-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1626 del 26 gennaio 2006
«La litispendenza, che essendo rilevabile anche d'ufficio in ogni stato e grado del processo può essere pronunciata anche nel giudizio di cassazione, presuppone la contemporanea ed effettiva pendenza della stessa causa dinanzi a giudici diversi, e...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14557 del 30 luglio 2004
«Il fenomeno della litispendenza e l'operatività del principio della prevenzione, di cui all'art. 39 c.p.c., sono configurabili con riferimento a procedimenti pendenti dinanzi a giudici parimenti muniti di competenza e non anche, pertanto, in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1302 del 26 gennaio 2004
«La litispendenza è un rapporto tra due o più cause - e non tra più procedimenti - che consente di individuare il giudice competente in base al criterio della prevenzione, qualora tra esse vi sia identità di causa pretendi, di petitum ed esse...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 792 del 19 gennaio 2001
«Ai fini del giudizio sulla litispendenza, l'identità delle cause può essere desunta dai limiti oggettivi del potenziale giudicato, nel senso che tale identità deve essere riconosciuta quando il bene della vita attribuibile ad una parte nei...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11404 del 30 agosto 2000
«Il fenomeno della litispendenza e l'operatività del principio della prevenzione, di cui all'art. 39 c.p.c., sono configurabili con riferimento a procedimenti pendenti dinanzi ai giudici parimenti muniti di competenza e non anche, pertanto, in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2064 del 10 marzo 1999
«Il principio del “ne bis in idem”, posto dall'art. 39 c.p.c., che è norma di ordine pubblico processuale, determina l'improcedibilità del processo che nasca dalla indebita reiterazione di controversia già in corso, imponendo la cancellazione dal...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 568 del 22 gennaio 1999
«La litispendenza è data dalla contemporanea pendenza di due cause identiche, oltre che nelle parti, anche nel petitum e nella causa petendi, e non già solo nelle questioni di diritto che debbono essere risolte dal giudice per pervenire alla...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 282 del 15 gennaio 1996
«A norma dell'art. 39, comma 1, c.p.c., ricorre la litispendenza quando fra due (o più) giudizi sussista identità oltre che dei soggetti, anche del petitum (inteso come bene della vita del quale si chieda la tutela) e della causa petendi (intesa...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5243 del 6 ottobre 1981
«La litispendenza, ai sensi ed agli effetti dell'art. 39 c.p.c., si riferisce alla proposizione della stessa causa davanti a giudici diversi nell'ambito della giurisdizione ordinaria, e, pertanto, non può valere ad introdurre deroghe ai criteri di...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15905 del 13 luglio 2006
«Ai sensi dell'art. 39, secondo comma, c.p.c., il giudice che ravvisi la continenza tra una causa propostagli ed altra precedentemente instaurata dinanzi a un giudice diverso deve verificare la competenza (per materia, territorio, derogabile e...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18819 del 17 settembre 2004
«In tema di continenza di cause, le norme dettate dall'art. 39 c.p.c. non operano sia con riguardo a cause pendenti in gradi diversi che nella ipotesi in cui la causa preveniente sia già in fase di decisione.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12995 del 6 settembre 2002
«La nozione di continenza di causa ai sensi dell'art. 39 c.p.c. comprende anche quelle situazioni caratterizzate dalla pendenza di cause in cui le questioni dedotte con la domanda, ed anche con le eccezioni, anteriormente proposte, e da risolvere...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2077 del 10 marzo 1999
«La continenza, agli effetti dell'art. 39 c.p.c., ricorre quando due cause pendenti contemporaneamente innanzi a giudici diversi abbiano identità di soggetti e di titoli con una diversità solo quantitativa di “petitum” ovvero quando una di esse...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2268 del 14 marzo 1997
«Il giudice che ravvisa la continenza tra una causa propostagli ed altra precedentemente instaurata dinanzi ad un giudice diverso (art. 39 secondo comma c.p.c.), deve verificare se sussiste la competenza di quest'ultimo limitatamente alla causa da...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2803 del 23 marzo 1994
«Nella nozione di continenza di cause (in relazione alla quale il giudice successivamente adito deve verificare, ai sensi dell'art. 39, secondo comma, c.p.c., se la controversia propostagli rientri nella sua competenza o in quella del giudice adito...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1963 del 26 febbraio 1994
