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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6758 del 17 maggio 2001
«La normativa dell'art. 936 c.c., postula che autore delle opere realizzate su suolo altrui sia un terzo e, pertanto, non potendo qualificarsi come tale il titolare di qualsiasi diritto, di natura reale od obbligatoria avente ad oggetto il fondo su...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 845 del 28 gennaio 1997
«Poiché è terzo, ai sensi dell'art. 936 c.c., chiunque non è legato al proprietario del suolo da alcun rapporto giuridico, né reale né personale, che gli attribuisca la facoltà di costruirvi, anche al convenuto in rivendica si applica la disciplina...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 956 del 26 gennaio 1995
«L'elemento distintivo tra la domanda riconvenzionale, che rientra nel divieto dello ius novorum sancito dall'art. 345 c.p.c., e l'eccezione riconvenzionale, la quale può invece essere proposta per la prima volta nel giudizio di appello,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12804 del 27 dicembre 1993
«Ai fini dell'art. 936 c.c., che disciplina le opere eseguite da un terzo con materiali propri su suolo altrui, deve considerarsi «terzo» colui il quale non abbia avuto alcun rapporto con il proprietario del suolo, onde tale qualità va riconosciuta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2455 del 26 febbraio 1993
«Ai sensi dell'art. 936 comma 4 c.c. integra opposizione del proprietario di un fondo all'attività edificatoria sullo stesso intrapresa da un terzo con materiali propri, idonea a conservargli le facoltà riconosciutegli in via alternativa dal primo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4820 del 25 settembre 1984
«Nel caso di risoluzione di un contratto di appalto, che abbia implicato la costruzione di un edificio su suolo di proprietà del committente, non possono trovare applicazione, con riguardo alle restituzioni ed agli altri diritti delle parti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 970 del 5 febbraio 1983
«Per l'applicabilità degli artt. 936 e 937 c.c. è necessario che autore delle opere eseguite su suolo altrui sia un terzo, dovendo considerarsi tale colui che non è vincolato al proprietario dell'immobile da alcun rapporto negoziale ovvero da alcun...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5420 del 8 marzo 2011
«In tema di accessione, a norma dell'art. 936, secondo comma, c.c., ove il proprietario eserciti il diritto di ritenzione delle opere fatte dal terzo sul fondo, sorge automaticamente, a suo carico, l'obbligo di pagamento della relativa indennità, e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12347 del 22 agosto 2003
«Nell'ipotesi di costruzione realizzata senza concessione edilizia sul suolo altrui, mentre non è configurabile l'indennizzo di cui all'art. 936 c.c. stante la precarietà dell'acquisto, è invece ammissibile l'azione sussidiaria d'indebito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6777 del 17 maggio 2001
«Nelle controversie riconducibili alle fattispecie regolate dagli artt. 1150 e 936 c.c. nessun indennizzo a carico del proprietario del fondo può essere preteso dal terzo costruttore che abbia realizzato l'opera in violazione della normativa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1246 del 4 febbraio 2000
«In tema di opera eseguita dal terzo con materiali propri su suolo altrui, ove il terzo abbia trasferito l'opera stessa ad altro soggetto dietro pagamento del valore dei materiali e dell'attività occorsi per la sua realizzazione, il rapporto fra...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 50 del 8 gennaio 1996
«A norma dell'art. 936 c.c., l'obbligo di pagamento dell'indennizzo posto a carico del proprietario del fondo sorge dall'esercizio del diritto di ritenzione delle opere fatte dal terzo con materiali propri, che si verifica automaticamente per la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8657 del 13 aprile 2006
«In tema di accessione, l'indennizzo dovuto ai sensi dell'art. 936 c.c. dal proprietario del suolo al terzo che sullo stesso abbia realizzato opere e costruzioni con materiali propri costituisce debito di valore, sia che si determini in relazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1181 del 5 aprile 1976
«Il proprietario del suolo sul quale viene eseguita una costruzione da parte di un terzo con materiali propri, acquista immediatamente la proprietà della costruzione, ma tale acquisto non è definitivo e si ha come non avvenuto (effetto ex tunc )...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3971 del 7 maggio 1997
«La buona fede del terzo, costruttore su suolo altrui, prevista dal quarto comma dell'art. 936 c.c. come ostativa allo ius tollendi del proprietario di esso, non si riferisce all'esecuzione delle opere, e cioè non consiste nel convincimento — da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1841 del 18 marzo 1986
