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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3402 del 5 marzo 2012
«Ai fini della prededucibilità dei crediti nel fallimento, il necessario collegamento occasionale o funzionale con la procedura concorsuale, ora menzionato dall'art. 111 legge fall., va inteso non soltanto con riferimento al nesso tra l'insorgere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7308 del 26 marzo 2007
«Nel caso di responsabilità solidale tra coobbligati si verte in una ipotesi di causa scindibile (prevista dall'art. 332 c.p.c.), cosicché l'appello proposto da uno soltanto dei condannati in solido non impedisce il passaggio in giudicato della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1823 del 16 febbraio 2000
«In tema di reato di frode di pubbliche forniture, l'espressione «Commette frode», contenuta nell'art. 356 c.p., non allude necessariamente a un comportamento subdolo o artificioso, ma si riferisce a ogni violazione contrattuale, a prescindere dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32512 del 26 luglio 2004
«In tema di appalti e forniture pubbliche, costituisce reato ai sensi dell'art. 356 c.p. la violazione del dovere civilistico di buona fede nella esecuzione delle obbligazioni e del contratto di cui agli artt. 1175 e 1375 c.c. Tale ipotesi ricorre...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11679 del 21 agosto 1990
«La falsificazione di bolle di consegna relative alla merce fornita da un appaltatore ad un istituto carcerario integra il delitto di falsità in scrittura privata»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20557 del 30 settembre 2014
«In tema di risarcimento danni per l'esecuzione di lavori su parti comuni di un edificio condominiale, poiché il condominio è un ente di gestione privo di personalità giuridica distinta da quella dei singoli condomini, il condòmino che ritenga di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1174 del 28 gennaio 1999
«Ai fini della sussistenza della fattispecie criminosa del reato di inadempimento di contratti di pubbliche forniture di cui all'art. 355 c.p., l'appaltatore non può giustificare il suo inadempimento adducendo il fatto che la pubblica...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1806 del 13 settembre 1993
«Anche alla stregua della nozione fornita dall'art. 17 della L. 26 aprile 1990, n. 86, che ha sostituito l'art. 357 c.p., deve considerarsi pubblico ufficiale il presidente di una società per azioni concessionaria di autostrade nell'esercizio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38846 del 20 novembre 2002
«È atto pubblico, nel caso di opere commissionate dalla pubblica amministrazione, il registro contabile dei lavori di appalto, in quanto documento tenuto dal direttore dei lavori circa i fatti di cui forma attestazione in vista del conto finale e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16690 del 8 aprile 2004
«In tema di falso ideologico, non integra la fattispecie criminosa di cui all'art. 479 c.p. la condotta del direttore dei lavori che falsifichi, in concorso con il geometra dell'Ufficio tecnico comunale, i verbali di sopralluogo necessari per il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23320 del 19 maggio 2004
«In tema di appalto di opere pubbliche, il verbale di consegna dei lavori di cui all'art. 10 D.P.R. 16 luglio 1962, n. 1063 costituisce l'atto con cui la P.A. pone l'appaltatore in condizione di dare inizio all'opera, postulando pertanto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14731 del 29 dicembre 1999
«Integra il delitto di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici la falsa attestazione contenuta in uno stato avanzamento lavori (qualora detti lavori siano stati appaltati da un ente pubblico); invero, da un lato, il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35823 del 3 ottobre 2001
«In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro e di reati colposi conseguenti all'inosservanza delle relative norme, la responsabilità del committente o di chi lo rappresenta si configura a condizione che egli si ingerisca nell'organizzazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3516 del 30 gennaio 2001
«Il committente risponde penalmente degli eventi dannosi subiti dai dipendenti dell'appaltatore quando si sia ingerito nell'esecuzione dell'opera mediante una condotta che abbia determinato o concorso a determinare l'inosservanza di norme di legge,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10436 del 18 novembre 1997
«In tema di subappalto, qualora il committente, accertandosi della capacità tecnica e professionale dell'appaltatore, apprenda che questi è tecnicamente affidabile, è senz'altro autorizzato a ritenere che l'adeguatezza tecnica sia anche adeguatezza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 106 del 5 gennaio 1996
