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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2492 del 21 febbraio 2001
«Non viola il principio di indisponibilità preventiva dei diritti patrimoniali conseguenti allo scioglimento del vincolo coniugale (ed è, pertanto, del tutto legittima) l'eventuale compensazione operata tra l'importo del credito vantato dall'ex...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2273 del 18 marzo 1996
«In tema di adeguamento automatico dell'assegno di divorzio, poiché l'art. 5, comma 7, della L. 1 dicembre 1970, n. 898, nel testo modificato dall'art. 9 della L. 6 marzo 1987, n. 74, dispone che l'adeguamento deve essere stabilito «almeno» con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11340 del 19 dicembre 1996
«In tema di assegno divorzile, l'art. 5 settimo comma della legge 1 dicembre 1970, n. 898, come modificato dalla legge 6 marzo 1987, n. 74, nell'affidare al giudice del merito il potere di escludere l'aggiornamento automatico dell'assegno medesimo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11793 del 7 giugno 2005
«La sentenza di divorzio, in relazione alle statuizioni di carattere patrimoniale in essa contenute, passa in cosa giudicata rebus sic stantibus tuttavia, la sopravvenienza di fatti nuovi, successivi alla sentenza di divorzio, non è di per sè...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8427 del 25 agosto 1998
«La norma di cui all'art. 9 della L. 898/70, nel consentire la revisione delle condizioni del divorzio relative (tra l'altro) ai rapporti economici per sopravvenienza di “giustificati motivi”, può essere legittimamente applicata anche all'ipotesi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3225 del 1 aprile 1994
«Ove la sentenza di divorzio nulla disponga circa la riduzione dell'assegno di mantenimento posto a carico dell'intimato per il tempo in cui la figlia fosse ospite presso di lui, l'obbligato, per conseguire la decurtazione dell'assegno deve, o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14004 del 27 settembre 2002
«L'accertamento del diritto all'assegno di divorzio va effettuato verificando l'adeguatezza dei mezzi economici a disposizione del richiedente a consentirgli il mantenimento di un tenore di vita analogo a quello goduto in costanza di matrimonio, o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5799 del 26 ottobre 1988
«I giusti motivi per la revisione dell'assegno di divorzio, anche nel vigore della L. 6 marzo 1987 n. 74 (che non ha introdotto innovazioni in proposito), vanno individuati sulla base di una indagine comparativa delle condizioni economiche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5378 del 11 marzo 2006
«In tema di revisione dell'assegno di divorzio, la sopravvenuta diminuzione dei redditi da lavoro dell'obbligato è suscettibile di assumere rilievo, quale possibile giustificato motivo di riduzione o soppressione dell'assegno, ai sensi dell'art. 9...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18367 del 23 agosto 2006
«Ove, a sostegno della richiesta di revisione nel senso della diminuzione o della soppressione dell'assegno di divorzio, siano allegati sopravvenuti oneri familiari dell'obbligato (derivanti, nella specie, dalla nascita di due figli, generati dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4564 del 15 luglio 1986
«Nel giudizio per la revisione in aumento dell'assegno divorzile, il giudice deve accertare la capacità patrimoniale dell'obbligato, tenendo conto delle «spese di produzione», idonee a diminuire la consistenza del suo reddito, ma non è anche tenuto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2089 del 26 febbraio 1998
«La controversia a norma art. 9 bis della legge 1 dicembre 1970, n. 898 fra l'ex coniuge divorziato e gli eredi dell'obbligato avente ad oggetto l'aumento dell'assegno liquidato con la sentenza di divorzio ha natura divorzile e, come tale, deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16789 del 17 luglio 2009
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 5, comma sesto, della legge 1° dicembre 1970, n. 898, sollevata in relazione agli artt. 29, 3, 31 Cost., nella parte in cui contempla il diritto all'assegno per il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13039 del 21 dicembre 1995
«In tema di assegno di mantenimento per i figli e con riguardo al disposto dell'art. 6, undicesimo comma, dalla legge 1 dicembre 1970, n. 898 (come sostituito dall'art. 11 della legge 6 marzo 1987, n. 74) che impone obbligatoriamente l'adeguamento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5719 del 23 marzo 2004
«In tema di scioglimento del matrimonio, il diritto dell'ex coniuge, titolare di assegno di divorzio, ad ottenere — salvo che non sia passato a nuove nozze — una percentuale dell'indennità «percepita» dall'altro coniuge «all'atto della cessazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 285 del 10 gennaio 2005
