-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3483 del 26 aprile 1990
«In tema di condominio degli edifici, la presunzione di comunione, di cui all'art. 1117 c.c., opera anche con riguardo a cose oggettivamente e stabilmente destinate al servizio di edifici vicini autonomi, insistenti su un'area appartenente ai...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9619 del 23 dicembre 1987
«Perché si configuri l'accessione invertita, di cui all'art. 938 c.c., è necessario: a) che nella costruzione d'un edificio il costruttore abbia sconfinato, occupando con le fabbriche, oltre al proprio terreno, una porzione del fondo attiguo; b)...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6597 del 11 novembre 1986
«La c.d. accessione invertita, disciplinata dall'art. 938 c.c.; presuppone l'occupazione, in buona fede, di una mera «porzione» del fondo altrui, da parte del proprietario costruttore sul fondo attiguo, onde non può trovare applicazione nella...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4569 del 27 agosto 1985
«La disciplina dell'art. 938 c.c. (sulla cosiddetta accessione invertita) trova applicazione nell'ipotesi in cui la costruzione dell'edificio abbia comportato l'occupazione in buona fede della porzione di un fondo attiguo di proprietà di altri, non...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6410 del 6 dicembre 1984
«La disposizione dell'art. 938 c.c., avendo carattere eccezionale in quanto derogatrice del principio generale quod inaedificatur solo cedit , non è suscettibile di applicazione al di là della ipotesi, in essa contemplata, di occupazione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12230 del 19 agosto 2002
«Il requisito della buona fede del costruttore, ai fini della declaratoria dell'accessione invertita ex art. 938 c.c., deve sussistere solo nel momento iniziale, in cui nell'effettuare la costruzione di un edificio il costruttore operi...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3492 del 4 agosto 1977
«L'opposizione del proprietario del fondo, proposta prima della occupazione di esso da costruzione altrui, oltre a escludere la buona fede del costruttore fa venir meno uno degli elementi costitutivi della fattispecie legale della cosiddetta...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7269 del 6 dicembre 1983
«La normativa dell'art. 938 c.c. presuppone un'occupazione parziale del fondo attiguo nell'esecuzione di una costruzione su fondo proprio e non anche una costruzione interamente eseguita nell'altrui proprietà, e quindi non può trovare applicazione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2746 del 12 maggio 1979
«Nell'ipotesi in cui, nella costruzione di un edificio, si occupi in buona fede una porzione del fondo attiguo, qualora manchino o non siano provati i presupposti di legge richiesti dall'art. 938 c.c. o non sia chiesta dal costruttore l'accessione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2748 del 6 giugno 1989
«In tema di accessione invertita, ai fini della decorrenza del termine di tre mesi di cui all'art. 938 c.c., per «inizio» della costruzione deve intendersi — coerentemente alla ratio della norma in esame, che è quella di consentire al...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3043 del 15 novembre 1973
«Il termine di tre mesi per l'opposizione concesso al proprietario del fondo attiguo di cui sia occupata in buona fede una porzione dal costruttore dell'edificio, decorre dalla data dell'effettivo inizio della costruzione e non è richiesta la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4366 del 12 maggio 1987
«La dichiarazione di opposizione prevista dall'art. 938 c.c. — quale mezzo di cui viene onerato il proprietario se vuole evitare che il giudice possa attribuire, a chi abbia occupato in buona fede con la propria costruzione una porzione del fondo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1944 del 29 marzo 1982
«In tema di accessione invertita, non può essere fatto obbligo al costruttore di fornire la prova del fatto negativo costituito dalla mancanza di una tempestiva opposizione del proprietario del fondo parzialmente occupato (da proporsi entro tre...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6192 del 22 ottobre 1986
«Nel caso di occupazione di una porzione di fondo attiguo con la costruzione di edificio, la facoltà di chiedere la cosiddetta accessione invertita, in presenza dei requisiti fissati dall'art. 938 c.c., ivi inclusa la buona fede del costruttore,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1658 del 4 marzo 1996
«Il proprietario del fondo ceduto in locazione ad un terzo estende il suo possesso anche alla superficie che via via si aggiunge al (suo) fondo per effetto di alluvione, con la conseguenza che il conduttore, il quale estende alla superficie che...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 232 del 15 gennaio 1987
