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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7400 del 16 giugno 1992
«Per «conclusione dell'affare», dalla quale a norma dell'art. 1755 c.c. sorge il diritto alla provvigione del mediatore e con la quale coincide ex art. 2935 il dies a quo della relativa prescrizione, deve intendersi il compimento di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12527 del 21 maggio 2010
«In tema di contratto di mediazione, l'affare - da intendersi nel senso di qualsiasi operazione economica generatrice di un rapporto obbligatorio - deve ritenersi concluso, per effetto della "messa in relazione" da parte del mediatore, quando si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5348 del 5 marzo 2009
«Affinché sorga il diritto del mediatore alla provvigione è sufficiente che la conclusione dell'affare possa ricollegarsi all'opera dello stesso svolta per l'avvicinamento dei contraenti, purché, però, tale attività costituisca il risultato utile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15014 del 21 novembre 2000
«Né l'intervallo di tempo tra la conclusione del contratto e le prime trattative, né il successivo interessamento anche di altri soggetti, sono, in sé, circostanze idonee ad escludere che l'attività iniziale, espletata da colui che pretende la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1233 del 4 febbraio 2000
«Il diritto alla provvigione spetta a chi abbia prestato effettivamente opera di mediazione e, quindi, abbia cooperato a mettere in relazione i soggetti del contratto principale; tale cooperazione non si esplica — e pertanto non sussiste la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8587 del 10 agosto 1993
«Il principio fissato dall'art. 1755 c.c., secondo cui il diritto del mediatore alla provvigione consegue alla conclusione dell'affare per effetto del suo intervento, essendo derogabile, non esclude la possibilità che la parte che ha conferito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3438 del 8 marzo 2002
«In tema di mediazione, non può ritenersi nulla per contrarietà a norme imperative la clausola relativa alla previsione della misura pattizia della provvigione inserita in un modulo a stampa contenente le condizioni di contratto predisposte dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4003 del 16 giugno 1986
«La pattuizione in favore del mediatore di una provvigione corrispondente al supero (rispetto ad una cifra stabilita) ricavabile dalla vendita di un immobile, ove conclusa, entro una certa data, sia con l'intervento del mediatore, sia direttamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4126 del 22 marzo 2001
«Nell'attuale sistema normativo, quale risulta delineato dalla legge 3 febbraio 1989, n. 39, il mediatore è un operatore specializzato e, come tale, è tenuto nello svolgimento della sua attività ad osservare la diligenza qualificata richiesta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5938 del 27 maggio 1993
«Poiché nella mediazione, che consiste nel mettere in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, i soggetti del contratto sono tenuti all'obbligo generale è reciproco della buona fede, il quale si concreta a norma dell'art. 1759...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1102 del 14 febbraio 1996
«La domanda risarcitoria proposta nei confronti del promittente venditore perle circostanze o i vizi che diminuiscono il valore della cosa venduta non impedisce al promittente compratore di far valere nei confronti del mediatore che era a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9596 del 25 settembre 1998
«Nel deposito avente natura reale, la consegna della cosa è necessaria per il perfezionamento del contratto. Tuttavia la consegna può realizzarsi con una ficta traditio attraverso la ritenzione della cosa da parte del depositario. (La S.C. ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6866 del 21 giugno 1993
«L'assimilazione dei campeggi turistici agli alberghi, ai sensi dell'art. 1786 c.c., ai fini dell'applicazione della disciplina del deposito in albergo dettata dagli artt. 1783 e seguenti c.c., con l'esclusione prevista dall'art. 1785 quinquies...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 14319 del 28 giugno 2011
«L'istituzione da parte dei Comuni, previa deliberazione della Giunta, di aree di sosta a pagamento ai sensi dell'art. 7, comma 1, lettera f), del d.l.vo 30 aprile 1992, n. 285 (codice della strada), non comporta l'assunzione dell'obbligo del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1957 del 27 gennaio 2009
«In caso di parcheggio di un automezzo in un'area recintata a ciò predisposta e gestita da una società, va esclusa l'applicabilità della norma di cui all'art. 7, comma 1 lett. f), del d.lgs. n. 285 del 1992, che si riferisce alla destinazione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5837 del 13 marzo 2007
