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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27460 del 24 giugno 2014
«Non sussiste la violazione del divieto di "reformatio in peius" qualora, ancorché sia proposta impugnazione da parte del solo imputato, il giudice di appello, senza aggravare la pena inflitta, attribuisca al fatto una diversa e più grave...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27604 del 5 luglio 2016
«In tema di scriminante di cui all'art. 384 cod. pen., il soggetto chiamato a deporre in qualità di parte offesa o di persona informata sui fatti di un reato non può violare l'obbligo su di lui gravante di riferire quanto a sua conoscenza, salvo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3652 del 12 maggio 1986
«Per la configurabilità del reato di favoreggiamento reale è necessario che l'aiuto da parte dell'agente all'autore venga prestato nell'interesse esclusivo di quest'ultimo. Se esso venga, invece, prestato o anche soltanto offerto per una finalità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7704 del 31 maggio 1990
«Risponde di concorso nel reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, e non di favoreggiamento personale, chi si sia adoperato, si sia prestato ed abbia collaborato nella specie con la famiglia — ad una funzione essenziale in un sequestro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7512 del 2 luglio 1994
«Il reato di cui all'art. 378 c.p. (favoreggiamento personale) è reato di pericolo e formale che si consuma nel momento in cui l'agente ha posto in essere un qualunque atto idoneo ad agevolare l'autore di un reato ad eludere le investigazioni: per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7518 del 2 luglio 1994
«In caso di detenzione illecita di sostanza stupefacente, reato a condotta permanente, non è configurabile il delitto di favoreggiamento in quanto qualunque agevolazione del colpevole, in costanza di tale condotta si risolve inevitabilmente in un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 262 del 17 gennaio 1997
«In tema di favoreggiamento non è configurabile l'esimente di cui all'art. 378 c.p. (autofavoreggiamento) allorché il giudice di merito accerti, con motivazione congrua e convincente, che l'imputato — ben conscio delle circostanze del fatto e delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7270 del 20 giugno 2000
«Il delitto di favoreggiamento è configurabile non solo quando il comportamento dell'agente sia diretto a sviare l'attività investigativa della polizia giudiziaria, ma anche quando sia preordinato a turbare l'attività di ricerca e acquisizione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36115 del 21 luglio 2017
«Risponde di concorso nel reato di estorsione e non di favoreggiamento personale colui che sia stato incaricato soltanto della riscossione delle somme dalla vittima, in quanto tale condotta non costituisce un "post factum" rispetto alla commissione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15829 del 10 aprile 2018
«L'instaurazione di un rapporto di convivenza "more uxorio" con una donna non discrimina, alla stregua di quanto avviene nei rapporti coniugali, l'attività di favoreggiamento e di sfruttamento della prostituzione della stessa, a nulla rilevando,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29586 del 14 giugno 2017
«In tema di misure cautelari reali, quando uno dei reati in relazione ai quali la misura è stata disposta è assorbito in altro reato di uguale gravità che lascia intatti i presupposti applicativi della cautela, non sussiste l'interesse...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5157 del 2 febbraio 2018
«In tema di arresto o fermo per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione illegale di cittadini extracomunitari previsto dall'art. 12, comma 3, lett. a) e d), del d.lgs. n. 286 del 1998, ai fini della decorrenza del termine di cui all'art. 386...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4228 del 9 maggio 1984
«Il sequestro di persona è reato permanente a consumazione anticipata, e quindi si deve ritenere commesso non già quando è cessata la permanenza, ma quando siano stati realizzati gli elementi costitutivi del reato stesso, cioè nel momento in cui la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10324 del 7 novembre 1985
«Colui il quale riceva del danaro come compendio del furto, destinato all'acquisto di stupefacenti per conto di altri, e lo utilizzi anche a suo vantaggio commette il delitto di ricettazione e non già quello di favoreggiamento reale, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7285 del 8 luglio 1986
«Il delitto di favoreggiamento non è configurabile se manca del tutto o è dubbia la prova della sussistenza obiettiva del reato presupposto; ma quando il dubbio cade soltanto sull'autore di questo reato, (ancorché non sia da escludere che, fra due...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8574 del 25 agosto 1986
