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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1915 del 23 febbraio 1991
«Per vincere in base al titolo la presunzione legale di proprietà comune delle parti dell'edificio condominiale indicate nell'art. 1117 c.c. non è sufficiente il frazionamento-accatastamento e la relativa trascrizione eseguiti a domanda del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3862 del 7 giugno 1988
«La presunzione legale di proprietà comune di alcune parti dell'edificio in condominio, che si sostanzia sia nella destinazione all'uso comune del manufatto, sia nell'attitudine oggettiva al godimento collettivo, dispensa il condominio dalla prova...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4825 del 14 luglio 1983
«In tema di condominio degli edifici, il titolo contrario, ai sensi dell'art. 1117 c.c., idoneo a superare la presunzione di comunione di una porzione di fabbricato compresa nell'elencazione della norma medesima, non può essere ravvisato in atti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2180 del 19 luglio 1974
«Poiché l'esclusione, dal novero delle cose in condominio, di alcune di quelle parti dell'edificio che sono presunte di proprietà comune, incide sulla costituzione o modificazione di un diritto reale immobiliare (con la conseguenza che l'esclusione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24415 del 16 novembre 2006
«In tema di condominio, rientra fra i beni indicati dall'art. 1117 c.c. lo spazio vuoto (cosiddetto vuoto tecnico) esistente fra l'appartamento ubicato al piano rialzato e le fondamenta dell'edificio, in quanto lo stesso svolge la funzione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2395 del 17 marzo 1999
«L'intercapedine esistente tra il piano di posa delle fondazioni di un edificio condominiale - che costituisce il suolo di esso - e la prima soletta del piano interrato, se non risulta diversamente dai titoli di acquisto delle singole proprietà, ed...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2183 del 27 maggio 1977
«Dovendosi, ai fini della presunzione di comunione di cui all'art. 1117 c.c., considerare come suolo su cui poggia l'edificio la superficie sulla quale è collocato il pavimento del piano terra, per il combinato disposto di detta norma e dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14 del 4 gennaio 1977
«La presenza su un'area condominiale (nella specie, cortile) di un manufatto legittimamente riservato all'uso particolare ed esclusivo del singolo compartecipante non è di per sé elemento sufficiente, in difetto di specifica prova, a far ritenere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 145 del 19 gennaio 1985
«Il limite della legittimazione processuale passiva dell'amministratore del condominio (nonché dei cosiddetti complessi residenziali ad esso assimilabili per la destinazione all'uso e servizio comune dei beni di edifici contigui), costituito, a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2475 del 19 maggio 1978
«I muri perimetrali di un edificio condominiale sono oggetto di proprietà comune anche nelle parti in cui delimitano un piano ottenuto con la sopraelevazione dello stabile, perché anche in quelle parti essi adempiono strutturalmente a una funzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 839 del 21 febbraio 1978
«I muri perimetrali dell'edificio in condominio — i quali, anche se non hanno natura e funzioni di muri maestri portanti, delimitano la superficie coperta, determinando la consistenza volumetrica dell'edificio unitariamente considerato,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22466 del 4 novembre 2010
«In tema di condominio, per qualificare un lastrico solare come parte comune, ai sensi dell'art. 1117, n. 1, c.c., è necessaria la sussistenza di connotati strutturali e funzionali comportanti la materiale destinazione del bene al servizio e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11109 del 15 maggio 2007
«La gronda del tetto di uno stabile condominiale costituisce bene comune, in quanto, essendo parte integrante del tetto e svolgendo una funzione necessaria all'uso comune, ricade tra i beni che l'art. 1117 n. 1 c.c. include espressamente tra le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3102 del 6 febbraio 2005
«Il lastrico solare, ai sensi dell'art. 1117 c.c., è oggetto di proprietà comune dei diversi proprietari dei piani o porzioni di piano dell'edificio, ove non risulti il contrario, in modo chiaro ed univoco, dal titolo (per tale intendendosi gli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24147 del 29 dicembre 2004
«Il sottotetto di un edificio, quando assolve l'esclusiva funzione di isolare i vani dell'alloggio ad esso sottostanti, si pone in rapporto di dipendenza con i vani stessi, cui serve da protezione, e non può essere, pertanto, da questi ultimi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7651 del 5 settembre 1994
