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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 227 del 17 gennaio 1977
««Spese condominiali necessarie» sono le erogazioni destinate ad assicurare alle cose comuni la destinazione ed il servizio che debbono realizzare e costituenti le finalità del condominio, come le riparazioni per manutenzione ordinaria o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 641 del 17 gennaio 2003
«Alla stregua della stessa lettera dell'art. 1123 c.c., la disciplina legale della ripartizione delle spese per la conservazione ed il godimento delle parti comuni dell'edificio è, in linea di principio, derogabile, con la conseguenza che deve...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7077 del 22 giugno 1995
«In tema di condominio di edifici il principio di proporzionalità tra spese ed uso di cui al secondo comma dell'art. 1123 c.c., secondo cui (salva contraria convenzione) le spese per la conservazione ed il godimento delle parti comuni dell'edificio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11423 del 27 novembre 1990
«In tema di condominio negli edifici le parti dell'edificio — muri e tetti (art. 1117 n. 1 c.c.) — ovvero le opere ed i manufatti — fognature, canali di scarico e simili (art. 1117 n. 3 c.c.) — deputati a preservare l'edificio condominiale dagli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12013 del 1 luglio 2004
«In tema di spese necessarie per la conservazione e il godimento delle parti comuni, poiché l'obbligo di ciascun condomino di contribuirvi insorge nel momento in cui si rende necessario provvedere ai lavori che giustificano la spesa, e non quando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6323 del 18 aprile 2003
«In tema di spese necessarie per la conservazione e il godimento delle parti comuni, che costituiscono l'oggetto di un'obbligazione propter rem, in quanto conseguenza della contitolarità del diritto reale su beni e servizi comuni,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8530 del 27 settembre 1996
«L'amministratore cessato dall'incarico può chiedere il rimborso delle somme da lui anticipate per la gestione condominiale sia nei confronti del condominio legalmente rappresentato dal nuovo amministratore (dovendosi considerare attinente alle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2946 del 14 febbraio 2005
«In tema di condominio, poiché, le spese di riscaldamento delle parti comuni, avendo ad oggetto il godimento della cosa comune, rientrano fra quelle generali, è applicabile il criterio di riparto stabilito dal primo comma dell'art. 1123 c.c. con...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10492 del 26 novembre 1996
«L'obbligo del condomino di contribuire alle spese necessarie alla conservazione ed al godimento delle parti comuni dell'edificio, alla prestazione dei servizi nell'interesse comune e alle innovazioni deliberate dalla maggioranza trova la sua fonte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8657 del 3 ottobre 1996
«All'assemblea dei condomini, nell'ambito delle attribuzioni concernenti la gestione delle cose, degli impianti e dei servizi comuni previste dall'art. 1135 n. 2 c.c., deve riconoscersi la competenza a modificare, in via provvisoria, tabelle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2018 del 19 febbraio 1993
«In tema di condominio di edifici, la disposizione dell'art. 1124 c.c. concernente la ripartizione fra i condomini delle spese di manutenzione delle scale, come la norma di regolamento condominiale che vi si conformi, riguarda le spese relative...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3386 del 23 marzo 1995
«La sostituzione del solaio esistente fra due piani sovrapposti di un edificio deve realizzarsi, trattandosi di bene in comproprietà, senza menomazioni del godimento di entrambi i proprietari sulla cosa o sulla proprietà esclusiva di ciascuno di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 426 del 21 gennaio 1988
«La domanda rivolta a denunciare l'illegittimità della sopraelevazione dell'ultimo piano di edificio condominiale, per violazione dell'art. 1127 secondo comma c.c. o di norme convenzionali (come quelle del regolamento condominiale di tipo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4009 del 11 giugno 1983
«Il proprietario dell'ultimo piano di edificio condominiale, in mancanza del consenso degli altri partecipanti, non può sottrarsi al divieto di sopraelevazioni non consentite dalle condizioni statiche del fabbricato (art. 1127 secondo comma c.c.),...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4093 del 7 dicembre 1974
«L'indennità a carico di chi sopraeleva trova la sua ragione giustificativa nell'utilizzazione della colonna d'aria, corrispondente alla proiezione in altezza, e cioè in senso verticale, del suolo su cui è costruito l'edificio, nonché del godimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10144 del 19 novembre 1996
