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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1511 del 19 febbraio 1997
«È illegittima la delibera di un condominio, adottata a maggioranza, con la quale si stabilisce un onere di contribuzione delle spese di gestione maggiore a carico di alcuni condomini, sul presupposto della loro più intensa utilizzazione, rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1255 del 2 febbraio 1995
«Nel condominio degli edifici la comproprietà delle parti comuni indicate dall'art. 1117 c.c. e, più in generale, che servono per l'esistenza e l'uso delle singole proprietà immobiliari, alla quale si lega l'obbligo di partecipazione alle relative...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7885 del 27 settembre 1994
«I presupposti per l'attribuzione della proprietà comune a vantaggio di tutti i partecipanti vengono meno se le cose, i servizi e gli impianti di uso comune, per oggettivi caratteri materiali e funzionali, sono necessari per l'esistenza e per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11423 del 27 novembre 1990
«...prima parte dell'art. 1123 c.c., e non rientrano, per contro, fra quelle parti suscettibili di destinazione al servizio dei condomini in misura diversa ovvero al godimento di alcuni condomini e non di altri (art. 1123, secondo e terzo comma c.c.).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23308 del 8 novembre 2007
«...risarcire il danno complessivamente prodotto ex art. 2043 c.c. Tale principio trova applicazione anche quando i danni derivino da vizi e carenze costruttive dell'edificio, salva l'azione di rivalsa, ove possibile, nei confronti del costruttore.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6323 del 18 aprile 2003
«In tema di spese necessarie per la conservazione e il godimento delle parti comuni, che costituiscono l'oggetto di un'obbligazione propter rem, in quanto conseguenza della contitolarità del diritto reale su beni e servizi comuni,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1277 del 29 gennaio 2003
«Le disposizioni in materia di condominio possono legittimamente ritenersi applicabili al consorzio costituito tra proprietari di immobili per la gestione delle parti e dei servizi comuni di una zona residenziale, pur appartenendo indiscutibilmente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8530 del 27 settembre 1996
«L'amministratore cessato dall'incarico può chiedere il rimborso delle somme da lui anticipate per la gestione condominiale sia nei confronti del condominio legalmente rappresentato dal nuovo amministratore (dovendosi considerare attinente alle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10719 del 28 ottobre 1993
«A norma degli artt. 1123 c.c. e 63 att. c.c., l'amministratore di un condominio di un edificio può riscuotere pro quota e in base allo stato di ripartizione come approvato dall'assemblea, i contributi e le spese per la manutenzione delle cose...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8137 del 20 luglio 1991
«Gli assegnatari con patto di futura vendita degli alloggi ex Gescal, ed ora di proprietà degli Istituti autonomi delle case popolari, nell'ambito di un rapporto che sino alla stipulazione del contratto di compravendita è formalmente di locazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10560 del 2 agosto 2001
«Le obbligazioni a carico del condomino connesse alla proprietà comune dell'impianto centralizzato di riscaldamento vengono meno nella ipotesi in cui costui sia stato escluso dal relativo servizio per distacco della diramazione ai locali di sua...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 129 del 9 gennaio 1999
«...uno squilibrio in pregiudizio del regolare funzionamento dell'impianto — e venuta meno la possibilità che i medesimi locali fruiscano del riscaldamento, l'impianto non può considerarsi destinato al servizio dei predetti piani o porzioni di piano.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10492 del 26 novembre 1996
«L'obbligo del condomino di contribuire alle spese necessarie alla conservazione ed al godimento delle parti comuni dell'edificio, alla prestazione dei servizi nell'interesse comune e alle innovazioni deliberate dalla maggioranza trova la sua fonte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6403 del 8 giugno 1993
«La deliberazione con cui l'assemblea dei condomini approvi la ripartizione delle spese del servizio di riscaldamento centralizzato senza avere prima accertato il volume dei singoli cespiti, in violazione della disposizione del regolamento di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4653 del 23 maggio 1990
«Il proprietario di appartamenti o locali di un edificio condominiale, ancorché questi non usufruiscano del servizio prodotto dall'impianto di riscaldamento centrale, che sia, però, potenzialmente idoneo a riscaldarli, è comproprietario di tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12298 del 21 agosto 2003
