal creditore-locatore, sia perché, a norma dell'art. 1277 c.c., i debiti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7772 del 23 aprile 2004
«In tema di locazione, al conduttore non è consentito di astenersi dal versare il canone, ovvero di ridurlo unilateralmente, nel caso in cui si verifichi una riduzione o una diminuzione nel godimento del bene, e ciò anche quando si assume che tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17161 del 3 dicembre 2002
«In tema di locazione di immobili urbani ad uso abitativo, la cosiddetta autoriduzione del canone (e, cioè, il pagamento di questo in misura inferiore a quella convenzionalmente stabilita, per effetto di una unilateralmente asserita esorbitanza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10271 del 16 luglio 2002
«In tema di locazione di immobili urbani per uso diverso da quello abitativo, la cosiddetta autoriduzione del canone (e, cioè, il pagamento di questo in misura inferiore a quella convenzionalmente stabilita) costituisce fatto arbitrario ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12527 del 22 settembre 2000
«In tema di locazione di immobili urbani, il pagamento del canone in misura inferiore a quella convenzionalmente stabilita integra inadempimento grave secondo la valutazione fattane dal legislatore con l'art. 2 del D.L. 30 dicembre 1988, n. 551,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9913 del 7 ottobre 1998
«In tema di locazione di immobili urbani, l'obbligazione principale del conduttore è quella di pagamento del canone nella misura e con le modalità pattuite e non è consentito allo stesso, sino a che non sia stata accertata giudizialmente una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9863 del 5 ottobre 1998
«In tema di locazione di immobili, il pagamento del canone di locazione costituisce la principale e fondamentale obbligazione dei conduttore, al quale non è consentito astenersi dal versare il corrispettivo o di determinare unilateralmente il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1870 del 3 marzo 1997
«È illegittima l'autoriduzione del canone di locazione prima della instaurazione del giudizio per la sua determinazione, ferma la necessità di valutare con particolare riguardo all'interesse del locatore a riceverlo mensilmente, fino alla moratoria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11972 del 17 maggio 2010
«L'art. 1588 c.c., in base al quale il conduttore risponde della perdita e del deterioramento della cosa locata anche se derivante da incendio, qualora non provi che il fatto si sia verificato per causa a lui non imputabile, pone una presunzione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12896 del 4 giugno 2009
«In caso di cessione del contratto di locazione ai sensi dell'artt 36 della legge n. 392 del 1978, qualora il locatore non abbia liberato il cedente, tra quest'ultimo e il cessionario, divenuto successivo conduttore dell'immobile, viene ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11005 del 12 maggio 2006
«La prova della mancanza di colpa per la perdita o il deterioramento della cosa locata, della quale l'art. 1588 c.c. (applicabile anche all'affitto di azienda, in quanto norma generale delle locazioni non incompatibile con la disciplina specifica...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20357 del 21 ottobre 2005
«In materia di responsabilità per esercizio di attività pericolose, considerato che tutte le attività umane contengono in sé un grado più o meno elevato di pericolosità per coloro che le esercitano, occorre sempre distinguere tra pericolosità della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10126 del 2 agosto 2000
«Il primo comma dell'art. 1588 c.c. prevede che il conduttore risponda della perdita e del deterioramento della cosa locata, qualora non provi che siano accaduti per causa a lui non imputabile. La norma, che sostanzialmente riproduce la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2418 del 6 aprile 1983
«La presunzione di colpa posta dall'art. 1588 c.c. a carico del conduttore per il deterioramento o la perdita della cosa locata è applicabile tanto se oggetto della locazione siano beni mobili tanto se oggetto di essa siano beni immobili.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7059 del 21 dicembre 1982
«La presunzione di colpa sancita dall'art. 1588 c.c. a carico del conduttore, in ordine alla perdita o al deterioramento della cosa locata derivanti da incendio, può essere vinta soltanto mediante la dimostrazione che la causa dell'incendio,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13204 del 31 maggio 2010
«Chiunque abbia la disponibilità di fatto di una cosa, in base a titolo non contrario a norme di ordine pubblico, e quindi anche il comodatario, il quale ne ha la detenzione qualificata, può, salvo che non vi ostino specifiche previsioni pattizie,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23721 del 16 settembre 2008
«Qualora, in violazione dell'art. 1590 cod. civ., al momento della riconsegna la cosa locata presenti danni eccedenti il degrado dovuto al normale uso della stessa, incombe al conduttore l'obbligo di risarcire tali danni; pertanto, il locatore può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11189 del 15 maggio 2007
«L'obbligazione di restituire la cosa locata secondo le condizioni stabilite dall'art. 1590, comma primo, c.c. pur avendo natura contrattuale, non ha carattere sinallagmatico, ma consegue alla natura propria della locazione (che si configura come...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19652 del 1 ottobre 2004
«In tema di locazione, al fine di individuare quale sia il contenuto dell'obbligazione del conduttore di riconsegnare la cosa locata nello stesso stato in cui l'ha ricevuta e del dovere di diligenza che deve osservare nell'uso del bene locato; ha...»