«Tra le incombenze spettanti all'amministratore del condominio ai sensi dell'art.1130 n. 2 c.c. rientra la vigilanza sulla regolarità dei servizi comuni anche per quanto attiene alle interferenze con i singoli appartamenti nonché il dovere di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5076 del 23 luglio 1983
«In tema di condominio degli edifici, il dovere dell'amministratore, ai sensi dell'art. 1130, n. 2 c.c., di controllare e disciplinare il godimento di locali comuni (nella specie, locali destinati ad alloggio del portiere dopo la soppressione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13164 del 25 ottobre 2001
«Il regolamento di condominio predisposto dall'originario unico proprietario dell'intero edificio, ove sia accettato dagli iniziali acquirenti dei singoli appartamenti e regolarmente trascritto nei registri immobiliari, assume carattere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9378 del 24 settembre 1997
«L'amministratore del condominio è legittimato senza la necessità di una specifica autorizzazione assembleare ad agire in giudizio nei confronti dei singoli condomini e di terzi al fine di: a) eseguire le deliberazioni dell'assemblea del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3858 del 5 settembre 1989
«La deliberazione dell'assemblea condominiale, con la quale venga autorizzato l'uso di un bene comune in modo incompatibile con l'utilizzazione ed il godimento di parti dell'edificio di proprietà di un singolo condomino, è illegittima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5709 del 27 giugno 1987
«La nomina del presidente e del segretario dell'assemblea di condominio non è prescritta da alcuna norma a pena di nullità, essendo sufficiente, per la validità delle deliberazioni, la maggioranza richiesta dalla legge. Pertanto, la mancata nomina...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3463 del 21 ottobre 1975
«Le spese impreviste e straordinarie, rispondono all'esigenza della gestione condominiale e rientrano nel più ampio ambito oggettivo delle spese occorrenti per il godimento e la conservazione delle parti comuni dell'edificio. È pertanto consentito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 985 del 4 giugno 1999
«Tutti i condomini hanno diritto di esser convocati per partecipare alle delibere dell'assemblea, pur se, in mancanza di attribuzioni di quote millesimali alle unità immobiliari di cui sono titolari, non sussiste il loro obbligo nella ripartizione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1898 del 13 maggio 1977
«L'accordo di tutti i condomini che, anche imponendo divieti (nella specie proibizione di occupare temporaneamente le parti comuni dell'edificio), tenda ad assicurare ai condomini stessi un migliore e più funzionale godimento delle cose e dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1890 del 21 febbraio 1995
«In materia di condominio negli edifici, al potere dell'assemblea del condominio di deliberare, nelle forme e con le maggioranze prescritte, l'esecuzione delle opere necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni e per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9641 del 27 aprile 2006
«Ben può il giudice rilevare di ufficio la nullità quando, come nella specie, si controverta in ordine alla applicazione di atti (delibera d'assemblea di condominio) posta a fondamento della richiesta di decreto ingiuntivo, la cui validità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12291 del 7 giugno 2011
«Il regolamento di condominio di natura contrattuale è, in ogni caso, un atto di produzione privata, anche nei suoi effetti tipicamente regolamentari, cioè incidenti sulle modalità di godimento delle parti comuni dell'edificio; ne consegue che, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13632 del 4 giugno 2010
«In tema di comunione, il regolamento avente ad oggetto l'ordinaria amministrazione e il miglior godimento della cosa comune non ha natura contrattuale, costituendo espressione delle attribuzioni dell'assemblea, e, come tale, seppure sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1558 del 28 gennaio 2004
«In materia di condominio negli edifici, ai fini dell'adozione della delibera assembleare avente ad oggetto la ricognizione della vigenza e vincolatività di una disposizione del regolamento condominiale non è richiesta l'unanimità dei consensi.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6768 del 15 giugno 1991
«Le norme dei regolamenti condominiali che, al fine di assicurare ai condomini un godimento pieno e tranquillo, sia delle unità immobiliari di proprietà esclusiva, sia delle parti comuni dell'edificio, pongono limitazioni all'uso di esse, riducendo...»