«In materia di condominio, la previsione contenuta nel regolamento di condominio che impone ai condomini l'obbligo di comunicare i mutamenti dei loro indirizzi e i trasferimenti delle unità immobiliari facenti parte dello stabile è pienamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5751 del 30 ottobre 1981
«Le spese di portierato in un edificio condominiale, trattandosi di servizio per sua natura tale da assicurare la custodia-vigilanza dell'intero fabbricato, vanno ripartite tra i condomini alla stregua del criterio dettato dall'art. 1123, primo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8657 del 3 ottobre 1996
«All'assemblea dei condomini, nell'ambito delle attribuzioni concernenti la gestione delle cose, degli impianti e dei servizi comuni previste dall'art. 1135 n. 2 c.c., deve riconoscersi la competenza a modificare, in via provvisoria, tabelle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15913 del 17 luglio 2007
«...per le terrazze a livello incassate nel corpo dell'edificio — non possono considerarsi a servizio dei piani sovrapposti e, quindi, di proprietà comune dei proprietari di tali piani e ad essi non può applicarsi il disposto dell'articolo 1125 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15131 del 28 novembre 2001
«...a tal fine che i necessari interventi riparatori o ricostruttivi non consistano in un mero ripristino delle strutture preesistenti, ma esigano una specifica modifica od integrazione in conseguenza di vizi o carenze costruttive originarie.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4093 del 7 dicembre 1974
«...delle parti e dei servizi comuni ed ha il suo presupposto giuridico nella comunione dell'area costituente la base dello stabile, il cui valore, ripartito pro quota fra i condomini, è ricompreso in quella di ciascun piano o porzione di piano.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10144 del 19 novembre 1996
«Tra le incombenze spettanti all'amministratore del condominio ai sensi dell'art.1130 n. 2 c.c. rientra la vigilanza sulla regolarità dei servizi comuni anche per quanto attiene alle interferenze con i singoli appartamenti nonché il dovere di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3159 del 17 marzo 1993
«...all'amministratore di condominio dall'art. 1130 c.c. rientra quello di stipulare contratti necessari per provvedere, nei limiti della spesa approvata dall'assemblea, tanto all'ordinaria manutenzione, quanto alla prestazione dei servizi comuni.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5076 del 23 luglio 1983
«...dopo la soppressione del servizio di portierato), implica, in mancanza di diverse disposizioni della assemblea, il diritto di detenere le chiavi dei suddetti locali, per assicurarne l'uso da parte dei singoli condomini in condizione di parità.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5160 del 4 maggio 1993
«Nell'ipotesi di un bene comune (nella specie: centrale termica) che sia al servizio di più edifici condominiali (cosiddetto supercondominio), i comunisti debbono nominare un amministratore che ne assicuri la gestione, nell'interesse comune....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13504 del 3 dicembre 1999
«Il nuovo amministratore di un condominio è legittimato ad agire nei confronti del precedente per la restituzione dei documenti occorrenti all'esercizio della gestione condominiale senza necessità di essere autorizzato con delibera assembleare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7119 del 16 maggio 2002
«Il condominio è un ente di gestione sfornito di personalità distinta da quella dei suoi componenti, onde il singolo condomino deve sempre considerarsi parte della controversia tra il condominio e altri soggetti, anche se rappresentato ex mandato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2393 del 12 marzo 1994
«Il principio per cui, essendo il condominio un ente di gestione sfornito di personalità distinta da quella dei suoi partecipanti, l'esistenza dell'organo rappresentativo unitario non priva i singoli condomini del potere, di agire a difesa di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13164 del 25 ottobre 2001
«Il regolamento di condominio predisposto dall'originario unico proprietario dell'intero edificio, ove sia accettato dagli iniziali acquirenti dei singoli appartamenti e regolarmente trascritto nei registri immobiliari, assume carattere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8139 del 28 aprile 2004
«Ai sensi dell'art. 1131 c.c., l'amministratore condominiale è passivamente legittimato a stare in giudizio in tutte le controversie che abbiano ad oggetto i servizi e i beni comuni (quale quella avente ad oggetto la pretesa illegittimità...»