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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5639 del 14 febbraio 2006
«Ricorre il reato di estorsione, e non già quelli di violenza privata, nella condotta consistita nel costringere, mediante violenza o minaccia, un imprenditore ad effettuare una assunzione non necessaria, essendo ingiusto, in quanto connesso ad...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7214 del 27 febbraio 2006
«Integra gli estremi del delitto di violenza privata (art. 610) la minaccia, ancorché non esplicita, che si concreti in un qualsiasi comportamento o atteggiamento idoneo ad incutere timore ed a suscitare la preoccupazione di un danno ingiusto al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25682 del 24 giugno 2008
«...il reato di estorsione se la persona che si prostituisce viene costretta con la violenza o la minaccia contro la propria volontà a soggiacere allo sfruttamento e se lo sfruttatore consegue, con danno del soggetto sfruttato, un ingiusto profitto.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18722 del 18 maggio 2010
«In tema di estorsione, si configura l'elemento dell'ingiusto profitto con altrui danno nel caso in cui il soggetto passivo sia costretto ad effettuare operazioni di "cambio" (monetizzazione) di assegni, perché è implicito nel fatto stesso che il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15716 del 20 aprile 2011
«Si configura il delitto di violenza privata e non quello di estorsione se la coartazione da parte dell'agente è diretta a procurarsi un ingiusto profitto, anche di natura non patrimoniale, ma difetta il danno altrui. (In applicazione del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18909 del 30 aprile 2013
«L'elemento distintivo tra il delitto di peculato e quello di frode informatica aggravata ai danni dello Stato va individuato con riferimento alle modalità del possesso del denaro o d'altra cosa mobile altrui oggetto di appropriazione: in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48461 del 4 dicembre 2013
«In tema di liquidazione del danno morale, la relativa valutazione del giudice, in quanto affidata ad apprezzamenti discrezionali ed equitativi, costituisce valutazione di fatto sottratta al sindacato di legittimità se sorretta da congrua...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36030 del 20 agosto 2014
«...tale qualità, in quanto l'atto compiuto non è volto al conseguimento di un ingiusto profitto o di un vantaggio che si ponga come "danno patrimoniale" cagionato alla società, bensì ad assicurare il soddisfacimento di un diritto soggettivo perfetto.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17387 del 27 aprile 2015
«...al fine di profittare dei guadagni del meretricio, mentre invece configura la diversa fattispecie di truffa quando l'agente intende arrecare un qualsiasi danno al patrimonio della persona offesa al fine di procurarsi un indebito lucro.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2638 del 22 maggio 2014
«In tema di danno da ritardo e con riferimento all'art. 2 bis commi 1 L. 7 agosto 1990 n. 241 (introdotto dalla L. 18 giugno 2009 n. 69) e 1 bis (introdotto dall'art. 28 D.L. 21 giugno 2013 n. 69, convertito dalla L. 9 agosto 2013 n. 98), va...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1406 del 7 marzo 2013
«Il ritardo nell'emanazione di un atto amministrativo è elemento sufficiente per configurare un danno ingiusto, con conseguente obbligo di risarcimento, nel caso di procedimento amministrativo lesivo di un interesse pretensivo dell'amministrato,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1271 del 28 febbraio 2011
«In caso di ritardo nel rilascio di un permesso di costruire in variante (intervenuto solo a seguito di impugnazione del silenzio del Comune), il privato è abilitato a richiedere innanzi al g.a. il risarcimento del danno da ritardo: infatti,...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1983 del 31 marzo 2011
«...dell'imputabilità, alla condotta colpevole del danneggiato, della mancata proposizione di una domanda giudiziale di annullamento dell'atto che, incidentalmente, è stato qualificato come illegittimo e colposamente causativo di danno ingiusto.»
