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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11195 del 7 maggio 2010
«In tema di condominio negli edifici, per stabilire se un'unità immobiliare è comune, ai sensi dell'art. 1117, n. 2, c.c., perché destinata ad alloggio del portiere, il giudice del merito deve accertare se, all'atto della costituzione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27145 del 21 dicembre 2007
«Affinché possa operare, ai sensi dell'art. 1117 c.c., il cosiddetto diritto di condominio, è necessario che sussista una relazione di accessorietà fra i beni, gli impianti o i servizi comuni e l'edificio in comunione, nonché un collegamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17928 del 23 agosto 2007
«La presunzione legale di condominialità stabilita per i beni elencati nell'art. 1117 c.c., la cui elencazione non è tassativa, deriva sia dall'attitudine oggettiva del bene al godimento comune sia dalla concreta destinazione del medesimo al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9093 del 16 aprile 2007
«In mancanza di una specifica previsione contraria del titolo costitutivo, la destinazione all'uso ed al godimento comune di taluni servizi, beni o parti dell'edificio comune, risultante dall'attitudine funzionale del bene al servizio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 962 del 18 gennaio 2005
«Tra le cose comuni ed i piani o le porzioni di piano può, anzitutto, sussistere un legame materiale di incorporazione che rende le prime indissolubilmente legate alle seconde ed essenziali per la stessa esistenza o per l'uso di queste, dalle quali...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10700 del 7 luglio 2003
«La presunzione di comunione di cui all'art. 1117 c.c. postula la destinazione delle cose elencate in tale norma al godimento o al servizio del condominio, mentre viene meno allorché si tratti di un bene dotato di propria autonomia ed indipendenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8304 del 26 maggio 2003
«In tema di condominio negli edifici, la destinazione dei beni al comune godimento delle unità immobiliari di proprietà esclusiva è condizione di operatività della disposizione dell'art. 1117 c.c., che detti beni come di proprietà comune, mentre il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16292 del 19 novembre 2002
«In caso di frazionamento della proprietà di un edificio, a seguito del trasferimento, dall'originario unico proprietario ad altri soggetti, di alcune unità immobiliari, si determina una situazione di condominio per la quale vige la presunzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7889 del 9 giugno 2000
«Il cortile, tecnicamente, è l'area scoperta compresa tra i corpi di fabbrica di un edificio o di più edifici, che serve a dare luce e aria agli ambienti circostanti. Ma avuto riguardo all'ampia portata della parola e, soprattutto alla funzione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6036 del 29 maggio 1995
«I condomini possono convenire, in forza della loro autonomia negoziale, che taluni beni costituiscano parti comuni, al fine di conferire loro una destinazione indisponibile senza il consenso di tutti e di estendere loro il regime della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5224 del 6 maggio 1993
«Ai fini dell'individuazione delle parti comuni negli edifici in condominio e dell'applicazione della relativa disciplina giuridica, sono giuridicamente irrilevanti le circostanze che la cosa comune appartenga o meno a tutti i condomini...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9 del 10 gennaio 1990
«Nel condominio degli edifici la disciplina delle parti comuni, o presuntivamente dichiarate tali dall'art. 1117 c.c., è informata ai principi dell'indivisibilità e della loro inseparabilità, in ragione della loro destinazione al relativo servizio,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9644 del 29 dicembre 1987
«Nel condominio di edifici — in mancanza di una specifica contraria previsione del titolo costitutivo — la destinazione all'uso e al godimento comune, nella quale si sostanzia la presunzione legale di proprietà comune di talune parti dell'edificio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1371 del 16 aprile 1976
«Affinché un singolo condomino possa presumersi comproprietario di una determinata parte comune di un edificio condominiale è necessario che, al momento della formazione del condominio, sussistesse un rapporto di accessorietà, strutturale e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4119 del 9 dicembre 1974
«La comproprietà delle parti comuni dell'edificio indicate nell'art. 1117 c.c. sorge nel momento in cui più soggetti divengono proprietari esclusivi delle varie unità immobiliari che costituiscono l'edificio, sicché per effetto della trascrizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13883 del 9 giugno 2010