«Qualora un terreno abbandonato da un corso d'acqua perda la qualità di bene demaniale e venga acquistato a titolo originario dal proprietario del fondo rivierasco, ai sensi dell'art. 942 c.c., la successiva riacquisizione di detto bene, per...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15006 del 21 novembre 2000
«Il fenomeno dell'inalveamento e quello dell'inondazione differiscono profondamente perché il primo, che è fenomeno definitivo e stabile, ancorché non irreversibile, comporta l'estinzione del diritto di proprietà privata sul fondo inalveato, questo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3568 del 12 marzo 2002
«In tema di azione di rivendicazione, ai fini della prova dell'estensione della proprietà, non è decisiva la superficie indicata nell'atto di compravendita, poiché l'estensione del fondo va determinata in base ai confini menzionati nel contratto,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16094 del 27 ottobre 2003
«Al di fuori dell'ipotesi della rivendicazione per la quale l'art. 948 c.c. prevede un regime probatorio rigoroso, la proprietà può essere provata, come tutti i fatti, anche con presunzioni e quindi anche attraverso il ricorso alle risultanze...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13710 del 22 giugno 2011
«La "actio negatoria servitutis" ha come essenziale presupposto la sussistenza di altrui pretese sul bene immobile, non potendo essere esercitata in presenza di turbative o molestie che non si sostanzino in una pretesa di diritto sulla cosa. Ne...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3389 del 11 febbraio 2009
«L'«actio negatoria servitutis» non è esercitabile dal proprietario quando, pur verificandosi una molestia o turbamento del possesso o godimento del bene, la turbativa non si sostanzi in una pretesa di diritto sulla cosa, in tal caso essendo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2487 del 1 luglio 1976
«Nell'actio negatoria servitutis, la qualità di proprietario del fondo, in ordine al quale si nega l'esistenza della servitù, costituisce presupposto essenziale della legittimazione ad agire.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 781 del 8 febbraio 1989
«L'interesse a proporre l'actio negatoria servitutis sorge allorquando venga posta in essere dal terzo un'attività implicante in concreto l'esercizio, che si assume abusivo, di una servitù a carico del fondo di proprietà di colui che agisce,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16495 del 5 agosto 2005
«In tema di azioni a difesa della proprietà, costituisce actio negatoria servitutis non solo la domanda diretta all'accertamento dell'inesistenza della pretesa servitù ma anche quella volta alla eliminazione della situazione antigiuridica posta...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1599 del 9 febbraio 1993
«Nel caso in cui uno dei comproprietari di un fondo esegua delle opere su un fondo confinante di sua esclusiva proprietà i rapporti tra i due fondi ed i limiti dei relativi diritti di proprietà non sono disciplinati dai principi che regolano la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 646 del 31 gennaio 1985
«La negatoria servitutis è diretta non solo all'accertamento dell'inesistenza della pretesa servitù, ma anche al conseguimento della cessazione della situazione antigiuridica posta in essere dal vicino, al fine di ottenere la libertà del fondo....»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3637 del 15 giugno 1982
«La domanda di rimozione di una conduttura idrica, che l'attore assume essere stata abusivamente installata sul proprio fondo da parte del proprietario di un fondo vicino, anche se accompagnata da richieste risarcitorie, va qualificata actio...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3245 del 4 ottobre 1976
«In tema di negatoria servitutis, l'azione tendente a far dichiarare la libertà del fondo dell'attore non muta qualificazione per il fatto che il convenuto opponga, in via di eccezione, di essere comproprietario del fondo stesso, rendendo così...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1523 del 4 aprile 1978
«Come le limitazioni legali della proprietà sono essenzialmente diverse dalle servitù prediali così l'azione di chi tende alla affermazione di tali limitazioni a carico della proprietà del vicino — il quale le ha, di fatto, trasgredite pur senza...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12233 del 19 agosto 2002
«L'azione negatoria servitutis tende alla negazione di qualsiasi diritto, anche dominicale, affermato dal terzo sulla cosa dell'attore, e dunque non soltanto all'accertamento dell'inesistenza della pretesa servitù, ma anche al conseguimento della...»