«Nel caso di parcheggio di un automezzo nell'apposito piazzale gestito da una ditta privata, si verte in tema di contratto atipico per la cui disciplina occorre far riferimento alle norme relative al deposito. Infatti, l'offerta della prestazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22598 del 1 dicembre 2004
«Al contratto di parcheggio (o di posteggio), che rientra nella categoria dei contratti atipici, deve ritenersi applicabile la disciplina del deposito, con conseguente responsabilità ex recepto del gestore, di talchè l'eventuale clausola di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6804 del 15 giugno 1991
«L'autorizzazione, per mero titolo di cortesia, al posteggio di un veicolo nello spiazzo privato (nella specie, recintato) antistante uno stabilimento industriale, anche se emessa da dipendente dell'impresa dotato dei necessari poteri, non implica,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7557 del 22 dicembre 1983
«Il contratto atipico di posteggio di un veicolo (nella specie, roulotte) va inquadrato, ai fini della sua disciplina, nello schema generale del contratto di deposito il quale comporta l'affidamento della cosa al depositario — che può avvenire in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6048 del 12 marzo 2010
«Nel contratto di deposito, soggetto attivo dell'obbligazione di restituzione è il depositante, non potendo il depositario esigere la prova della proprietà della cosa depositata; egli, pertanto, è anche soggetto attivo dell'obbligazione sostitutiva...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 535 del 24 gennaio 1979
«Mentre nel contratto di deposito regolare senza termine, la prescrizione del diritto alla restituzione decorre dal momento in cui il depositante chiede effettivamente la restituzione, o il depositario recede dal contratto, nel deposito irregolare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3954 del 24 agosto 1978
«Il criterio discretivo tra le figure del comodato e del deposito, nell'ipotesi in cui il depositante abbia consentito al depositario di servirsi della cosa depositata (art. 1770 c.c.), va ravvisato nella funzione economica perseguita in concreto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10986 del 10 dicembre 1996
«Sia nel caso in cui l'obbligo di custodia è prestazione accessoria e funzionalmente voluta dalla legge per l'esecuzione della prestazione principale — art. 1177 c.c. in relazione all'art. 2222 c.c., allorché dopo il compimento dell'opera il bene...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9521 del 20 luglio 2000
«In tema di contratto di deposito, essendo il depositario obbligato a consegnare al depositante l'oggetto del deposito e potendo tale obbligo, nel caso in cui terzi vantino diritti sul medesimo oggetto, essere paralizzato soltanto dall'esperimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10892 del 1 ottobre 1999
«Nel contratto di parcheggio (assimilabile, quanto alla disciplina giuridica applicabile, al contratto di deposito), soggetto attivo dell'obbligazione di restituzione delle cose depositate (ovvero di quella sostitutiva avente ad oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8389 del 1 agosto 1995
«In tema di deposito, il principio secondo cui, venuta a mancare, per fatto imputabile al depositario, la restituzione della cosa, sorge, a carico di quest'ultimo, l'obbligazione del risarcimento del danno, intesa a rimettere il depositante nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6242 del 4 giugno 1993
«Nel caso di perdita della cosa data in deposito, il depositario, per liberarsi dall'obbligo di risarcimento del danno, deve provare che l'evento era imprevedibile e inevitabile o estraneo al comportamento da lui tenuto nell'esecuzione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6218 del 21 novembre 1981
«Nel trasporto marittimo, in caso di deposito della merce, a favore del ricevitore, conseguente allo sbarco (sia d'ufficio, che d'amministrazione), la responsabilità ex recepto dell'ente depositario si configura limitatamente alle merci da esso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 759 del 14 gennaio 2011
«Il contratto a favore di terzi, di cui all'art. 1411 c.c., può attribuire al beneficiario diritti, ma mai imporgli obblighi; pertanto, nell'ipotesi in cui un autoveicolo oggetto di furto sia recuperato dalla polizia giudiziaria ed affidato ad un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3380 del 12 febbraio 2008
«In tema di domanda di rivendica, proposta da una cassa di previdenza degli agenti verso la compagnia assicuratrice in liquidazione coatta amministrativa, per la restituzione delle somme dei conti individuali riferibili agli agenti e costituenti il...»