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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7704 del 31 luglio 1997
«In tema di reati colposi può ritenersi violato il principio di correlazione tra accusa e sentenza solo quando la causazione dell'evento venga contestata in riferimento ad una singola specifica ipotesi colposa e la responsabilità venga invece...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6208 del 26 giugno 1997
«Anche per i reati imputati ai sensi dell'art. 40 cpv. l'elemento psicologico si configura secondo i principi generali, sicché è sufficiente che il «garante» abbia conoscenza dei presupposti fattuali del dovere di attivarsi per impedire l'evento e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43171 del 8 novembre 2012
«Il consenso preventivo espresso dalla difesa dell'imputato alla utilizzazione degli atti e delle prove assunte nel dibattimento nel caso di futuro mutamento della composizione del collegio a causa del trasferimento di un giudice, non integra...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11700 del 12 novembre 1998
«Non si ha violazione del principio di immutabilità del giudice allorché il giudizio venga definito da giudice diverso da quello che, in precedente udienza, si era limitato a dichiarare la contumacia dell'imputato, rinviando il dibattimento ad...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2685 del 4 luglio 1994
«Il principio dell'immutabilità del giudice, sancito dall'art. 525, comma 2, c.p.p., pur essendo espressamente riferito alla sentenza pronunciata a seguito del dibattimento, è applicabile anche all'ordinanza emessa all'esito della procedura svolta...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34655 del 28 settembre 2005
«Ai fini della preclusione connessa al principio ne bis in idem, l'identità del fatto sussiste quando vi sia corrispondenza storico-naturalistica nella configurazione del reato, considerato in tutti i suoi elementi costitutivi (condotta, evento,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6261 del 16 febbraio 2010
«Il proscioglimento nel merito all'esito del giudizio, in caso di contraddittorietà o insufficienza della prova, prevale rispetto alla dichiarazione immediata di una causa di non punibilità, oltre che in caso di necessaria valutazione, in sede di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8983 del 3 ottobre 1997
«In tema di cause di giustificazione, in forza del disposto di cui al terzo comma dell'art. 530 c.p.p. il giudice pronuncia sentenza di assoluzione quando vi sia anche il semplice dubbio sulla esistenza di una causa di giustificazione. Il concetto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1340 del 15 febbraio 1993
«In tema di scelta tra le varie formule assolutorie, va pronunciata assoluzione con la formula «perché il fatto non sussiste» quando manchi uno degli elementi oggettivi del reato (azione, evento, nesso di causalità) mentre deve assolversi con la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7557 del 26 giugno 1992
«La formula assolutoria «per non avere commesso il fatto» deve essere usata quando manchi, sul piano puramente materiale, ogni rapporto tra l'attività dell'imputato e l'evento dannoso, mentre quella, più ampiamente liberatoria, «perché il fatto non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23627 del 13 giugno 2011
«Il pubblico ministero ha interesse al ricorso per cassazione contro la sentenza d'appello che, in riforma di quella di condanna di primo grado, abbia assolto con la formula "il fatto non costituisce reato" pur in presenza di una sopravvenuta causa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18772 del 26 maggio 2006
«In tema di dichiarazione di estinzione del reato, il favor innocentiae di cui all'art. 531, comma secondo, c.p.p., per il quale il giudice dichiara non doversi procedere quando vi è dubbio sull'esistenza di una causa di estinzione del reato, può...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6476 del 4 luglio 1997
«La dichiarazione di non doversi procedere per estinzione del reato del quale sia incerta la data di commissione (o di cessazione della permanenza) non esige come condizione per essere adottata che l'incertezza sia assoluta; anche una incertezza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8548 del 14 settembre 1996
«Nel vigente codice di rito, con riferimento alle sentenze emesse ad istruzione dibattimentale espletata, la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione prevale sulla insufficienza della prova solo se la causa estintiva incida sul reato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9530 del 13 settembre 1991