«Con riguardo all'occupazione di porzione del fondo altrui con la costruzione di edificio e per il caso che non ricorrano le condizioni stabilite dall'art. 938 c.c. per l'accessione invertita, il diritto del proprietario del fondo stesso di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3099 del 24 ottobre 1974
«La disposizione contenuta nell'art. 936 c.c., stabilendo che il proprietario del terreno non può obbligare il terzo a rimuovere la costruzione ivi eseguita da quest'ultimo con materiali propri, in buona fede ovvero a scienza e senza opposizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1762 del 17 giugno 1974
«L'ignoranza del terzo che ha eseguito costruzioni su suolo altrui con materiali propri, di ledere l'altrui diritto (ignoranza che impedisce al proprietario del suolo di chiedere la rimozione della costruzione) non deve dipendere — secondo il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23347 del 4 novembre 2009
«A norma dell'art. 936 c.c., ove un terzo abbia eseguito opere con materiali propri su fondo altrui, il proprietario di quest'ultimo può scegliere se acquisirne la proprietà ovvero obbligare il terzo a rimuoverle; una volta che la rimozione non sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7800 del 13 luglio 1991
«In tema di opera eseguita da un terzo con materiali propri su fondo altrui, l'eccezione di decadenza del proprietario del suolo dalla facoltà di optare per la demolizione dell'opera a spese del terzo, per decorso del termine semestrale di cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1018 del 10 febbraio 1984
«L'art. 936 ultimo comma c.c., il quale prevede che il proprietario del suolo su cui un terzo abbia realizzato un'opera non può più chiederne la rimozione dopo il decorso di sei mesi dalla notizia del fatto, trova applicazione esclusivamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10441 del 18 luglio 2002
«In materia di ricorso per cassazione, è inammissibile, per nullità della procura, il ricorso o il controricorso proposto da persona giuridica in assenza di elemento alcuno idoneo a consentire l'accertamento dell'identità personale della persona...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 603 del 22 gennaio 1998
«L'art. 937 c.c. (norma che disciplina i diritti del proprietario di materiali impiegati su suolo altrui), non richiede — diversamente dall'art. 936 c.c. — che il costruttore su suolo non proprio — e perciò terzo rispetto al proprietario degli uni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6177 del 16 marzo 2011
«La norma dell'art. 938 c.c. , che disciplina la cosiddetta accessione invertita, ha carattere eccezionale, in quanto derogativa sia del principio dell'accessione, sia di quello secondo cui il proprietario ha diritto di disporre sulla propria cosa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9173 del 3 maggio 2005
«In tema di occupazione cosiddetta usurpativa, la perdita della proprietà da parte del privato non è conseguenza dell'accessione invertita; è, invece, l'opzione del proprietario per una tutela risarcitoria, in luogo della pur possibile tutela...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3853 del 30 marzo 1993
«Nell'ipotesi di costruzione eseguita in tutto o in parte su un suolo di proprietà comune del costruttore e di terzi, non possono trovare applicazione le disposizioni relative all'accessione (artt. 934, 938 c.c.) la cui operatività è subordinata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3483 del 26 aprile 1990
«In tema di condominio degli edifici, la presunzione di comunione, di cui all'art. 1117 c.c., opera anche con riguardo a cose oggettivamente e stabilmente destinate al servizio di edifici vicini autonomi, insistenti su un'area appartenente ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9619 del 23 dicembre 1987
«Perché si configuri l'accessione invertita, di cui all'art. 938 c.c., è necessario: a) che nella costruzione d'un edificio il costruttore abbia sconfinato, occupando con le fabbriche, oltre al proprio terreno, una porzione del fondo attiguo; b)...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6597 del 11 novembre 1986
«La c.d. accessione invertita, disciplinata dall'art. 938 c.c.; presuppone l'occupazione, in buona fede, di una mera «porzione» del fondo altrui, da parte del proprietario costruttore sul fondo attiguo, onde non può trovare applicazione nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4711 del 23 settembre 1985
«L'art. 938 c.c. — il quale disciplina la cosiddetta accessione invertita con disposizione che costituisce deroga alla norma generale dell'art. 934 c.c. concernente l'acquisto della proprietà per accessione — va interpretato nel senso che il «suolo...»