«Il reato di favoreggiamento personale comprende ogni atteggiamento sia di azione, sia di omissione diretto al perseguimento dello scopo di aiutare un'altra persona ad eludere le investigazioni; nel suddetto ambito rientra, quindi, anche il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5642 del 7 maggio 1988
«In tema di ricettazione assume rilievo determinante, per la configurazione del reato, l'acquisto del possesso di cose di provenienza delittuosa allo scopo di trarre da queste profitto. Pertanto, non risponde di ricettazione ma di favoreggiamento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5519 del 18 maggio 1991
«L'assicurazione a fare vendere le cose che saranno rubate integra una forma di istigazione a commettere il furto, che si differenzia dal favoreggiamento, in cui l'attività del complice è un fatto successivo alla consumazione del furto. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2128 del 4 marzo 1993
«Il giudice del merito deve stabilire con precisione la cronologia degli episodi criminosi avvinti in continuazione, in considerazione delle implicazioni che la data del commesso reato può comportare. (Fattispecie relativa ad ipotesi di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11503 del 28 novembre 1995
«In tema di reato continuato (art. 81, cpv., c.p.), la ratio della disciplina va ravvisata — con riferimento all'aspetto intellettivo — nella previsione di una scoprenza di azioni criminose rispondenti a determinate finalità dell'agente; e — con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13758 del 1 dicembre 1999
«Sono estranee alla nozione di dichiarazioni indizianti e al relativo regime di non utilizzabilità le dichiarazioni mediante le quali la persona sentita come testimone realizzi in quel momento il fatto tipico di una determinata figura di reato, e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8638 del 7 luglio 1999
«Ai fini dell'integrazione dell'esimente di cui all'art. 384, comma 1, c.p. (necessità di salvare sè medesimo o un prossimo congiunto da un grave ed inevitabile nocumento nella libertà o nell'onore) è necessario che il pericolo non sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11409 del 11 marzo 2003
«Ai fini dell'applicabilità dell'esimente di cui all'art. 384 c.p., il giudice deve valutare il pericolo del grave nocumento all'onore in relazione alla personalità dell'autore, desunta anche dall'ambiente in cui vive e dalla sua incensuratezza e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26097 del 18 giugno 2003
«Ricorre la causa di non punibilità prevista dall'art. 384 c.p. per il reato di false dichiarazioni al P.M. qualora il soggetto che le abbia rese vi sia stato costretto dalla necessità di evitare di accusarsi implicitamente per il delitto di...»
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Cassazione penale, sentenza n. 37812 del 4 ottobre 2003
«In tema di favoreggiamento, la persona che abbia denunziato la condotta di intralcio alle investigazioni dell'autorità non è legittimata a costituirsi parte civile nel procedimento, poichè non è titolare di un diritto soggettivo o di un interesse...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44743 del 20 novembre 2003
«Non è punibile, ai sensi di cui all'art. 384 c.p., colui che ha posto in essere una condotta di favoreggiamento personale, consistita nel negare, agli agenti della polizia giudiziaria, la presenza nella propria abitazione degli autori di una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22398 del 11 maggio 2004
«Anche la stabile convivenza more uxorio può dar luogo per analogia al riconoscimento della scriminante prevista dall'art. 384 c.p. (Fattispecie relativa ad imputata la quale invocava la non punibilità per il favoreggiamento personale commesso per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19384 del 20 maggio 2005
«In tema di favoreggiamento personale, l'esimente di cui all'art. 384 c.p. è configurabile a favore della persona che ha negato l'acquisto ed il consumo di sostanze stupefacenti, in considerazione del rischio di un grave ed inevitabile nocumento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2991 del 31 gennaio 2005
«L'applicazione dell'esimente di cui all'art. 384 c.p. non può essere invocata, per un delitto di favoreggiamento, dal tossicodipendente che abbia agito al fine di sottrarsi all'applicazione delle sanzioni amministrative previste dall'art. 75 del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35629 del 4 ottobre 2005
«In tema di dichiarazioni indizianti, la inutilizzabilità erga omnes di dette dichiarazioni, prevista dall'art. 63, comma 2, c.p.p. per il caso in cui esse siano state rese da soggetto che fin dall'inizio avrebbe dovuto essere sentito in qualità di...»