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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1926 del 21 giugno 2000
«...o. Alla curatela fallimentare, che ha un compito esclusivamente gestionale e mirato al soddisfacimento dei creditori, non si attaglia pertanto il concetto di appartenenza. Ne consegue la legittimità del sequestro preventivo disposto sui beni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37750 del 22 ottobre 2010
«Integra il delitto di peculato la condotta del curatore che si appropri dei beni di una società fallita, dei quali abbia il possesso in ragione del suo incarico, isolandoli dal patrimonio fallimentare e spostandoli dal luogo in cui sono custoditi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41339 del 18 dicembre 2006
«Integra il delitto di cui all'art. 322, comma quarto, c.p. (istigazione alla corruzione attiva propria) — e non quello di cui all'art. 228 L. fall. (interesse privato del curatore negli atti del fallimento) — la condotta del pubblico ufficiale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34519 del 8 agosto 2013
«Non integra il delitto di turbata libertà degli incanti l'attività intimidatoria posta in essere nei confronti del curatore fallimentare al fine di impedire la vendita di beni di una società fallita, non essendo quest'ultimo, ma il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47296 del 10 dicembre 2003
«...mantiene le sue funzioni fino a quando non subentra l'amministrazione fallimentare (ovvero fino all'apposizione dei sigilli o, in difetto, finché il curatore fallimentare non redige l'inventario dei beni, prendendo in consegna i beni sequestrati).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7227 del 24 giugno 1992
«Nei reati di falso in atti la punibilità è esclusa solo nel caso di grossolana falsificazione, immediatamente riconoscibile da chiunque. (Nella specie, relativa ad alterazione di richieste di emissione di assegni e a formazione di falsi mandati di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24015 del 23 giugno 2010
«Integra il delitto di falso ideologico in atto pubblico la falsificazione delle cedole che documentano la vendita da parte del curatore delle armi esistenti nell'attivo fallimentare, perché hanno natura di atto pubblico.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13767 del 3 luglio 2015
«L'azione revocatoria fallimentare avente ad oggetto un pagamento, ai sensi dell'art. 67 della legge fall., mira ad ottenere la reintegrazione della garanzia patrimoniale del debitore fallito, che si realizza qualora il corrispondente importo sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3885 del 27 gennaio 2015
«È utilizzabile, quale prova a carico dell'imputato, anche la testimonianza indiretta del curatore fallimentare sulle dichiarazioni accusatorie resegli da un coimputato non comparso al dibattimento, e trasfuse dallo stesso curatore nella relazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7384 del 14 aprile 2016
«...ed a tale notificazione deve considerarsi equipollente quella operata dal curatore fallimentare, anch'essa idonea a permettere alla parte di conoscere compiutamente le ragioni e l'esito del reclamo, al fine di valutarne la ricorribilità.»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 14844 del 15 luglio 2015
«Sono devolute alla competenza del tribunale fallimentare, ai sensi dell'art. 24 legge fall., le controversie che traggano origine o fondamento nel fallimento, rientrando tra queste anche le azioni del curatore volte a far dichiarare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15951 del 16 aprile 2015
«...non è pubblico ufficiale, poiché ad esso, a differenza di altre figure soggettive, quali quelle del curatore, del commissario giudiziale e del commissario liquidatore, la legislazione fallimentare non attribuisce espressamente tale qualifica.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20090 del 14 maggio 2015
«Le dichiarazioni assunte dal curatore fallimentare e trasfuse nella relazione redatta ai sensi dell'art. 33 l. fall., se rese da un indagato o da un imputato di reato connesso o collegato nel medesimo procedimento o in separato procedimento,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12893 del 1 giugno 2007
«La dichiarazione di fallimento non comporta il venir meno dell'impresa, ma solo la perdita della legittimazione sostanziale e processuale da parte del suo titolare, nella cui posizione subentra il curatore fallimentare: pertanto gli atti del...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 9951 del 23 giugno 2003
«L'accertamento fiscale avente ad oggetto obbligazioni tributarie i cui presupposti siano maturati prima della dichiarazione di fallimento del contribuente, ovvero nel periodo d'imposta in cui tale dichiarazione è intervenuta, ove sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18175 del 16 agosto 2006