«L'art. 5 d.p.r. 12 aprile 1990, n. 75 prescrive che l'amnistia non si applichi qualora l'imputato, prima che sia pronunciata sentenza di non doversi procedere per estinzione del reato, faccia espressa dichiarazione di non volerne usufruire....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49435 del 30 dicembre 2003
«In materia di pubblicazione di sentenze irrevocabili di condanna pronunciate contro il direttore del giornale o del periodico o contro altri, per articoli pubblicati nel giornale stesso, anche se la violazione delle regole del procedimento di cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5789 del 6 febbraio 2008
«Nel caso di declaratoria di improcedibilità per estinzione del reato la statuizione di falsità documentale di cui all'art. 537 c.p.p. richiede che l'accertamento del fatto e la colpevolezza dell'imputato siano adeguatamente motivati. (Fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2151 del 23 febbraio 2000
«In tema di estinzione del reato, la declaratoria di falsità documentale, dovendo essere adeguatamente motivata, va emessa solo se le risultanze processuali siano tali da consentire di affermare che essa sia stata positivamente accertata, sulla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2827 del 31 luglio 1997
«La declaratoria di falsità di atti o documenti, prevista dall'art. 537, comma 4, c.p.p. anche per l'ipotesi in cui il procedimento si concluda con sentenza di proscioglimento, non trova ostacolo, qualora trattisi di proscioglimento dovuto ad...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12489 del 1 dicembre 2000
«Costituisce capo della sentenza passibile di passare in giudicato in conseguenza di omessa impugnazione, la statuizione con la quale il giudice, in caso di esercizio dell'azione civile nel processo penale, decide circa le restituzioni ed il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9266 del 26 agosto 1994
«Ai fini della pronuncia di condanna generica al risarcimento dei danni in favore della parte civile non è necessario che il danneggiato provi la effettiva sussistenza dei danni ed il nesso di causalità tra questi e l'azione dell'autore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8846 del 12 agosto 1995
«Per il disposto dell'art. 1 legge 24 dicembre 1969, n. 990 e 2 del D.P.R. 24 novembre 1970, n. 973, ai fini dell'applicazione della normativa della assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5146 del 9 giugno 1997
«Le operazioni di carico e scarico di carburante effettuate da un automezzo nell'area di un impianto di distribuzione di carburante costituiscono attività non riconducibili alla circolazione stradale, onde in ipotesi di danni provocati...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2791 del 24 marzo 1999
«Il danno prodotto in un'area privata da un veicolo in movimento — nella specie un'autovettura, proveniente da una strada pubblica, nell'accedere ad un parco privato urtava il cancello di ingresso, determinandone lo spostamento dal binario fisso di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8972 del 25 luglio 1992
«Ai fini dell'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la nozione di «rimorchio» di cui all'art. 1 L. n. 990 del 1969 va individuata con riferimento agli artt. 26 e 28 c.s., i quali...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6508 del 3 luglio 1993
«Non è causa di nullità nè, tanto meno, di giuridica inesistenza della sentenza il fatto che il dispositivo della medesima non sia stato letto in udienza (principio affermato, nella specie, in relazione a sentenza d'appello pronunciata all'esito di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24893 del 25 novembre 2005
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli, la clausola del contratto di assicurazione, che preveda la inoperatività della garanzia per i danni subiti dai terzi trasportati a bordo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19883 del 29 settembre 2011
«In tema di assicurazione della responsabilità civile da circolazione di veicoli, i soggetti assicurati, per espressa previsione dell'art. 1 della legge 24 dicembre 1969, n. 990, sono quelli previsti dall'art. 2054 c.c., tra i quali è incluso il...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 22 del 8 gennaio 2010
«Non è censurabile in sede di legittimità la valutazione circa la sussistenza dell'impedimento del presidente del tribunale di prevenzione (nella specie causato dal suo trasferimento in altra sede), che deve comunque essere effettivo, serio, grave...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3986 del 17 aprile 1996
«Qualora la sentenza sia priva, per qualsivoglia causa della firma del presidente del collegio giudicante, si realizza — secondo il dettato dell'art. 546 c.p.p. 1930 e dell'art. 546 del nuovo codice di rito — una ipotesi di nullità e non già di...»