«L'art. 12 bis della legge n. 898 del 1970, introdotto dall'art. 16 della legge n. 74 del 1987, a norma del quale l'ex coniuge titolare di assegno ai sensi dell'art. 5 della citata legge n. 898 ha diritto, se non passato a nuove nozze, a una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6047 del 29 maggio 1993
«La norma dell'art. 12 bis della L. 1 dicembre 1970, n. 898 — che regola il diritto del coniuge titolare di un assegno di divorzio (e non passato a nuove nozze) di conseguire una quota del trattamento di fine rapporto lavorativo percepito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7249 del 27 giugno 1995
«Il coniuge titolare dell'assegno di divorzio non ha diritto di conseguire una quota dell'anticipo del trattamento di fine rapporto dell'altro coniuge, ai sensi dell'art. 12 bis della L. 1 dicembre 1970, n. 898 (introdotto dall'art. 16 della L. 6...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17018 del 12 novembre 2003
«In tema di pensione di reversibilità da ripartire tra il coniuge superstite e l'ex coniuge superstite, tutte le volte in cui, per decisione del tribunale o per accordo dei divorziandi, sia stata determinata una forma di assegno la cui erogazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23070 del 16 novembre 2005
«In tema di divorzio, il tentativo di conciliazione da parte del presidente del tribunale, pur configurandosi come un atto necessario per l'indagine sull'irreversibilità della frattura spirituale e materiale del rapporto tra i coniugi, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4093 del 9 luglio 1982
«L'obbligatorietà dell'intervento del pubblico ministero nelle cause di divorzio, come negli altri casi previsti dalla legge, non richiede che un rappresentante di detto ufficio partecipi alle udienze istruttorie, o renda conclusioni in occasione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9085 del 6 giugno 2003
«Pur essendo venuta meno, in via generale, l'obbligatorietà della presenza del pubblico ministero nelle cause di riconoscimento di sentenze straniere per effetto dell'abrogazione dell'art. 796, ultimo comma, c.p.c. ad opera dell'art. 73 della legge...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4381 del 8 febbraio 1995
«In tema di imposte sui redditi, l'art. 14 quarto comma della legge 24 dicembre 1993 n. 537, il quale, in via d'interpretazione autentica dell'art. [[n6tuir]] del D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917, considera tassabili anche i proventi derivanti da...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 25650 del 15 ottobre 2018
«In tema di associazioni non riconosciute, la responsabilità personale e solidale, prevista dall'art. 38 c.c., di colui che agisce in nome e per conto dell'associazione non è collegata alla mera titolarità della rappresentanza dell'associazione...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 29298 del 6 dicembre 2017
«La costituzione del fondo patrimoniale per fronteggiare i bisogni della famiglia, anche qualora effettuata da entrambi i coniugi, non integra, di per sé, adempimento di un dovere giuridico, non essendo obbligatoria per legge, ma configura un atto...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 16176 del 19 giugno 2018
«In tema di fondo patrimoniale, il criterio identificativo dei crediti il cui soddisfacimento può essere realizzato in via esecutiva sui beni conferiti nel fondo va ricercato nella relazione esistente tra gli scopi per cui i debiti sono stati...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7479 del 31 marzo 2014
«Nel procedimento per la sottrazione internazionale di minore, previsto dalla legge 15 gennaio 1994, n. 64 (di ratifica della Convenzione dell'Aja del 25 ottobre 1980), l'ascolto del minore costituisce adempimento necessario ai sensi dell'art. 315...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12012 del 7 maggio 2019
«E' inammissibile la domanda, proposta dal genitore non affidatario obbligato al versamento di un contributo per il mantenimento del figlio minore, di sottrarre dalle somme dovute gli importi corrisposti, quali assegni familiari, direttamente al...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 13609 del 4 luglio 2016
«Il carattere sostanzialmente alimentare dell'assegno di mantenimento a favore del figlio maggiorenne, in regime di separazione, comporta che la normale retroattività della statuizione giudiziale di riduzione al momento della domanda vada...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 11857 del 6 maggio 2021
«In tema di scioglimento della comunione ereditaria, il criterio dell'estrazione a sorte previsto, nel caso di uguaglianza di quote, dall'art. 729 c.c. a garanzia della trasparenza delle operazioni divisionali contro ogni possibile favoritismo, non...»