«Il giuramento suppletorio, così come quello decisorio e l'interrogatorio formale, anche se il curatore fallimentare non si opponga, non possono essere deferiti al fallito che nel giudizio di merito non abbia conservato la veste di parte (nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11854 del 9 giugno 2015
«La pubblica funzione svolta dal curatore fallimentare nell'ambito dell'amministrazione della giustizia esclude che possa configurarsi un contrasto di interessi tra lo stesso ed il fallito, sicchè quest'ultimo, una volta tornato "in bonis", potrà...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22277 del 26 ottobre 2011
«L'accertamento fiscale avente ad oggetto obbligazioni tributarie i cui presupposti siano maturati prima della dichiarazione di fallimento del contribuente ovvero nel periodo d'imposta in cui tale dichiarazione è intervenuta, ove sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20285 del 27 settembre 2010
«In tema di processo instaurato dal minore legalmente rappresentato dal genitore esercente la potestà parentale, al raggiungimento della maggiore età da parte del rappresentato che venga successivamente dichiarato fallito, con conseguente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18223 del 21 dicembre 2002
«Il principio del concorso formale, sancito dall'art. 52 legge fall., secondo cui ogni credito, anche se munito di diritto di prelazione, deve essere accertato secondo le norme sulla verificazione dello stato passivo, non esclude che, nel giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17524 del 1 settembre 2004
«In tema di revocatoria fallimentare, la legge in nessun caso richiede l'accertamento di un'effettiva incidenza dell'atto che ne è oggetto sulla par condicio creditorum sicché è evidente che la funzione dell'azione revocatoria fallimentare è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16905 del 11 novembre 2003
«Il vittorioso esperimento dell'azione revocatoria da parte del curatore fallimentare rispetto ad un contratto di locazione stipulato in epoca antecedente al fallimento non incide sulle prestazioni effettuate anteriormente alla data della domanda...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 437 del 15 giugno 2000
«In ipotesi di vittorioso esperimento della revocatoria fallimentare relativa ad un pagamento eseguito dal fallito nel «periodo sospetto», l'obbligazione restitutoria dell'accipiens soccombente in revocatoria ha natura di debito di valuta e non di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22544 del 5 novembre 2010
«La risoluzione del conflitto positivo di competenza (territoriale) tra due tribunali fallimentari e la conseguente individuazione, quale giudice competente, di un tribunale diverso da quello che per primo ha dichiarato il fallimento, non comporta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 893 del 17 gennaio 2008
«Nel caso di contestuale proposizione da parte del curatore fallimentare di azione revocatoria ex art. 67 legge fall. avente ad oggetto la concessione di ipoteca iscritta contro il debitore prima della sua ammissione alla procedura di concordato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5265 del 7 marzo 2007
«In tema di revocatoria fallimentare, l'efficacia della sentenza penale di assoluzione è disciplinata dall'art. 652 c.p.p. - sull'efficacia del giudicato penale nel giudizio civile di danno, cui è equiparabile l'azione revocatoria - secondo il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2692 del 7 febbraio 2007
«Con riferimento ad un'azione revocatoria fallimentare, promossa dal curatore di un fallimento aperto in Italia nei confronti di una banca straniera (nella specie, avente sede nella Repubblica di San Marino) in relazione alla avvenuta costituzione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17706 del 4 agosto 2006
«L'azione revocatoria fallimentare esercitata dal curatore nei confronti di uno straniero (nella specie società di nazionalità tedesca ed avente sede in Germania) è disciplinata dalla legge che regola la procedura concorsuale, e non da quella che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10432 del 18 maggio 2005
«Al fine di vincere la presunzione semplice di conoscenza dello stato d'insolvenza posta dal primo comma dell'art. 67 della legge fallimentare a favore del curatore, l'onere della prova contraria gravante sul convenuto in revocatoria non ha...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24051 del 10 novembre 2006
«Nell'azione proposta ex art. 67, primo comma, legge fall., dal curatore fallimentare per la revoca della vendita di un appartamento di proprietà della società poi fallita, è escluso il litisconsorzio necessario in causa del coniuge...»