«La continenza, come la litispendenza, presuppone la simultaneità dell'esercizio della funzione giurisdizionale da parte di giudici diversi in ordine allo stesso oggetto e fra le stesse parti, sicché non può essere configurata tra un procedimento...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 6511 del 26 aprile 2012
«Nel caso di continenza tra una causa introdotta col rito ordinario ed una introdotta col rito monitorio, ai fini dell'individuazione del giudice preventivamente adìto, il giudizio introdotto con ricorso per decreto ingiuntivo deve ritenersi...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10073 del 25 giugno 2003
«La pendenza della lite è determinata dalla notifica dell'atto di citazione davanti ad un determinato giudice, senza che l'erronea costituzione dell'attore davanti a giudice diverso, sia tale da radicare la causa davanti a quest'ultimo, per cui,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10330 del 19 ottobre 1998
«In tema di continenza di cause non occorre stabilire, per individuare il giudice competente, quale sia la causa contenente e quella contenuta, dovendosi avere riguardo soltanto al criterio della prevenzione, sempreché il giudice preventivamente...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2922 del 4 aprile 1997
«In ipotesi di spostamento di competenza per continenza di causa (come pure per litispendenza) occorre far riferimento al criterio della prevenzione (determinata, nell'ipotesi di domanda proposta con la comparsa di risposta, nel momento in cui...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9409 del 11 novembre 1994
«A norma dell'art. 366 c.p.c., il ricorso per cassazione deve essere proposto, a pena d'inammissibilità, con unico atto avente i requisiti di forma e di contenuto indicati in detta disposizione, con la conseguenza che è inammissibile un nuovo atto...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8685 del 22 ottobre 1994
«Ove sussista continenza di cause - la quale, diversamente dalla litispendenza, che ricorre quando fra due o più cause pendenti davanti a giudici diversi vi sia assoluta identità fra gli elementi che valgono ad identificare le azioni (soggetti,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7591 del 30 agosto 1994
«La continenza di cause opera lo spostamento della competenza per territorio sulla causa successiva in favore del giudice preventivamente adito indipendentemente dal positivo accertamento della competenza territoriale derogabile dello stesso nella...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9659 del 19 agosto 1992
«L'art. 39 c.p.c., disponendo la trattazione delle cause pendenti, ancorché identiche, davanti a giudici diversi, da parte del giudice preventivamente adito, che sia competente «anche» per la causa proposta successivamente, presuppone che lo stesso...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6032 del 10 novembre 1980
«... ed è irrilevante ai predetti fini l'infondatezza della declaratoria di litispendenza per difetto dei presupposti di legge. Attesa la natura di mezzo di impugnazione propria del regolamento di competenza su istanza di parte, la mancata...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5837 del 19 aprile 2001
«Sussiste continenza di cause, ai sensi dell'art. 39 comma secondo c.p.c., tra la domanda del venditore in via monitoria di condanna del compratore al pagamento del prezzo e quella preventivamente proposta in via ordinaria davanti ad un diverso...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11023 del 21 dicembre 1994
«Sussiste rapporto di continenza tra la domanda di condanna al pagamento di un debito e quella di accertamento negativo del medesimo debito avendo le due liti ad oggetto domande contrapposte scaturenti dal medesimo titolo negoziale. Pertanto, ove...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4683 del 16 aprile 1992
«Fra le due controversie inerenti allo stesso contratto, rispettivamente instaurate da una parte per ottenerne l'adempimento e dall'altra parte per ottenerne la risoluzione, non è ravvisabile un rapporto di continenza, ai sensi ed agli effetti...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7883 del 22 agosto 1997
«Sussiste un rapporto di continenza fra la causa promossa dal preponente nei confronti dell'agente per far accertare la legittimità del proprio recesso e l'assenza dell'obbligo di corresponsione dell'indennità, e quella proposta dal secondo nei...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8026 del 8 agosto 1990
«Fra la controversia promossa dal datore di lavoro per l'accertamento della legittimità del licenziamento del lavoratore e quella successivamente instaurata da quest'ultimo per la dichiarazione dell'illegittimità dello stesso licenziamento e la...»