«In caso di cessione di lavori in appalto, non possono assumere rilievo, agli effetti dell'osservanza delle norme antinfortunistiche, le clausole di trasferimento del rischio e del conseguente onere di tutela della sicurezza dei lavoratori dal...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3338 del 18 marzo 1994
«In tema di prevenzione di infortuni sul lavoro, l'appaltatore non è responsabile dell'evento verificatosi quando, avendo subappaltato i lavori, si astenga in concreto dall'interessarsi della loro esecuzione.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2502 del 25 febbraio 1994
«Il contratto di appalto importa che del rispetto delle norme antinfortunistiche risponda, di norma, l'appaltatore, spettando a costui, per l'esecuzione dell'opera avuta in appalto, l'organizzazione del lavoro e, nell'ambito di questa, la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1992 del 18 febbraio 1994
«In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, l'imprenditore principale, il quale si è avvalso di altra impresa per realizzare l'opera in cooperazione, ha sempre il dovere di provvedere alle misure a tutela dei lavoratori. L'obbligo di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8134 del 21 luglio 1992
«In materia di omicidio colposo per infortunio sul lavoro, il committente è corresponsabile con l'appaltatore o col direttore dei lavori, qualora l'evento si colleghi causalmente anche alla sua colposa azione od omissione. Ciò, avviene sia quando...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12348 del 20 marzo 2008
«In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, qualora il lavoratore presti la propria attività in esecuzione di un contratto d'appalto o di un contratto d'opera, non per questo viene meno la responsabilità del committente per gli infortuni...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3483 del 5 aprile 1996
«Beneficiari delle norme di tutela della sicurezza del lavoro sono, oltre i lavoratori dipendenti, i soci di cooperative di lavoro. Il presidente e legale rappresentante di una cooperativa di lavoro, pertanto, deve essere considerato destinatario...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18799 del 8 maggio 2008
«Non integra il delitto di diffamazione la condotta di colui che, in qualità di sindaco di un Comune, indirizzi una missiva al presidente della Provincia committente del servizio di pulizia delle strade definendo il servizio svolto dall'appaltatore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13405 del 30 giugno 2015
«Qualora l'appaltatore, in corso d'opera, chieda la risoluzione del contratto per inadempimento del committente ed il "pagamento del prezzo" dei lavori già eseguiti, la sentenza del giudice del merito, la quale, riconosciuta la fondatezza della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17946 del 1 luglio 2008
«Le anticipazioni all'appaltatore di opere pubbliche, previste dalla dall'art. 12 del R.D. 18 novembre 1923, n. 2440 (come modificato dall'art. 2 del D.P.R. 30 giugno 1972, n. 627 ) e successivamente dall'art. 3 della legge 10 dicembre 1981, n....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19604 del 30 settembre 2016
«La perdita di "chance" costituisce un danno patrimoniale risarcibile, quale danno emergente, qualora sussista un pregiudizio certo (anche se non nel suo ammontare) consistente nella perdita di una possibilità attuale ed esige la prova, anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7961 del 20 aprile 2016
«Il contratto di appalto per la costruzione di un'opera senza la concessione edilizia è nullo, ai sensi degli artt. 1346 e 1418 c.c., per illiceità dell'oggetto, sicché non è suscettibile di convalida stante il disposto di cui all'art. 1423 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17959 del 13 settembre 2016
«Il potere del giudice di determinare il corrispettivo dell'appalto ex art. 1657 c.c. se le parti non ne abbiano pattuito la misura, né stabilito il modo per calcolarlo, e sempre che non possa farsi riferimento alle tariffe esistenti ed agli usi, è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23071 del 11 novembre 2016
«In materia di appalto di opere pubbliche, il diritto dell'appaltatore alla revisione dei prezzi, sia con riguardo al "quantum" della revisione, sia con riguardo alla responsabilità dell'amministrazione per interessi ed eventuale maggior danno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15029 del 21 luglio 2016
«Il divieto della "revisione dei prezzi" e l'obbligatorietà del "prezzo chiuso", da considerarsi principi regolatori degli appalti pubblici, sono ispirati a parametri di contemperamento tra diritti dell'appaltatore ed esigenze del committente...»