«Nel caso di pluralità di edifici, costituiti in distinti condomini, ma compresi in una più ampia organizzazione condominiale (c.d. "supercondominio"), trovano applicazione le norme sul condominio negli edifici e non già quelle sulla comunione in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4973 del 2 marzo 2007
«Il presupposto perché si instauri un diritto di condominio su un bene comune è costituito dalla relazione di accessorietà strumentale e funzionale che collega i piani o le porzioni di piano di proprietà esclusiva agli impianti o ai servizi di uso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15357 del 22 luglio 2005
«Qualora un complesso residenziale composto da più palazzine, ciascuna con un proprio distinto condominio, abbia spazi e manufatti di godimento comune, questi debbono ritenersi soggetti al regime della comunione e non a quello del condominio, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9096 del 7 luglio 2000
«Nel caso di pluralità di edifici, costituiti in distinti condomini, ma compresi in una più ampia organizzazione condominiale (cosiddetti «supercondomini»), legati tra loro dalla esistenza di talune cose, impianti e servizi comuni (quali il viale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8066 del 18 aprile 2005
«In considerazione del rapporto di accessorietà necessaria che lega le parti comuni dell'edificio elencate in via esemplificativa — se il contrario non risulta dal titolo — dall'art. 1117 c.c. alle proprietà singole, delle quali le prime rendono...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2609 del 19 marzo 1994
«La disciplina del codice civile nel condominio negli edifici deve essere applicata ad ogni parte, bene e servizio comune che rientri, per la sua struttura e destinazione, tra quelli indicati dall'art. 1117 c.c., a nulla rilevando che i piani o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5315 del 20 ottobre 1984
«Elemento indispensabile per poter configurare l'esistenza di una situazione condominiale è rappresentato dalla contitolarità necessaria del diritto di proprietà sulle parti comuni dell'edificio, in rapporto alla specifica funzione di esse di...»
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Cassazione civile, sentenza n. 3084 del 3 settembre 1976
«Nel caso di edifici limitrofi, di diversa proprietà, la presunzione (art. 1117 c.c.) di comunione di una parte immobiliare destinata permanentemente al loro uso (ex portone, androne), ma insistente su suolo di appartenenza esclusiva del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17993 del 2 agosto 2010
«Il diritto di condominio sulle parti comuni dell'edificio ha il suo fondamento nel fatto che tali parti siano necessarie per l'esistenza dell'edificio stesso, ovvero che siano permanentemente destinate all'uso o al godimento comune, sicché la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8119 del 28 aprile 2004
«In tema di condominio, il «suolo su cui sorge l'edificio» al quale fa riferimento art. 1117 c.c., è quella porzione di terreno sulla quale poggia l'intero edificio e, immediatamente, la parte infima di esso; pertanto, rientrano in tale nozione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3257 del 19 febbraio 2004
«Con l'avvenuta costituzione del condominio si trasferiscono ai singoli acquirenti dei piani o porzioni di piano anche le corrispondenti quote delle parti comuni, di cui non è più consentita la disponibilità separata a causa dei concorrenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11391 del 1 agosto 2002
«In tema di condominio negli edifici, l'individuazione delle parti comuni risultante dall'art. 1117 c.c. può essere superata soltanto dalle opposte risultanze di un determinato titolo e non opera con riguardo a cose che, per le loro caratteristiche...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6359 del 3 maggio 2002
«Al fine di stabilire se sussista un titolo contrario alla presunzione di comunione di cui all'art. 1117 c.c. occorre fare riferimento all'atto costitutivo del condominio e, quindi, al primo atto di trasferimento di una unità immobiliare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1568 del 24 febbraio 1999
«La presunzione di proprietà condominiale sulle strutture essenziali all'esistenza dell'edificio, elencate nell'art. 1117 n. 1 c.c. — nella specie scale — può essere superata soltanto da un titolo, proveniente da colui che ha costituito il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9221 del 7 novembre 1994
«In tema di condominio la presunzione di proprietà comune di ciascuna delle parti indicate nell'art. 1117 c.c. non può essere vinta se non da elementi di significato certo ed univoco, idonei a far ritenere che la parte in contestazione sia stata...»