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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13881 del 6 luglio 2015
«In tema di revocatoria fallimentare, la valutazione sulla "notevole sproporzione" tra le prestazioni eseguite e le obbligazioni assunte dal fallito e ciò che a lui è stato dato o promesso, necessaria per la dichiarazione di inefficacia del negozio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18573 del 15 settembre 2004
«L'accoglimento dell'azione revocatoria fallimentare (nella specie, relativa al trasferimento di partecipazioni sociali) non determina alcun effetto restitutorio in favore del disponente fallito né, tantomeno, alcun effetto traslativo in favore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16905 del 11 novembre 2003
«Il curatore del fallimento non ha facoltà di sciogliersi da un contratto di locazione in corso alla data del fallimento stesso — subentrando, per converso, nella posizione del fallito nel rapporto contrattuale pendente —, ma ha facoltà di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14896 del 25 giugno 2009
«In tema di azione revocatoria fallimentare (nella specie, avente per oggetto la dichiarazione di inefficacia, ai sensi dell'art. 67 della legge fall., di una cessione di credito, ritenuta di carattere solutorio), la natura costitutiva della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 437 del 15 giugno 2000
«In ipotesi di vittorioso esperimento della revocatoria fallimentare relativa ad un pagamento eseguito dal fallito nel «periodo sospetto», l'obbligazione restitutoria dell'accipiens soccombente in revocatoria ha natura di debito di valuta e non di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 5333 del 4 marzo 2011
«In materia di revocatoria fallimentare ex art. 67, primo comma, legge fall., le eccezioni del convenuto dirette a contestare la determinazione del periodo sospetto non configurano eccezioni in senso proprio, costituendo semplici difese volte a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22544 del 5 novembre 2010
«La risoluzione del conflitto positivo di competenza (territoriale) tra due tribunali fallimentari e la conseguente individuazione, quale giudice competente, di un tribunale diverso da quello che per primo ha dichiarato il fallimento, non comporta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18438 del 6 agosto 2010
«In tema di revocatoria fallimentare, nel regime antevigente applicabile "ratione temporis", la prescrizione del diritto potestativo all'azione revocatoria, può essere interrotto unicamente con l'esercizio dell'azione giudiziale e non con un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14065 del 28 maggio 2008
«In tema di revocatoria fallimentare, il periodo sospetto di cui all'art. 67 legge fall., nell'ipotesi di dichiarazione di fallimento pronunciata da tribunale incompetente cui segua altra dichiarazione resa, nei confronti del medesimo imprenditore,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2335 del 17 febbraio 2012
«Anche dopo la riforma della legge fallimentare, nel caso in cui, dopo l'ammissione di una società di persone al concordato preventivo, segua la dichiarazione di fallimento della medesima società e dei soci illimitatamente responsabili, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27084 del 15 dicembre 2011
«In tema di azione revocatoria fallimentare, senza distinzioni tra le ipotesi di cui al primo comma dell'art. 67 legge fall. (cui si riferisce la fattispecie) ovvero del secondo comma, la conseguente obbligazione restitutoria, a contenuto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16383 del 24 luglio 2007
«In tema di procedimento concorsuale di liquidazione coatta amministrativa, il termine di prescrizione dell'azione revocatoria decorre dalla data della dichiarazione giudiziale dello stato d'insolvenza quando tale pronuncia segua il decreto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15960 del 18 luglio 2007
«In tema di liquidazione coatta amministrativa, l'art. 203 legge fall. è deputato a identificare il periodo sospetto per l'esercizio dell'azione revocatoria ma non anche a dettare il regime dell'esercizio di tale azione, del termine della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14279 del 20 giugno 2006
«L'art. 203 della legge fallim. deve essere interpretato nel senso che il periodo sospetto per l'esercizio dell'azione revocatoria decorre in ogni caso (a ritroso) dal decreto di liquidazione, sia quando tale decreto precede sia quando segua la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11090 del 11 giugno 2004
«In tema di consecuzione di procedure concorsuali, la domanda con cui il commissario straordinario, dopo aver chiesto con l'atto introduttivo del giudizio la revoca, ai sensi dell'art. 67, secondo comma, legge fall., di rimesse di conto corrente di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4528 del 22 febbraio 2008