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Corte costituzionale, sentenza n. 191 del 11 maggio 2006
«La previsione contenuta nell'art. 53 comma 1, il quale individua (anche) nei "comportamenti" della p.a. il fatto causativo del danno ingiusto, è costituzionalmente illegittima là dove la locuzione, prescindendo da ogni qualificazione di tali...»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 3217 del 20 maggio 2019
«La possibilità di pervenire al risarcimento del danno da lesione dell'interesse legittimo deriva solo se l'attività illegittima della pubblica amministrazione abbia determinato la lesione del bene della vita al quale l'interesse legittimo,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1584 del 21 aprile 2016
«...dalla teoria della causalità adeguata, che sussiste un nesso di causalità materiale (o strutturale) tra la condotta e il danno ingiusto subito, che deve essere dimostrato in applicazione della regola probatoria del "più probabile che non".»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3854 del 4 agosto 2015
«In tema di danno da illegittimità provvedimentale, nella quale rientra quella del danno da ingiustificato ritardo dell'amministrazione, ai fini dell'accertamento della sussistenza e della misura dell'obbligo risarcitorio ex art. 2043 cod. civ....»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1335 del 2 marzo 2011
«Il danno ingiusto derivante dal tardivo rilascio della concessione edilizia va posto in stretta correlazione con l'inosservanza dolosa o colposa della normativa disciplinante il relativo procedimento addebitabile all'Amministrazione. L'avvenuto...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3679 del 26 luglio 2017
«Se è vero che anche nel processo amministrativo vale l'onere della prova (art. 64 c.p.a. e, con specifico riguardo alla materia dei contratti, art. 124, comma 1, del medesimo c.p.a.), il danno ingiusto sofferto dall'appellante sussiste nell'an...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 58412 del 28 dicembre 2018
«In tema di abuso d'ufficio, l'ingiustizia del danno non può essere desunta implicitamente dall'illegittimità della condotta, in quanto il requisito della doppia ingiustizia presuppone l'autonoma valutazione degli elementi costitutivi del reato....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 52882 del 23 novembre 2018
«In tema di abuso d'ufficio, la prova del dolo intenzionale non presuppone l'accertamento dell'accordo collusivo con la persona che si intende favorire, potendo essere desunta anche dalla macroscopica illegittimità dell'atto, sempre che tale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39722 del 4 settembre 2018
«Integra il delitto di tentata estorsione la condotta di chi richieda, con modalità violente o minacciose, ottenendo un rifiuto, di effettuare un pagamento con assegno post datato in quanto l'elemento dell'ingiusto profitto con altrui danno...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 55170 del 10 dicembre 2018
«In tema di truffa contrattuale, l'ingiusto profitto, con correlativo danno del soggetto passivo, consiste essenzialmente nel fatto costituito dalla stipulazione del contratto, indipendentemente dallo squilibrio oggettivo delle rispettive...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 53778 del 30 novembre 2018
«Realizza l'ingiusto profitto integrante il delitto di cui all'art. 640 cod. pen. la persona fisica che, rivestendo cariche sociali o possedendo parte del capitale di una società dotata di autonomia patrimoniale, ponga in essere, in danno di terzi,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4821 del 30 gennaio 2019
«Ai fini della liquidazione del risarcimento del danno non patrimoniale subito dalla parte civile, il giudice deve tenere conto di tutti gli aspetti che caratterizzano la gravità del reato compiuto, ivi compreso il fatto ingiusto posto in essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44596 del 31 ottobre 2019
«I reati di induzione indebita ex art. 319-quater cod. pen. e di truffa aggravata commessi da pubblico ufficiale, pur avendo in comune l'abuso da parte del pubblico ufficiale della pubblica funzione al fine di conseguire un indebito profitto, si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44598 del 31 ottobre 2019
«In tema di abuso di ufficio, la nozione di danno ingiusto non ricomprende le sole situazioni giuridiche attive a contenuto patrimoniale ed i corrispondenti diritti soggettivi, ma è riferita anche agli interessi legittimi, in particolare quelli di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27556 del 20 giugno 2019
«Si configura il delitto di violenza privata, e non quello di estorsione, nel caso in cui la minaccia posta in essere dall'agente abbia ad oggetto la richiesta di riassunzione presso un cantiere di lavoro dal quale era stato precedentemente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26604 del 17 giugno 2019
«...pregresso rapporto lavorativo, su dati, informazioni e programmi contenuti nel sistema informatico della società della quale erano dipendenti, al fine di sviarne la clientela ed ottenere, così, un ingiusto profitto in danno della parte offesa).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21789 del 17 maggio 2019
«In tema di estorsione, non integra il reato la condotta del datore di lavoro che, al momento dell'assunzione, prospetti agli aspiranti dipendenti l'alternativa tra la rinunzia a parte della retribuzione e la perdita dell'opportunità di lavoro, in...»