«Al tetto posto a copertura delle autorimesse esterne all'edificio condominiale — svolgente, nella sua struttura unitaria ed omogenea, una funzione di riparo e di protezione delle unità sottostanti, ciascuna delle quali costituisce pertinenza della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5854 del 23 maggio 1991
«II «sottotetto» di un edificio in condominio, non essendo incluso tra le parti comuni indicate nell'art. 1117 c.c., non costituisce — in difetto di elementi contrari desumibili dal titolo — oggetto di comunione e, poiché esso, di regola, assolve...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8394 del 18 agosto 1990
«Per terrazza a livello deve intendersi, in un edificio condominiale, una superficie scoperta posta al sommo di alcuni vani e, nel contempo, sullo stesso piano di altri, dei quali costituisce parte integrante strutturalmente e funzionalmente, tal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5162 del 1 giugno 1990
«Il lastrico solare quale superficie terminale dell'edificio esercita l'indefettibile funzione primaria di protezione dell'edificio medesimo, pur potendo essere utilizzato in altri usi accessori, come quello del terrazzo. L'anzidetta funzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2824 del 22 aprile 1986
«Il sottottetto di un edificio può considerarsi pertinenza dell'appartamento sito all'ultimo piano solo quando assolva l'esclusiva funzione di isolare e proteggere l'appartamento stesso dal caldo, dal freddo e dall'umidità, tramite la creazione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4782 del 23 ottobre 1978
«Il lastrico solare di un edificio condominiale, che sia stato venduto dal costruttore ed originario proprietario dell'intero edificio come area interamente edificabile, in forza di valido titolo opponibile agli acquirenti delle altre unità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15444 del 10 luglio 2007
«Le scale, essendo elementi strutturali necessari alla edificazione di uno stabile condominiale e mezzo indispensabile per accedere al tetto e al terrazzo di copertura, conservano la qualità di parti comuni, così come indicato nell'art. 1117 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3968 del 7 maggio 1997
«In un edificio in condominio, le scale — oggetto di proprietà comune a norma dell'art. 1117 n. 1 c.c., se il contrario non risulta dal titolo — comprendono l'intera relativa «cassa», di cui costituiscono componenti essenziali ed inscindibili le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1357 del 22 febbraio 1996
«A norma dell'art. 1117, n. 1, c.c., le scale di un edificio condominiale, anche se più di una e poste concretamente al servizio di parti diverse dell'edificio stesso, vanno sempre considerate, in assenza di un contrario titolo negoziale, di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2324 del 1 marzo 1995
«La norma di cui all'art. 1117 c.c., che include le scale tra le cose che si presumono comuni, ove non risulti espressamente dal titolo, non è limitata all'ipotesi di edifici divisi per piano, ma applicabile, per analogia, anche quando si tratti di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4986 del 15 novembre 1977
«Ai sensi dell'art. 1117 c.c., il portone d'ingresso, che sia strutturalmente e funzionalmente destinato al servizio di due corpi di fabbrica, appartenenti a proprietari diversi, ma costituenti un'unica entità immobiliare, deve presumersi oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4299 del 16 dicembre 1974
«I pianerottoli, quali componenti essenziali delle scale comuni, sono per presunzione di legge — salvo diverso titolo — comuni tra tutti i condomini. Essi non possono essere, quindi, incorporati nell'appartamento di proprietà esclusiva del singolo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14128 del 26 ottobre 2000
«In tema di condominio negli edifici, l'art. 1117 c.c. individua beni, tra i quali ricomprende i cortili, che sono oggetto di proprietà comune per loro natura o destinazione, salvi la vindicatio ex titulo, ovvero l'accertamento della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11283 del 10 novembre 1998
«In mancanza di titolo, la natura del diritto su di un manufatto dipende dalla struttura o destinazione all'uso o al servizio dei piani o delle porzioni di piano del fabbricato condominiale; pertanto se un cortile dà aria e luce a questo ed ha la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11435 del 19 novembre 1993
«In un edificio in condominio le chiostrine, vale a dire i cortili interni destinati a dare aria e luce a determinati piani o porzioni di piano, attribuite per titolo in proprietà esclusiva ai proprietari dei piani superiori, raffigurano beni...»