«In tema di revocatoria fallimentare, l'eccezione con cui la parte deduce l'inapplicabilità della disposizione di cui all'art. 67, comma 1, n. 1, legge fall., in luogo dei successivi n. 2 e 3, al caso in cui sia stato costituito un pegno a garanzia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1079 del 22 gennaio 2004
«In materia di azione revocatoria fallimentare, le diverse previsioni contenute nei due commi dell'art. 67, l. fall. configurano ipotesi differenti di revoca, cui corrispondono azioni autonome, sicché il passaggio dall'una all'altra ipotesi (nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4126 del 21 marzo 2003
«In tema di fallimento, l'autonomia e reciproca distinzione delle singole ipotesi di revocatoria di cui, rispettivamente, al primo e al secondo comma dell'art. 67 legge fall. si fonda sulla peculiare individualità dell'atto revocando e sulla sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 403 del 12 gennaio 2001
«In tema di fallimento, il legislatore, nel dettare le norme di cui all'art. 67, primo e secondo comma L. fall., non soltanto ha inteso differenziare le ipotesi di azione revocatoria fallimentare da quella di revocatoria ordinaria sub specie del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11850 del 22 maggio 2007
«In tema di azione revocatoria fallimentare, al fine di escludere che l'estinzione di un'obbligazione da parte del debitore mediante una prestazione diversa dal denaro costituisca una datio in solutum qualificabile come mezzo anormale di pagamento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1187 del 20 gennaio 2006
«Qualora l'apertura di credito bancario risulti in concreto pattuita, per effetto di collegamento fra più negozi - in ipotesi, in forza di contestuale cessione pro solvendo di crediti verso terzi, e rimessa sul conto corrente della somma riscossa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23714 del 21 dicembre 2004
«Qualora un debito pecuniario, scaduto ed esigibile, venga estinto dall'obbligato mediante una prestazione diversa, consistente nel trasferimento di una res pro pecunia la ricorrenza di una datio in solutum ed il suo conseguente assoggettamento, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3379 del 20 febbraio 2004
«Non è configurabile come datio in solutum, qualificabile come mezzo anormale di pagamento revocabile a norma dell'art. 67, primo comma, n. 2, della legge fallimentare, l'ipotesi in cui la possibilità di una prestazione diversa dal danaro sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 649 del 17 gennaio 2003
«Al fine della esperibilità dell'azione revocatoria prevista dall'art. 67, primo comma, n. 2 della legge fallimentare, mezzi normali di pagamento, diversi dal denaro, sono soltanto quelli comunemente accettati nella pratica commerciale in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16828 del 5 luglio 2013
«La cessione dei crediti, a norma degli artt. 5 e 7 della legge 21 febbraio 1991, n. 52, è revocabile ai sensi dell'art. 67 legge fall. ove ricorrano i presupposti dell'esecuzione del pagamento nell'anno anteriore al fallimento e prima della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 893 del 17 gennaio 2008
«Nel caso di contestuale proposizione da parte del curatore fallimentare di azione revocatoria ex art. 67 legge fall. avente ad oggetto la concessione di ipoteca iscritta contro il debitore prima della sua ammissione alla procedura di concordato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5264 del 7 marzo 2007
«Posta la diversità tra l'azione di inefficacia degli atti a titolo gratuito, ai sensi dell'art. 64 legge fall., e l'azione revocatoria ai sensi dell'art. 67 della stessa legge, incorre in extrapetizione il giudice di merito che accolga la prima...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5265 del 7 marzo 2007
«In tema di revocatoria fallimentare, l'efficacia della sentenza penale di assoluzione è disciplinata dall'art. 652 c.p.p. - sull'efficacia del giudicato penale nel giudizio civile di danno, cui è equiparabile l'azione revocatoria - secondo il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1740 del 26 gennaio 2007
«In tema di sospensione necessaria del processo, non ricorrono i presupposti di cui all'art. 295 c.p.c. nel rapporto tra il giudizio avente ad oggetto la revocatoria fallimentare proposta contro l'acquirente di un immobile già di proprietà del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3727 del 13 marzo 2003
«In tema di azione revocatoria fallimentare diretta a sentir dichiarare l'inefficacia di un contratto di vendita di beni aziendali ed in ipotesi di domanda incidentale di accertamento della simulazione per interposizione fittizia di persona, deve...»